Postato su 2013-09-14 In Francesco - Iniziative e gesti

L’impegno continua: andiamo avanti con la preghiera e le opere di pace!

org. “L’impegno continua, andiamo avanti con la preghiera e le opere di pace! Vi invito a seguire pregando, affinché cessi immediatamente la violenza e la devastazione!” “La ricerca della pace è lunga e richiede pazienza e perseveranza!” Con un nuovo e deciso richiamo in questo momento, in cui stiamo pregando con fervore per la pace in Siria, Medio Oriente, il Santo Padre ha rilevato prima dell’Angelus, davanti a migliaia di fedeli e di pellegrini di tutte le parti del mondo, che “la Parola del Signore ci tocca sul vivo, e in sostanza ci dice: c’è una guerra più profonda che dobbiamo combattere, tutti! È la decisione forte e coraggiosa di rinunciare al male e alle sue seduzioni e di scegliere il bene, pronti a pagare di persona: ecco il seguire Cristo, ecco il prendere la propria croce! Questa guerra profonda contro il male! A che serve fare guerre, tante guerre, se tu non sei capace di fare questa guerra profonda contro il male? Non serve a niente! Non va… Questo comporta, tra l’altro, questa guerra contro il male comporta dire no all’odio fratricida e alle menzogne di cui si serve; dire no alla violenza in tutte le sue forme; dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale. Ce n’è tanto! Ce n’è tanto! E sempre rimane il dubbio: questa guerra di là, quest’altra di là – perché dappertutto ci sono guerre – è davvero una guerra per problemi o è una guerra commerciale per vendere queste armi nel commercio illegale? Questi sono i nemici da combattere, uniti e con coerenza, non seguendo altri interessi se non quelli della pace e del bene comune”. Sì, l’impegno continua dopo la vigilia di preghiera in San Pietro 7/9. dopo questa catena di cattedrali, parrocchie, santuari, edicole che il mondo ha abbracciato e in cui si sono introdotti come parte viva ed impegnata di questa Chiesa di Francesco, tanti Santuari di Schoenstatt e all’ultimo momento anche il Santuario Originale. L’impegno continua, mentre questo lunedì si muoveranno le montagne e lo scenario politico va cambiando timidamente verso una soluzione, che alcune ore fa era umanamente immaginabile.


Dopo l’Angelus il Papa ha fatto un altro deciso richiamo: “Vorrei ringraziare tutti coloro che, in diversi modi, hanno aderito alla veglia di preghiera e digiuno di ieri sera. Ringrazio tante persone, che hanno offerto le loro sofferenze. Grazie alle autorità civili. Ai membri di altre comunità cristiane o di altre religioni, uomini e donne di buona volontà che hanno vissuto, in questa circostanza, momenti di preghiera, di digiuno, di riflessione.

Ma l’impegno continua: andiamo avanti con la preghiera e con opere di pace! Vi invito a continuare a pregare perché cessi subito la violenza e la devastazione in Siria e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione al conflitto fratricida. Preghiamo anche per gli altri Paesi del Medio Oriente, particolarmente per il Libano, perché trovi la desiderata stabilità e continui ad essere modello di convivenza; per l’Iraq, perché la violenza settaria lasci il passo alla riconciliazione; e per il processo di pace tra Israeliani e Palestinesi, perché progredisca con decisione e coraggio. E preghiamo per l’Egitto, affinché tutti gli Egiziani, musulmani e cristiani, si impegnino a costruire insieme la società per il bene dell’intera popolazione.

La ricerca della pace è lunga, e richiede pazienza e perseveranza! Andiamo avanti con la preghiera!

Un raggio di luce

Nonostante sia solo come un raggio di luce, come una delle cento candeline piccolissime che i fedeli nella Basilica di Bonn, Germania, cattolici, evangelici, ortodossi, hanno collocato davanti alla croce grande, mentre pregavano per la pace durante due ore, insieme con i 100.000 pellegrini a San Pietro, e alle migliaia intorno al mondo. Un ultimatum lanciato dal segretario dello stato degli Stati Uniti, più tardi scartato come “retorico”, dicendo che con la consegna delle armi chimiche si eviterebbe un intervento militare….e in un insperato richiamo, dopo questo ultimatum di Washington a Damasco, il Cremlino ha richiesto anche la distruzione dell’armamento per evitare un attacco degli Stati Uniti, ed il Ministro degli Esteri Sirio, Walid Muallen, ha manifestato che Siria è aperta alla proposta della Russia, che Damasco cooperi con la comunità internazionale nel controllo delle armi chimiche e con la sua totale distruzione…

Echeggiano ancora le parole di Francesco di questa notte emozionante in San Pietro:

“E a questo punto mi domando: E’ possibile percorrere la strada della pace? Possiamo uscire da questa spirale di dolore e di morte? Possiamo imparare di nuovo a camminare e percorrere le vie della pace? Invocando l’aiuto di Dio, sotto lo sguardo materno della Salus populi romani, Regina della pace, voglio rispondere: Sì, è possibile per tutti! Questa sera vorrei che da ogni parte della terra noi gridassimo: Sì, è possibile per tutti! Anzi vorrei che ognuno di noi, dal più piccolo fino al più grande, compreso coloro che sono chiamati a governare le nazioni, dicessero: Sì, vogliamo.

Sì, vogliamo: Vigilia notturna a Madrid, Spagna

Il Santuario di Serrano, a Madrid, ha aperto la Giornata per la pace a mezzanotte del 7/9. Per iniziativa di alcuni uomini e assumendo la tradizione religiosa spagnola, si è tenuta l’adorazione notturna. Hanno cominciato a mezzanotte e hanno terminato con la Messa delle ore 7,30. Nel pomeriggio si è tenuta adorazione e preghiera per la pace contemporaneamente con Francisco e con i 100.000 fedeli a San Pietro, tanto nel Santuario di Serrano a Madrid quanto nel Santuario di Pozuelo.

Sì, vogliamo: Mendoza, Argentina

“Secondo questa ultima notizia di schoenstatt.org, e la richiesta di Papa Francesco di una giornata di preghiera e digiuno, anche qui si è accompagnato con una Giornata di Adorazione nel Santuario “Nazareth del Padre, terra di unità” di La Puntilla, commenta Iris Ricciardi, missionaria di Mendoza. “Lì siamo rimasti dalle ore 7 alle 12,30. Le ultime sono state le giovani della GF con i giovani della GM, accompagnati da algune coppie. Oggi nella Santa Messa continuiamo chiedendo per la pace, rispondendo alla preoccupazione di Papa Francesco, per il quale anche preghiamo”.

Sì,vogliamo: Uruguay

“La comunità di Nueva Helvetia si è unita con quella di Montevideo”, Maria del Rosario Armas Pasò. “Noi abbiamo tenuto una giornata di lavoro per trovare il motto del Movimento, con Padre Pistilli ed abbiamo pregato per la pace”.

Sì, vogliamo: Lima, Perú

Differenti gruppi del Movimento hanno visitato il Santuario di La Molina, Lima, oggi 7di settembre, dalle ore 9 in poi. Un giorno di digiuno e preghiere per la pace specialmente per la Siria e i luoghi incatenati all’incomprensione umana. Si sa che a Schoenstatt sempre la Mater ha le sue delicatezze e i suoi dettagli. In questo Santuario di La Molina non si può custodire Gesù nel Tabernacolo, perché non c’è un sacerdote o una Sorella Mariana che s’incarichino di custodirlo, si è parlato a differenti sacerdoti che sempre aiutano, affinché espongano il Santissimo, ma purtroppo tutti dovevano restare in parrocchia per lo stesso motivo. Il momento di preghiera sarebbe stato senza la presenza fisica di Gesù.

Immaginate la gioia e la sorpresa, che hanno provato tutti i presenti, quando, appena cominciato il momento di preghiera, appare il coordinatore Daniele Chávez con la Custodia portando il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, grazie all’aiuto di Padre Paul sacerdote diocesano con l’Alleanza d’Amore, amico e direttore spirituale.

Si è cambiato quanto si era programmato e si sono udite voci emozionate cantando: “Cantiamo l’amore degli amori….Dio è qui” con dedicacione Edith Chang ha diretto il momento di adorazione. Poi il Ramo delle coppie ha recitato il Rosario cantato. La coordinazione ha preparato una riflessione d’accordo con la richiesta del Santo Papa Francesco, si è cantata la canzone del “SÌ, Gesù sono qui”. Vogliamo la pace, amare è dedicarsi.

Si è recitato il Rosario del Signore della Divina mesricordia; un altro gruppo ha recitato il Rosario di Joao Pozzobon, si sono fatte petizioni personali, e al terminare dopo le tre ore e mezzo di contemplarlo, Gesù è stato ritirato tra gli applausi.

La pace verrà

La pace verrà echeggizndo nelle orecchie di tutti, le ultime conclusioni del momento di preghiera e adorazione.

La pace verrà se credi che il sorriso è più forte delle armi, se credi nel potere di una mano stesa, se credi che quello che unisce gli uomini è più forte di ciò che lo separa.

La pace verrà se credi che essere differente è una ricchezza e non un pericolo, se sai guardare gli altri con un po’ d’amore, se preferisci la speranza al sospettto.

La pace verrà se consideri che devi fare il primo passo per avvicinarti all’altro, se puoi rallegrarti della gioia del tuo vicino, se lo sguardo di un bambino può ancora commuovere il tuo cuore.

La pace verrà, se l’ingiustizia che patiscono gli altri ti duole tanto quanto quella che tu soffri, se sai accettare che l’altro ti faccia un servizio, se credi che il perdono va più lontano della vendetta.

La pace verrà se sai cantare della gioia degli altri e ballare la loro festa, se puoi ascoltare la disgrazia che ti fa perdere il tuo tempo, e restare con il sorriso sulle labbra.

La pace verrà se sai accettare la critica senza difenderti, se credi che gli altri possono aiutarti a cambiare, se non ti scandalizza il Vangelo…

Sì, vogliamo: Cordoba, Argentina

A Cordoba i Mattinieri hanno cominciato la giornata di preghiera per la pace con la Messa. Hanno organizzato turni assegnati a diversi membri della Famiglia, perciò Cordoba ha adorato il Santissimo tutto il giorno.

Sì, vogliamo: Tucumán

Nel Santuario di Tucumán l’ora dell’adorazione eucaristica è cominciata alle ore 9 fino alle 19, e a continuazione nell’oratorio della casa della Famiglia di Schoenstatt.

Sì, vogliamo: Cape Town, Sudafrica

“Mi rallegro molto di avere potuto pregare per la pace nel Santuario di Schoenstatt a Cape Town, Sud Africa, Durante tutto il giorno ho cercato un luogo per unirmi con altri cattolici e pregare con Papa Francesco. Recentemente mi sono trasferita a Capo Town, perciò non sapevo in quali parrocchie si faceva la vigilia. Al pomeriggio tarde mi è giunta una mail di uno dei nostri membri di Schoenstatt, avvisando che nella Cappella delle Sorelle ci sarebbe stata un’ora di adorazione”, racconta Sarah-Leah Pimentel.

Così tra le sette e le otto di questo pomeriggio, una collega ed io ci siamo riunite con altre tre persone nella Cappella delle Casa delle Sorelle. Poi alcuni di noi si sono recati al Santuario per rinnovare l’Alleanza d’Amore insieme spiritualmente con tutta la Famiglia di Schoenstatt di tutto il mondo e con il nostro Santo Padre.

Sì, vogliamo: Santuario Originale

Mentre dalla domenica scorsa da Santuario in Santuario, da Edicola in Edicola si è riunito il richiamo per la pace, e sorprendeva che non ci fosse segno alcuno dal Centro di Schoenstatt, dal Santuario Originale. Finalmente il pomeriggio del venerdì, una notizia: anche nel Santuario Originale si sarebbe fatto qualcosa….È stato veramente un ambiente profondo di preghiera.

La vigilia è cominciata alle ore 19 con la Santa Messa che si è offerta specialmente per la pace. Alle ore 20,15 si è recitato il Rosario con la presenza di persone di circa 10 paesi. Il Rosario si è recitato in varie lingue ed accompagnato da canti in tedesco, inglese, e spagnolo!

La benedizione della sera l´ha impartita P. Marmann, questa volta con il Santissimo.

Dopo la benedizione è continuato un programma di canti e preghiere per la pace, che è durato fino a mezzanotte.

Molta gente era presente nel Santuario Originale per rispondere al richiamo di Papa Francesco ed unirsi in preghiera per la pace in Siria e nel mondo.

È stata una vigilia veramente profonda e con molti presenti, nonostante la pioggia.

Sì, vogliamo

Ad Aveiroy, Lisbona, Portogallo, a La Paz, Bolivia, a Sant’Antonio, Stati Uniti, a San Paolo, Brasile, nell’Edicola di Goya, Argentina, in tanti Santuari, in tante Edicole e in tanti Santuari Domestici di più si è pregato per la pace in risposta al richiamo di Papa Francesco.

Si sono fatti tanti gesti di digiuno di cibo, digiuno di tempo, digiuno di Internet!

L’impegno continua.

Francesco ci affretta a pregare per la pace. In Alleanza solidale, lo facciamo.

 

 

 

 

Con materiale del Vaticano VIS, vatican.va, Iris Ricciardi, Ines Petiti, e del dreamteam di schoenstatt.org.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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