CILE, redazione di schoenstatt.org •
Quando si parla di impegno sociale di Schoenstatt viene in mente per prima cosa “Maria Ayuda”, uno dei primi, se non proprio il primo progetto di Schoenstatt, che ha tradotto in impegno sociale degli Schoenstattiani ciò che Padre Kentenich ha insegnato sulla Dottrina sociale della Chiesa -“uno degli aspetti meno diffusi della sua grande personalità” (Carlos Ferré in “El santo social”. Editorial Patris Argentina, 2012) – verso i più bisognosi, in questo caso in Cile, verso i bambini abbandonati e le vittime di violenza domestica e di abuso.
Oggi “Maria Ayuda” è presente non solo in Cile, ma anche in altri paesi come Burundi e Spagna. Nel corso del tempo sono sorti molti altri progetti d’impegno sociale, sempre con il dialogo, con il confluire delle voci del tempo, che si esprimono nel bisogno della persona concreta, e la vocazione personale di uno Schoenstattiano. Molti di questi progetti si trovano nelle Tende virtuali della Cultura dell’Alleanza, nell’area dedicata al “Nuovo Ordine Sociale”, come anche su questa pagina web e nelle tante notizie della categoria “Schoenstatt in Uscita” – partendo da grandi progetti, come Dequení, fino alle iniziative più recenti come la Pastorale penitenziaria “Visitazione di Maria”.
Recentemente, Padre Fernando Adriasola ha realizzato un video sulla realtà attuale dell’opera di “Maria Ayuda” e le sfide che presenta soprattutto all’interno della comunità. Diversamente dalle solite rappresentazioni destinate al pubblico, egli mostra – con le testimonianze personali di collaboratori e volontari – il compito e l’opera di “Maria Ayuda” dal di dentro.
“Una bella testimonianza sulla Cultura dell’Alleanza, che parte da una persona Audace …” è il commento di Padre José Maria García di Madrid. L’Audace è Padre Hernán Alessandri, che un bel giorno sentì e capì che doveva uscire per andare verso i bisognosi e “alle periferie”, come direbbe il Santo Padre.
Video
Pagina web su María Ayuda (spagnolo)
