Postato su 2013-02-15 In Schoenstatt in uscita

Stendi la tua mano

ARGENTINA, Santiago Landa. “Avvenne poi che un altro sabato Egli entrò nella sinagoga per insegnare, e vi era un uomo la cui mano destra era paralizzata. Gli scribi e i Farisei l’osservavano, perché se lo avesse guarito un giorno di sabato avrebbero trovato un’accusa contro di Lui, ma Egli che conosceva i loro pensieri, disse all’uomo che aveva la mano paralizzata; “levati e mettiti qui in mezzo” E quello levatosi, si pose là in piedi. Gesù disse loro: “Vi domando: È lecito il giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?” E guardarteli tutti intorno, gli disse: “Stendi la tua mano”. Egli la stese e la sua mano fu guarita. Ma essi furono pieni di furore e discorrevano fra di loro su cosa potessero fare a Gesù”. (Lc. 6, 6-11)

Nuova sfida, nuove storie per vivere e condividere, nuovi amici, e una nuova missione. Il motto che ci accompagna in questa nuova azione è stendi la tua mano e sono parole di Gesù, che c’invitano all’azione, c’invitano ad andare in missione. Andare in missione è come qualsiasi apostolato servizio, è l’invio apostolico di Cristo, è regalare il tuo tempo per amore e con amore, non è quello che hai in più. È lasciare la tua orma, perché hai scoperto quella di Cristo, è stendere la tua mano, perché Dio ti ha steso la sua. Gesù ci mostra nel Vangelo, perché, nonostante sia sabato, aiuta un fratello. Troviamo davanti ad una situazione simile 200 giovani con voglia di andare in missione, di condividere, di essere protagonisti, di aiutare, che ci aiutano a metterci in azione, a stendere la nostra mano.

Stendi la tua mano ci mette come protagonisti ad ogni missionario ad uscire da noi stessi, dalla nostra comodità a preoccuparci per gli altri, sapendoci strumenti di Dio e della Mater. Stendi la tua mano agli altri, in loro sentirai l’amore di Dio, in loro sperimenterai un rapporto con Maria. Stendi la tua mano in ogni casa, che visiti, in ogni persona di Santa Ana.

Stendi la tua mano significa poter lasciare tutto ciò che è nostro nelle mani di Dio e della Mater, dedicare loro tutto ciò che sono, potere liberarci di tutte quelle cose, che ci pesano o che non vogliamo con noi. Al leggere i Vangeli ci rendiamo conto di come Gesù pretendeva anzitutto che gli uomini mettessero qualcosa di loro, affinché Egli potesse realizzare il suo compito. Stendi la tua mano, cerca che i missionari si mettano in cammino, escano ad incontrare Gesù. Stendi la tua mano a Dio, e lasciati colmare d’amore e di vita.

Stendi la tua mano, affinché tu come persona, possa crescere, possa condividere quello che sei, possa imparare, ed infine il più importante, affinché possa avere un’esperienza di un Dio amico, di un Dio in cui aver fiducia, di un Dio, che già ti sta aspettando, stendi la tua mano, non ti pentirai. Non restare a braccia incrociate!

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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