Postato su 2013-01-01 In Vivere l’Alleanza

“Oggi ci è nato un Salvatore: il Messia, il Signore”

PERÚ, Queca Espinoza. Erano le ore 18 e già era tutto pronto, il Bambino Gesù sull’altare aspettando i pellegrini per la Messa di Natale….I primi ad arrivare sono stati gli integranti del coro, il risultato di un’associazione tra la diocesi del Callao e di La Molina. Hanno provato il salmo responsoriale: “Oggi ci è nato un Salvatore, il Messia, il Signore”.

 

 

 

Puntualmente alle ore 20,00 è giunto Padre José Maria Correa, assistente spirituale nazionale del Movimento in Perú, mentre si ascoltava la melodia del conosciuto Adeste Fideles. Al momento del Gloria, tanto atteso dopo quattro settimane d’Avvento, e al suono della campana, Padre José è entrato al Santuario portando il Bambino Gesù, ed ha invitato ad adorarlo. E l’uno dopo l’altro, i presenti si sono avvicinati per baciare le sue manine, i suoi piedini, la testa, accarezzarlo, alcuni con una certa timidezza, ma tutti al ritornare al proprio posto avevano nei loro occhi l’espressione di un tenero amore.

P. José Luis ha affermato nell’omelia: I pastori, che hanno seguito la stella quella notte, hanno forse sperimentato lo stesso, che ora sentiamo noi qui, in questa fredda notte e con questa soave pioggerellina.

La nascita di Gesù è un mistero di Fede: crediamo che non sia un bambino di più, bensì che è lo stesso Figlio di Dio con noi.

Non è venuto come una stella fugace

È bene approfittare della fine dell’anno per confessarsi, per chiudere l’anno facendo un bilancio, ricordare quello che abbiamo fatto nell’anno 2012. Riconoscere le volte, che abbiamo chiuso il nostro cuore, offerto i nostri sforzi, ciò che siamo riusciti ad ottenere, a conquistare, ciò che è rimasto a metà del cammino, le pene, le croci, la gioia….offrire tutto affinché Egli lo trasformi. Gesù non è una stella fugace: no! È venuto per restare per amore per noi nell’Eucaristia. Egli ci cerca, lasciamoci trovare…La stella ha guidato i pastori; sarebbe bene, che ciascuno si domandasse; per chi posso essere una stella, chi posso guidare? All’abbracciarci in queste date all’augurarci un Buon Natale, ripetiamo: ti auguro la pace del Signore, quella pace che ristabilisce i vincoli che si sono infranti, e consolida quelli che sono rimasti solidi nonostante le tormente.

Nella comunione si è vissuta un’atmosfera di raccoglimento e di gioia, che accompagnata dai canti, ha dimostrato che il cielo si unisce alla terra ogni volta che il Bambino Gesù viene ad offrirsi per amore ed a restare con noi.

Momenti di Natale

Si è potuto osservare vicino al Santuario nelle automobili una mamma che si è dovuta sacrificare, perché il suo piccino si era addormentato e doveva averne cura, una persona meravigliosa accompagnando a sua sorella minore che non poteva esporsi al freddo della notte, e voleva stare vicino al Santuario accanto alla Mater, e a tutto quanto si viveva dentro la Cappella. Si sono potute osservare persone con le lacrime agli occhi forse ricordando qualcuno che non era potuto arrivare o che già stava in cielo. Si è potuto presenziare a molte dimostrazioni d’amore.

In seguito al termine della Santa Messa tutti si sono abbracciati, alcuni condividevano con altri, altri avevano fretta di ritornare a casa, e altri ancora aiutavano a mettere in ordine per poter chiudere il Santuario e ritornare a contemplare il Bambino Gesù nelle loro case e nei loro cuori.

 

Natale missionario nell’Anno della Fede

P. Andrew Pastore: Saluto natalizio dall’ Ufficio 2014

P. Alberto Eronti; “Coraggio!, tutto comincia di nuovo nel Bambino”

P. José María García: P. José Maria Garcia; Una proposta di speranza – Notte di Natale 2012


Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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