Postato su 2012-02-07 In Vivere l’Alleanza

Il Santuario Nazionale in Ecuador

ECUADOR, Mariuxi Villacrés. Questo 20 di gennaio 2012, la Famiglia dell’Ecuador si è unita una volta ancora per ricordare la Seconda Pietra Miliare di Schoenstatt e per celebrare insieme i 40 anni di benedizione del Santuario “Famiglia del Padre, Focolare per tutto il mondo”. Hanno celebrato l’Eucaristia presieduta dal Vescovo Ivan Minda, accompagnati dal coro, che ha preparato un repertorio adeguato alla data speciale.

 

 

L’ambiente traboccava di gioia, quando alla fine della Santa Messa, Padre Eduardo Auza (Direttore Nazionale del Movimento in Ecuador) ha detto: “…in questo 20 di gennaio 2012, dopo i 40 anni, che questo Santuario ha accolto la vita di tanti pellegrini, che hanno ricevuto grazie e grandi ideali da questo Santuario, lo dichiariamo Santuario Nazionale di Schoenstatt”. In quel momento i fuochi artificiali scoppiavano nel cielo, facendo eco agli applausi dei presenti. Poi sono stati invitati a condividere un brindisi con squisiti pasticcini, testimonianze, canti e festa in famiglia. Le Sorelle di Maria hanno cantato una piccola serenata, accompagnate dal coro e da tutti i presenti.

Un ideale speciale

Padre Eduardo Auza ha spiegato, prima di proclamarlo Santuario Nazionale, quanto segue:

“Come Famiglia di Schoenstatt tutti sappiamo, che i nostri Santuari ci danno tre grazie: il radicamento in Dio o accoglienza, la trasformazione interiore e la fecondità apostolica. Ma questo Santuario ha anche grazie speciali. Si chiama, perciò, in una maniera fuori del comune ed ha un ideale speciale “Famiglia del Padre, Focolare per il mondo”.

• Famiglia del Padre: dà a tutti la grazia di sentirci figli, figli di uno stesso Padre Dio, e anche figli di un padre fondatore, che è il nostro profeta. In questo mondo tanto sradicato qui in questo Santuario possiamo sentirci figli, e perciò anche sperimentiamo la grazia di conversione.

• Focolare: Al pronunciare la parola Focolare, questo Santuario ci regala la grazia della vocazione. Colui che si sente figlio pienamente, si sente chiamato. Colui che vive un’atmosfera di santità può scoprire con maggiore solidità qual è la sua vocazione. Vogliamo ringraziare Dio, perché per questo Santuario, che è stato Focolare, noi abbiamo potuto scoprire la nostra vocazione e migliaia di cuori che sono venuti in pellegrinaggio fino qui, e che hanno suggellato l’Alleanza d’Amore con Maria, hanno vissuto di questa vocazione.

• Per il mondo: Quando diciamo ‘per il mondo’ ci riferiamo ad una realtà attiva e dinamica. Non vogliamo solo essere persone, che si sentono bene qui, ma non annunciano niente. Vogliamo annunciare il Santuario…..Questo Santuario, perciò, ci regala la grazia della missione”

L’emozione dei primi

Coloro che hanno la maggiore antichità nella Famiglia commentano emozionati intorno al principio con i più giovani: “Io ero il più giovane. Appartenevo ad uno dei primi gruppi, che si sono formati del Ramo degli uomini. Abbiamo conquistato con molto sforzo il Santuario. Nelle fondamenta sono interrati i nostri Capitali di grazie. È stato conquistato ogni mattone!!! Mi emoziona essere qui…”, racconta Victor Alvarado. I Capitali di Grazie, che si sono accumulati durante questi 40 anni, dimostrano i loro chiari frutti; bambini, giovani, adulti, anziani, famiglie intere e di diverse generazioni riuniti per questa celebrazione nello Schoenstatt ecuadoriano.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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