Postato su 2010-01-13 In Vivere l’Alleanza

Sii luce – un Natale solidale 2009

Essere Luce - il lema di "Natal Solidário" 2009 - Foto: Caio Bonicontro

BRASILE, Cássio Leal/Daniela Gomes. La gioventù Apostolica di Schoenstatt e i giovani della Parrocchia Nostra Signora della Immacolata Concezione di Jaraguá a San Paolo, hanno organizzato per il quarto anno consecutivo il Natale Solidale, visitando nella Notte di Natale persone bisognose nel pieno centro della città. Un’esperienza indimenticabile nella vita dei giovani che, lasciando le loro famiglie in casa, hanno portato non solo il pane, bensì anche qualcosa di luce a centinaia di persone senza tetto.

 

 

Più di 70 giovani nella parrocchia -  Foto: Cássio Leal

La Notte di Natale si celebra la nascita di Gesù, la Notte in cui ricordiamo il miracolo della presenza di Dio tra gli uomini incarnata in suo Figlio, la luce e la salvezza del mondo. In questo giorno le famiglie cristiane di tutta la terra si riuniscono, celebrano, si scambiano regali e vanno alla Messa di mezzanotte…La Gioventù Apostolica di Schoenstatt (JUMAS e JUFEM) e i Giovani della Parrocchia di Nostra Signora della Immacolata Concezione, hanno assistito alla Santa Messa di Natale, poi brindato insieme alle proprie famiglie. Ma alle ore due in punto molti di loro hanno lasciato la casa per celebrare con gente che nemmeno conoscevano, centinaia di persone che vivono sparse nelle strade del centro di una delle città più grandi del mondo, e con coloro che per dover lavorare non potevano accompagnare i loro cari: facchini, guardie, polizia, autisti ecc.

Sii luce

Il P.  Severino  parla con i giovani prima d'uscire - Foto: Cássio LealQuesta quarta edizione del Natale Solidale, è diventata una tradizione per i giovani di Jaraguá, imitando la gioventù di Buenos Aires, Argentina, che già organizza questa campagna da vari anni. Il tema di quest’anno è stato “portare la Luce”. Cristo è la Luce del mondo e perciò questi giovani hanno deciso in questo Natale Solidale essere luce per molte persone abbandonate o che vivono nell’oscurità. Caio Bonincontro della JUMAS ha disegnato il logotipo della campagna che ha fatto stampare sulle magliette che i giovani avrebbero indossato. Si era reso anche omaggio a Michel Silva, morto alcuni anni fa in un incidente automobilistico, stampando il suo nome su una delle maniche. I genitori di Michel partecipano all’attività della Parrocchia e si sono commossi per l’omaggio offerto al loro figliolo. Michel continua per i giovani essendo luce lassù nel cielo.

Daniela Gomes, una degli organizzatori - Foto: Cássio LealL’organizzazione è stata difficile. All’inizio pochi membri della Gioventù Apostolica avevano mostrato interesse a partecipare. Veramente è stata la gioventù della Parrocchia di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione, che ha dato il suo apporto vitale per la realizzazione del Natale Solidale. Si sono mosse molte persone per ottenere donazioni di panettoni, bibite e dolciumi per i bambini. Si è lavorato senza fermarsi: telefonate ad imprese, visite personali per trovare denari, ore di sonno perse. Ma pare che la Provvidenza fosse dalla parte degli organizzatori, si è riuscito, infatti, a preparare 1.600 borse con un pezzo di panettone, bibite e dolciumi. Daniela Gomez della Gioventù Femminile, una delle organizzatrici dell’evento, è riuscita perfino ad ottenere una donazione della Gioventù Maschile di Guayaquil, che ha così collaborato materialmente e spiritualmente alla campagna. Finalmente 70 giovani si sono divisi in quattro gruppi: Sé, Repubblica; Anhangabaú, e Santa Cecilia (rioni del centro di San Paolo, dove si concentra il maggior numero di persone senza tetto) Un giorno prima, quando gli organizzatori terminavano gli ultimi particolari e riempivano le borse, un canale di televisione si era avvicinato alla Parrocchia per intervistare i giovani e sapere di più intorno al progetto.

Portare qualcosa di più che pane

I giovani vanno per la città -  Foto: Cássio LealAlle ore due della Notte di Natale, i giovani si sono riuniti a pregare un momento nella Parrocchia prima di prendere l’autobus verso il centro della città. Padre Severino Araújo, dell’Istituto Secolare dei Padri di Schoenstatt e parroco di Jaraguá, era presente all’invio apostolico dei giovani, ha rivolto loro alcune parole facendo notare l’importanza della missione intrapresa e ha impartito loro la benedizione.

Il progetto non era solo portare un aiuto materiale agli abitanti della strada, bensì inoltre conversare con loro, conoscere qualcosa della loro storia e portare loro una parola di amicizia, di forza e di fede. Solo quando si cammina all’alba per il centro della città, ci si rende conto della quantità di gente senza tetto: famiglie intere, handicappati, donne incinte, bambini, anziani, ciascuno con una storia differente che ha colpito molto i giovani, che quella notte hanno voluto essere luce per quelle persone.

Ritornando a casa il giorno di Natale

La colazione in famiglia - Foto: Cássio LealUna storia curiosa è quella di quell’uomo che camminava per il centro della città, vicino al Cortile della Scuola fondata dai Gesuiti nel 1554. Lui non era un senza tetto. Aveva una casa e la sua famiglia e viveva a Sorocaba, una cittadina distante un’ora e mezzo da San Paolo, da dove era venuto alla città per lavorare come facchino nel Mercato Municipale, ma il giorno anteriore gli avevano rubato documenti e denaro in una stazione della Metropolitana. Non poteva ritornare a casa per festeggiare il Natale in famiglia. La polizia l’aveva diretto ad un’Assistente Sociale, perché l’aiutasse a ritornare a casa, ma non aveva ottenuto niente. I giovani lo hanno portato personalmente alla Stazione degli Autobus, dove gli hanno comprato il biglietto di ritorno a casa. Senza dubbio né lui, né i ragazzi dimenticheranno mai questa Notte di Natale.

Quando i gruppi hanno finito di percorrere i rioni del centro, si sono incontrati di nuovo al Teatro Municipale della città per prendere l’autobus di ritorno alla Parrocchia. Altri giovani e genitori avevano preparato la prima colazione per tutti, per terminare il Natale Solidale come una gran famiglia.

Il team del Natale Solidale 2009  - Foto: Cássio Leal

L’equipe organizzatrice del Natale Solidale ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno e che hanno procurato un Natale di Luce alle tante persone senza tetto, e a coloro che dovevano lavorare quella notte nel centro di San Paolo.

Gallerie di fotografie aquí.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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