Postato su 2010-01-05 In Vivere l’Alleanza

Seguendo le orme dei primi

 francobollo speciale  P. Antonio Cosp. I 50 anni della presenza di Schoenstatt – e della MTA con le sue grazie – sono stati celebrati in Paraguay durante tutto un anno in differenti maniere: con grandi feste, con una rivista speciale, un francobollo commemorativo, un DVD sulla storia di Schoenstatt in Paraguay, un CD con le canzoni schoenstattiane di questi 50 anni – e anche con il pellegrinaggio di alcuni Padri e seminaristi seguendo le orme dei primi fondatori.

 


Seguendo le orme dei primi

Nella Scuola Mons. Lasagna ci aspettavano con tutto ben organizzato i coniugi Gladys e Manuel Bedoya e il famoso storico paraguaiano P. Heyn, che ci ha accolti con grand’affetto ed entusiasmo. “P. Paco Rodriguez è stato il primo che ha avuto il coraggio di lavorare con voi, adolescenti e giovani. Troverete la Scuola molto cambiata. La Cappella, tanto importante per voi, si è trasformata in aule…” così ci raccontava, confidandoci “Io anche recito ogni giorno la preghiera di consacrazione, impressionato dal vostro profondo fervore”. Con i Padri Tommy, Pedro, Martin, e Antonio e il seminarista Manu López Naón ci siamo recati in autobus al luogo storico di 50 anni fa.

Rapidamente siamo giunti dove s’insegnava la catechesi, il cuore della fondazione, in cui lavorava P. Paco Rodriguez come assistente spirituale. Già non ci sono più i mobili d’allora, compreso il gran tavolo ereditato dalla nostra GM che si trova nel salone grande del Santuario Giovane.. C’è un gran murale di Colombino, che allora non c’era. Nella foto storica della benedizione in quel luogo del quadro della Mater nel 1959, abbiamo riconosciuto P. José Manuel, P. Paco, Nité, Hugo Aranda, Claudio Gimenez e il fotografo P Hernán Alessandri. Dopo qualche minuto di preghiera abbiamo proseguito verso i seguenti luoghi santi.

I gruppi nascenti hanno trovato lì un focolare e un calore di fratelli

Siamo passati camminando per la Chiesa dell’Incarnazione e siamo arrivati alla via Oliva 526 quasi 14 di maggio. Della vecchia casa non resta nulla, ora è il parcheggio dell’Hotel Granados. Ho loro descritto il luogo dov’era la vecchia casa, e sempre camminando sotto lo sguardo vigile della guardia, siamo giunti al fondo di quello che allora era il giardino, dove collocavamo l’altare per la Santa Messa del sabato sera. Nessuno si voleva perdere quella Messa per l’atmosfera intensamente spirituale e familiare che vi si percepiva. I Gruppi nascenti hanno trovato lì un focolare e un calore di fratelli.

I Padri ci siamo uniti per pregare con raccoglimento e ringraziare quello che era stato il primo bene della nostra comunità di Padri, regalo di Francisco Cosp Corominas.

Brevissima tappa in via 15 Agosto, quasi Piazza Italia, – la casa dove vivevo con la mia famiglia e ho deciso la mia vocazione – per arrivare sempre in pellegrinaggio ad Anna Diaz e Rojas Silva, la nostra seconda Casa dove Schoenstatt si è diffuso velocemente. Pensavamo che lì avremmo costruito il Santuario. Avevamo molto spazio ma era indispensabile comprare un terreno al lato, che purtroppo non si voleva vendere, perciò abbiamo deciso spostarci più lontano e giungere a quello che oggi è il Santuario Giovane. La preghiera ha accompagnato ognuna delle nostre tappe, il cammino, e l’arrivo dove oggi regna nostra Madre in mezzo ai giovani e alla sua gran Famiglia di Asunciòn.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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