Postato su 2009-12-03 In Vivere l’Alleanza

Quando si entra al Santuario il mondo resta dietro

Santuario di Nuovo Schoenstatt - Foto: CrivelliARGENTINA, Amparo Falcón de Vallejo. Tutte le volte che c’era un pellegrinaggio a Florencio Varela, non avevo mai potuto partecipare. Mi consolavo dicendo: “Quando la Madre lo vorrà, andrò”. Il giorno, perciò, che mi hanno invitato a questo XXIII Incontro degli Amici di P. Giuseppe Kentenich ho accettato immediatamente. Ho cominciato a pregare una novena, affinché Maria mi aiutasse a non mancare. Non avevo la minima idea in che cosa consistesse quest’Incontro degli “Amici del Padre Giuseppe Kentenich” (poi ho compreso che era un altro regalo meraviglioso che mi faceva la Mater).


PellegriniEro disposta a soffrire e ad offrire al Capitale di Grazie: i disagi di un autobus senza bagno, i cui sedili non erano reclinabili. Ma che sorpresa! Quando eravamo nella Grotta della Madonna di Lourdes, è arrivato un autobus grande e perfino erano rimasti sedili vuoti. Ho pensato: “Già la Mater mi fa una carezza!” Parecchie persone del gruppo si recavano al Santuario di Nuovo Schoenstatt per la prima volta come me, e tutti commentavano qualcosa, ma la realtà ha superato qualsiasi aspettativa. Che bellezza indescrivibile! È come voler descrivere la Cascate dell’Iguazú, bisogna vederle e viverle! Naturalmente che, quando si entra al Santuario il mondo resta dietro. All’iniziare l’incontro degli Amici di Padre Giuseppe, mi sono resa conto che Dio aveva deciso che quello era il mio momento……e che una volta di più la Mater mi aveva accolto tra le sue braccia…

Vincoli d’amore che ti avvolgono

Santuario di Nuevo Schoenstatt - Foto: CrivelliMi ha emozionato fino alle lacrime ascoltare un sacerdote giovanissimo, toccare la chitarra e cantare la preghiera allo Spirito Santo. I laici che hanno tenuto le conferenze, Suor Clara Maria e gli altri membri del Segretariato di P. Giuseppe Kentenich giunti da differenti province, mi hanno dimostrato attraverso le loro parole di essere innamorati profondamente di P. Kentenich, e lo trasmettono con vera convinzione e fede, tanto che i loro vincoli d’amore ti avvolgono, contagiandoti. Al ritorno, infatti, abbiamo subito cominciato a pregare una novena a Padre Giuseppe, affinché aiutasse un nostro amico che aveva sofferto un incidente. Nonostante la stanchezza, siamo rimaste sveglie per vedere un video di Padre Horacio Rivas (cileno) che ha avuto la benedizione di conoscere e trattare personalmente il Padre. Che impronta profonda mi ha lasciato!

L’esperienza notturna davanti alla statua del Padre

Nuevo Schoenstatt- Foto: CrivelliE la stessa sensazione ho provato per l’esperienza davanti alla Statua di Padre Giuseppe e la visita al Santuario, dove abbiamo ascoltato una registrazione di Padre Carmona spiegando ogni simbolo. Che gesti di tenerezza e amore da parte delle Sorelle metterci caramelle e santini sulla porta della stanza da letto….e il risveglio meraviglioso con la voce di Suor Clara Maria, con la sua chitarra cantando “Estas son las mañanitas” (una canzone a popolare conosciuta). La Chiesa avrebbe bisogno indubbiamente di un capitolo a parte, perché è veramente strabiliante: le pietre intere portate dalla Germania, l’enorme vetrata, i banchi di legno. Non è mancato nemmeno il momento di svago, soprattutto la riunione attorno al fuoco, dove per la prima volta nella mia vita ho vinto qualcosa – e che cosa!!!! una statuetta di osso di S. Francesco d’Assisi, la Cappella di Barranqueras cui appartengo.

Durante i giorni del mio soggiorno, in quel luogo benedetto, mi ha impressionato la sorridente serenità delle Sorelle, di tutte le età, e come veramente si senta che Padre Giuseppe è vivo. Mi sono proposta di far conoscere la sua vita, e condividere con tutti le benedizioni che ho ricevuto, perché mi sono convinta ancora di più, che sebbene io non lo meriti, la Mater mi ha scelto per suggellare la sua Alleanza con me, e nonostante spesso mi demoralizzi Ella sempre mi prende in braccio. Così ho deciso: quando mi sentirò degna suggellerò l’Alleanza con il Padre.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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