Postato su 2009-11-14 In Vivere l’Alleanza

Le esperienze di un sabato indimenticabile

Luján, ArgentinaARGENTINA, P. Alberto Eronti. I pronostici segnalavano “probabili temporali”, indubbiamente la pioggia è stata la compagna di un giorno che sono sicuro le madri della Lega apostolica non dimenticheranno facilmente. Dopo un viaggio di due ore e minuti gli autobus sono giunti a “Villa Marista”, a pochi metri dal Santuario. Appena arrivati e dopo un caffè caldo abbiamo iniziato le attività della giornata. Tutta l’aspettativa si concentrava nell’atto che aveva motivato il pellegrinaggio dal Santuario di Nuovo Schoenstatt fino alla Basilica della Madonna di Lujan, capitale mariana della Chiesa Argentina. La meta era incoronare la Madonna di Schoenstatt, la cui immagine si trova nella cripta della Basilica insieme ad altre immagini, la cui invocazione segnala un’ampia geografia dell’America latina e del mondo.


La Madonna di LujánIl gruppo delle Madri argentine voleva incoronare Maria “Regina della Famiglia, Madre di una Patria per tutti” a causa della difficile situazione sociale, politica ed economica che vive questo paese. Il Gruppo delle Madri aveva deciso, preoccupata per il disintegrarsi della società, per l’azione di “forze di distruzione” che tolgono la speranza e il vero significato di un futuro migliore, di non abbandonarsi ad un’indifferenza passiva, bensì di agire e ricorrere a Colei che nostro Padre chiamava l'”onnipotenza supplicante”..

Il Rettore della basilica ci ha offerto la Messa delle ore 17. Siamo arrivati che pioveva torrenzialmente, bagnati, ma felici: l’ora era giunta! Il tempio era pieno, la metà o più e della gente erano pellegrini e abitanti della cittadina. La Messa si celebrava in onore di tutti i Santi, e con Gesù la presiedeva la Regina di tutti loro.

“Che la Patria non caschi”

Terminata l’Eucaristia e dopo una breve pausa si è tenuto il rito dell’incoronazione, preparato dal Gruppo delle Madri di Cordoba. Poi è svolto un dialogo tra il sacerdote e le madri, che volevano spiegargli il perché della loro presenza. Finalmente tutte insieme hanno recitato la preghiera dell’incoronazione. Al terminare due delle madri si sono messe davanti all’altare di fronte al corridoio centrale, sostenendo nelle loro mani una lunga bandiera argentina arrotolata. Le prime madri, con la bandiera in mano, hanno cominciato a camminare per il corridoio centrale fino alla porta d’ingresso.

Le prime madri, con la bandiera in mano, hanno cominciato a camminare per il corridoio centrale fino alla porta d'ingresso.Man mano che la bandiera si stendeva più madri sostenevano il simbolo patrio. Improvvisamente c’è stata una sosta: un pezzo della bandiera quasi ha sfiorato il pavimento e una voce ha gridato: “Che la bandiera non caschi! Che non tocchi il pavimento!” Quando le madri sono uscite dal tempio sotto la pioggia per scendere alla cripta, la bandiera era già totalmente distesa. Dietro seguivano le madri con la bandiera papale e altre bandiere del Gruppo.

Mani di donne

Io seguivo contemplando quanto succedeva, e mentre le centinaia di mani sostenevano la bandiera pensavo: “Questo significa sostenere la Patria. Sono mani di donna, mani di donne! I vescovi del paese ci avevano ricordato tempo fa, che tutti noi eravamo chiamati a “mettere la Patria sulle spalle”, il che significava: sostenerla, renderla degna, costruire ogni giorno con fede, amore e speranza. Ed ecco: quello che io, come testimone privilegiato vedevo era che il Gruppo “aveva deciso prendere la patria nelle sue mani”.

Mani di donne, mani abituate al servizio amoroso e silenzioso alla vita, mani di madri educatrici, che sanno usare la fermezza e la tenerezza, le due mani di uno stesso amore. Mani che sono le mani della Regina in quest’ora difficile della Patria.

Giunta nella cripta l'Immagine della Madonna di Schoenstatt è stata collocata al posto, che occupa da 25 anni.

Giunta nella cripta l’Immagine della Madonna di Schoenstatt è stata collocata al posto, che occupa da 25 anni. Dopo aver rinnovato l’Alleanza d’Amore, abbiamo terminato cantando l’Inno nazionale….Tutto è finito qui, tutto è cominciato qui…fuori continuava piovendo e quasi era buio. Nel viaggio di ritorno abbiamo preferito il silenzio, come l’aveva fatto Maria dopo l’Annunciazione: quando si vive alla presenza di Dio, il miglior cammino da seguire è “compiere, ponderare e…vivere!”. Amen!

Basilica di Luján

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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