Postato su 2009-10-26 In Vivere l’Alleanza

Quando il cielo, il paesaggio, il clima, le grazie e la gioia confluiscono ammirabilmente

Giubileo del Santuario Confidenza a Lamar, Texas - Fotos: Angie SantosUSA, Angie Santos. Per tutti coloro che viviamo lontano da un Santuario di Schoenstatt e ne sentiamo molto la mancanza, visitare un Santuario, è sempre un’esperienza sconvolgente. Il Santuario è per noi che viviamo nell’Alleanza d’Amore con Maria nel nostro “focolare” una fonte di ossigeno, di spiritualità, di porta al cielo.

 

 


Giubileo del Santuario Confidenza a Lamar, Texas - Fotos: Angie SantosPochi giorni prima del 18 ottobre ho ricordato che il 18 era il Giubileo del Santuario Confidenza a Lamar, Texas…O meglio non l’avevo dimenticato, ma non avevo ancora programmato nulla di concreto per assistere. Rosa Elena, una “grand’apostolo” di Schoenstatt a Houston, dove abito da 6 anni, mi ha messo in contatto con varie persone che avevano deciso recarsi e siamo partiti la mattina presto della domenica 18. I miei compagni si erano incaricati che l’ambiente del viaggio di tre ore fosse di pellegrinaggio, sia recitando il rosario, sia condividendo come ciascuno si era preparato per quel giorno e quanto importante fosse la celebrazione.

Un giorno splendido, un Santuario rilucente

Dopo vari fine settimana di pioggia, il 17 e il 18 ottobre sono stati due giorni non comuni nel sud est del Texas: Un cielo azzurro, un sole brillante e una temperatura molto gradevole, intorno ai 20 gradi, (c’è quasi sempre sole a Texas, ma generalmente accompagnato da un calore e un’umidità opprimenti).

Siamo giunti puntualissimi, abbiamo parcheggiato dietro il Santuario, ho preso la mia macchina fotografica e mi sono recata al Santuario. Si sentiva un ambiente di festa, tutto il mondo elegante, felice, il coro provando…con la baia dietro le spalle. Nei pressi del Santuario ho incontrato con gioia una Sorella cui voglio molto bene, che veniva da Queretaro per assistere al Giubileo. Lei era stata una delle prime Sorelle che ho conosciuto, quando sono arrivata a Texas. In molte occasioni quando ho visitato la Casa del Movimento ad Austin, ho sperimentato grazie a lei una sensazione di calore domestico, d’accoglienza, poiché era tutta una madre occupandosi di tutti e preoccupandosi dei più piccoli particolari. Senza importarmi con chi stava conversando sono corsa ad abbracciarla, e chiedendole permesso, perché è tedesca e le Sorelle di Maria tedesche non hanno quest’abitudine, l’ho abbracciata due tre volte…Sono tanti i ricordi e le esperienze vissute insieme con lei e con tante altre persone, che mi sono emozionata profondamente.

SantuarioPoi sono entrata al Santuario e l’emozione è continuata. La Mater era circondata da rose gialle, splendida raggiante…Dentro al Santuario ho incontrato un’amica del gruppo di Houston, lei è argentina, schoenstattiana dalla Gioventù Femminile come me, e sicuramente sperimentava qualcosa di simile al mio sentire, e perciò ho esclamato: “Che meraviglia potere essere qui nel Santuario, che regalo!!”….In quei momenti lì inginocchiata, ho provato nel mio intimo una valanga di grazie e d’emozione. Era il giorno del giubileo, 50 anni. Quanti sacrifici, quanto amore, quante preghiere, si è offerto in questo luogo! Il Santuario era traboccante di grazie.

Tutti noi che apparteniamo alla Famiglia di Schoenstatt sappiamo le innumerevoli gioie che condividiamo tanto nel soprannaturale quanto nel naturale. Sono intrecciate tra loro e si vanno susseguendo l’una dopo l’altra. Sono esperienze semplici, ma che lasciano una profonda traccia.

Incontri e nuovi amici

Lamar, Texas, USADopo aver visitato il Santuario ho continuato salutando gente conosciuta: i genitori di un’amica cilena, membri del Movimento in Cile che erano venuti in visita, i genitori di un’amica brasiliana, veri apostoli di Niterol e Rio de Janeiro, anche in visita, persone di tanti paesi e amici di Austin, Dallas, Huoston; i Padri Christian Christiansen e Hector Vega. Ho conosciuto anche gente nuova, come un gruppo di Nuova York, con cui ho potuto conversare lungamente, alcuni tra loro erano miei compatrioti (dell’Eçuador). Tra le tante cose mi hanno raccontato, che il giorno anteriore, mentre ammiravano il panorama dal molo, si erano avvicinate due Sorelle provenienti da Milwaukee per domandare se avevano visto dei delfini, e nel momento che loro rispondevano di no, si era avvicinato un delfino, che non solo nuotava ai piedi del molo, bensì giocava e saltava con un pesce, tutto uno show specialmente per …gli ospiti!!!!

È stato fantastico ritrovare due persone, con le quali avevo condiviso la meravigliosa esperienza della Conferenza 2014 nel febbraio scorso a Schoenstatt in Germania: Carlo Cantú, l’elegante maestro di cerimonia di quell’evento, e più tardi Mark Learheman, della Gioventù di UT di Austin, che mi ha raccontato che terminava la sua carriera questo semestre e poi sarebbe partito per il Cile al Noviziato dei Padri…Naturalmente questa notizia ha contribuito al già complicato vortice di emozioni sperimentate in tanto poco tempo.

Un giorno perfetto per scattare fotografie

Foto: Angie SantosCome ho menzionato prima la giornata era splendida, il cielo azzurro, ed era un bel contrasto con la vegetazione, il molo, la Baia di Aransas, gli uccelli emigrando verso il sud e la gioia della gente. Non ho potuto evitare di continuare scattando fotografie, anche della celebrazione: la serenata a Maria di un coro di giovani accompagnati da chitarre, violini e flauti, una rappresentazione sulla Primavera Sacra interpretata da membri del Movimento di Dallas, la Santa Messa, la bella incoronazione, la consegna di regali e poi i grati momenti del pranzo tutti uniti in famiglia e la conferenza della Sorella.

In altre occasioni, quando sono stata incaricata di fotografare durante gli eventi di Schoenstatt, ho dovuto arrangiarmi per poterlo fare senza le interruzioni o le “intromissioni” d’altri fotografi emozionati. Spesso i loro flash erano usciti nelle mie fotografie, e dovevo correre per mettermi di fronte prima di loro, guardare con attenzione che loro non uscissero nella foto ecc… Questa volta ero io che m’intromettevo, e il povero signore che credo fosse il fotografo ufficiale l’ho calpestato, mi sono messa di fronte senza volere, quando lui scattava le foto!!!! In ogni modo dopo 10 anni appena compiuti collaborando con Suor Kornelia e l’Ufficio Stampa di Schoenstatt, mi sento già con un certo diritto di fare reportage o foto servizio, perché generalmente le mie fotografie appaiono rapidamente nel sito di fotografie della pagina www.schoenstatt.de e http://schoenstatt.myphotoalbum.com e Suor Kornelia pubblica il mio articolo anche se non è “ufficiale”.

Una vita nuova e una missione

Foto: Angie SantosQuesta volta ho voluto scrivere un articolo non in terza persona, bensì come un’esperienza personale, per dare testimonianza dell’azione della Madre in queste terre. In questo giorno, in questo luogo di un paesaggio privilegiato, chissà non c’erano diecine di migliaia di persone come a Tüparenda celebrando il Giubileo dei 50 anni del Movimento in Paraguay o tanti celebrando i 40 anni del Santuario di Pozuelo a Madrid, dove Schoenstatt è al suo apogeo. Qui a Texas il Movimento è più piccolo, ma si notano germogli di vita nuova, è già quasi in tutte le diocesi, come ha affermato Padre Hector: gruppi nuovi di Madri e Gioventù a Dallas, un prezioso Movimento universitario ad Austin (grazie al lavoro di P. Jesus Ferrós e di Andrea Musalem dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt), desideri ardenti di un Santuario nei membri del Movimento di Houston e altri luoghi, membri della Federazione delle Famiglie, dell’Opera Familiare, e centinaia d’immagini della Madonna Pellegrina camminando per tutto il Texas. Il frutto di questo Santuario Confidenza, sono anche i Santuari del Messico e di Sant’Antonio, dove il Movimento cresce ogni giorno di più in numero e in profondità.

il simbolo del Padre regalato da lui per il Santuario OriginaleGuardando il Santuario c’è la statua di bronzo a grandezza naturale di P. Kentenich. Era commovente vedere quell’immagine circondata dai suoi figli che partecipavano alla Messa e alle Liturgie, con lo sfondo del cielo azzurro e la baia, gruppi facendosi fotografare con lui in mezzo. P. Kentenich in vita non ha conosciuto il Santuario, nonostante sia stato anni prima della sua inaugurazione, nel Corpus Christi, Texas, a 40 minuti da lì. Dopo l’esilio lo aspettavano con ansia, ma purtroppo la visita non si è realizzata a causa della sua morte.. Dopo la sua scomparsa si è inviato in pellegrinaggio per il mondo il simbolo del Padre regalato da lui per il Santuario Originale, e che è custodito dai Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt, ed è stato allora anche nel Santuario di Lamar. In questo giorno il simbolo era presente, ed ha cominciato un nuovo pellegrinaggio, come deciso nella Conferenza 2014, in cui i delegati avevano suggerito che percorra i Santuari come preparazione al Giubileo dei 100 anni dell’Alleanza d’Amore. Il simbolo ha fatto la sua entrata solenne verso l’altare e poi è stato inviato al Santuario di Sant’Antonio, Texas.

Al termine della benedizione con il Santissimo, impartita da Padre Christian, si è ascoltato dagli altoparlanti la benedizione registrata di P. Kentenich in tedesco. È stata una fine perfetta per un giorno tanto bello e colmo di grazie. Padre Kentenich era qui come Pater Familiae, riunendoci tutti come figli e inviandoci alla missione apostolica di portare Maria, nostra Madre, Reina e Vittoriosa a tutti gli angoli del mondo.

Il sole tramontava e dipingendo il cielo con bei colori. Tutti sono ritornati felici verso le loro città vicine o lontane da dove erano venuti, sia in auto, sia in autobus o aereo, colmi di gratitudine, emozione e nuove forze.


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Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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