Postato su 2014-07-08 In Riflessioni e opinioni

Una corrente di vita e di grazia che non ha fine

P. Guillermo Carmona. In una mattina fredda e con nebbia, un 27 giugno 29 anni fa moriva Giovanni Pozzobon. È stato l’ultimo pellegrinaggio di colui che “faceva notte con le famiglie, e albeggiava nel santuario”. In quell’aurora si è risvegliato nel Santuario eterno, accanto a sua Madre e suo Padre ed è rimasto con loro per sempre.

 

 

In queste brevi righe vorrei invitarvi in questo anno giubilare a meditare su tre aspetti, che per Joao sono stati essenziali: il Santuario e l’amore per Maria e la forza missionaria. Lo dovrebbero essere anche per noi.

1.Il Santuario. Joao desiderava essere il Giuseppe Engling latino americano.

Engling ha vissuto gli ultimi due anni della sua vita nelle trincee, tra le granate e la morte, tra la fame e la sete della Gran Guerra Mondiale. Il Santuario, la Cappelletta, era il suo luogo di rifugio, il suo “focolare” silenzioso ed amato. La guerra gli impediva essere fisicamente lì. Ma chiudeva i suoi occhi e si sentiva in quel Tabor, lasciandosi abbracciare dalla Madre e incontrandosi con il suo sguardo che gli sorrideva e gli toglieva la stanchezza, la delusione e l’amarezza della lotta fratricida. Quella esperienza lo conservava in piedi e gli permetteva offrire sulla sponda dei fiume Lys, la sua vita per la Madre e “gli ideali di Schoenstatt”. Il Santuario era per lui il nido, la ragione di vita e l’emblema.

Anche Joao sentiva qualcosa di simile. Il suo ideale era restare unito al Santuario, sia quando lavorava nel suo negozio, sia quando camminava per le strade, visitava le scuole e le famiglie, gli ospedali e le chiese. E quando non poteva fisicamente lasciava una breve nota nel posto dove si inginocchiava, facendosi così sempre presente. Un giorno lui si è chiamato il “seminatore del Santuario”; la “valorosa Campagna” doveva essere la sua divulgatrice, la sua promotrice, perché portava le sue grazie ed attirava i cuori.

2. L’amore per Maria

Tra le innumerevoli testimonianze, che leggiamo sui libre che parlano di lui, ce ne è una che sempre mi commuove. È la scena, dove lui si trova con il Vescovo e riceve l’ordine di cambiare l’Immagine. Dopo una lunga insistenza del Vescovo, Joao gli dice che poteva menzionare numerosi titoli di Maria, che si sarebbe inginocchiato davanti a tutti, senza sentire niente. “Invece quando mi inginocchio davanti alla Madre Tre Volte Ammirabile, ho un vasto orizzonte, un’apertura senza limiti, allora che cosa significa questo mio sentire?”. Alla nuova insistenza del Vescovo, Pozzobon gli mostra l’iscrizione della sua medaglia della Firma in bianco: “Fedeltà fino alla morte” E continua: “Se io potessi cambiare il cuore, cambierei anche l’Immagine, perché anche il mio cuore si è consacrato a questo titolo”. “Ma il cuore non si cambia!”, ha detto il Vescovo. E ha concluso: Va bene, Signor Joao, può continuare con la sua Immagine.”

3. La forza missionaria

Il Santuario e la Mater hanno bisogno di missionari che generino una nuova primavera in questo inverno. La Campagna è una corrente di vita e di grazia che non ha fine. Mi ha rallegrato vedere, non tanto tempo fa, grandi, altre più piccole, alcune per i ciechi, altre per i bambini. Ma tutte avevano lo stesso atteggiamento verso i suoi figli negli angoli più periferici, senza nessuna discriminazione. Solo chiede, come in casa di Elisabetta, di essere ricevuta.

Oggi come ieri

Cari missionari, il missionario è colui oggi che porta la bandiera di Joao. Siamo quella carovana che va per il sentiero della vita, facendo nuovi Santuari della Mater. I tipici “Pellegrinaggi di primavera” che organizzava allora Joao, si moltiplicano oggi nelle Immagini della Madonna Pellegrina. Siamo in inverno; il 18 ottobre, sarà presto primavera ed alzeremo le nostre Immagini. Ma è bene sapere, che Maria continua ardendo per sempre nel nostro cuore traboccante d’amore.

Nello spirito di questo giorno, vi accompagno, prego per voi, vi ricordo e vi benedico con affetto,

P. Guillermo Carmona
Assistente Spirituale Nazionale della Campana del Rosario, Argentina

Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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