Postato su 2014-07-27 In Riflessioni e opinioni

Chesterton: San Francesco. Noi: PK

IN POCHE PAROLE, P. Joaquín Alliende. Si afferma che un gran convertito inglese del secolo XX, Gilbert Chesterton demitizzava l’immagine antiquata di San Francesco di Assisi. Alcuno potrebbe domandarsi coscienziosamente, dopo gli ultimi cento anni: la figura che noi schoenstattiani presentiamo di P. Kentenich: si dovrebbe purificare o completare?

Si potrebbe proporre come un apporto a questo tema, sistemarla in tre tempi.

1. La prima epoca è di una accoglienza entusiasta. Senza pregiudizi, aperta e calda della persona e del messaggio del fondatore. Quest’immagine si suole chiamare “leggendaria” e si dà come esempio: i “Fioretti” di San Francesco.

2.  Seconda epoca. L’immagine sorta nei primi tempi, già non entusiasma più né conquista seguaci come prima. Allora si cerca di rinnovare l’immagine dell’inizio. Si cancellano le espressioni, si controllano le prospettive. Si opta per una nuova visione più attuale. Si tentano nuove valorizzazioni più obiettive, che si possano più comunicare. Il metodo che si applica per interpretare di nuovo il fondatore è simile a quello dei commentatori di tutta la Bibbia durante il secolo XX. Questa tappa alcuni la chiamano, con ragione o senza ragione, “scientifica” o “demitizzata”.

3. Terza epoca. Tra il fervore della tappa 1 e il raffreddamento che porterebbe la tappa 2, si cerca una sintesi positiva, e sapienziale tra i due momenti. Si assumano le acquisizioni considerate sanamente, che dovranno essere assunte intorno ai nuclei e linguaggi permanenti, classici e caratteristici della persona e la missione del fondatore carismatico. Nella misura in cui sia fatta una nuova sintesi con intelligenza prudente e fiduciosa nello Spirito Santo, da cui proviene tutto il carisma della fondazione, si genererà un dinamismo fecondo. La visione attualizzata di fedeltà creatrice può essere indicata con un’espressione del vocabolario kentenichiano: sarebbe guardare il fondatore “con la genialità dell’ingenuità” (PK.)


Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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