Postato su 2012-12-26 In Riflessioni e opinioni

“Coraggio! Tutto comincia di nuovo nel Bambino”

P. Alberto Eronti. Un altro dicembre! Siamo già nell’ultimo mese del 2012, e come ogni anno in questo tempo i sentimenti e i pensieri tendono a guardare indietro e al futuro. Valutiamo in qualche maniera sia nei sentimenti o sia nel pensiero l’anno trascorso. Quale sarà la valutazione?

 

 

 

Per tutti coloro come noi che abbiamo la grazia di credere, gli occhi si vestiranno della Provvidenza, e contempleranno l’anno in chiave divina. Non si tratta anzitutto di come mi è andata?; che cosa ho ottenuto?, è stato un buon anno o no? Le domande possono essere interminabili.

Gli anni della vita consacrata mi indicano, che le domande della valutazione sono altre: che cosa ha lasciato quest’anno che termina di positivo? Che cosa ho imparato, in che cosa sono cresciuto, quali opportunità mi si sono aperte, come ho risposto ad esse? Per il credente la vita è piena di opportunità, e in ogni avvenimento si trova un’offerta per imparare, per crescere, per migliorare sempre di più….

I fallimenti, le delusioni e le sofferenze sono inevitabili. Ma i fallimenti, le delusioni e le sofferenze non giungono alla vita dell’uomo per combinazione, anche esse rinchiudono opportunità. Ha tanta ragione chi ha affermato che “s’impara più dagli errori, che dai successi”, P. Kentenich soleva dire che una delle arti importanti della vita è “trasformare in gradini, i massi che minacciano schiacciarci”. Di questo si tratta! Non è casualità, bensì Provvidenza che la Chiesa anticipi di alcune settimane, l’inizio dell’anno liturgico, all’inizio dell’anno civile.

La Natività di Gesù rende possibile la nostra

È come se, alla chiusura dell’anno, indipendentemente da come lo valutiamo, Dio ci dicesse: “Coraggio, tutto comincia di nuovo nel Bambino”. La nascita del Bambino nella liturgia e la celebrazione della Chiesa, rende possibile che ciascun uomo o donna di fede “nasca di nuovo”. La Natività di Gesù rende possibile la nostra.

Che Maria e Giuseppe ci diano il loro sentire per potere accogliere, contemplare e adorare il Bambino Gesù. Vi auguro un Natale molto benedetto ed un anno nuovo pieno di speranza.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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