Postato su 2012-06-26 In Riflessioni e opinioni

Padre con te andiamo a Milwaukee!

P. Adrián Gonzalez. Oggi 21 giugno 2012, celebriamo 60 anni da quando nostro Padre e Fondatore è giunto a Milwaukee in esilio. Era partito il giorno prima dal Santuario di Bellavista. Che cosa possiamo imparare da questo avvenimento? V’invito a lasciarci guidare dalla liturgia di oggi e dalle parole di P. Kentenich il giorno della sua partenza.

 

Oggi la liturgia della Parola ci presenta – nella prima lettura – “un riassunto” della vita del Profeta Elia e il suo discepolo Eliseo. Il principio e la fine dell’elogio ai Profeti sembrerebbero descrivere P. Kentenich, il nostro Profeta: “la sua parola bruciava come una fiaccola (…) Nella sua vita fece prodigi, nella sua morte, realizzò opere ammirabili”

La nostra preghiera: Capitale di grazie

Nel Vangelo Gesù insegna a pregare ai suoi discepoli, insegna loro la “preghiera perfetta”. Una testimonianza di P. Joaquin Allende ci dice che P. Kentenich, al momento del suo commiato nel Santuario di Bellavista si era tolto il cappello e con il gesto di un mendicante, li aveva guardati dicendo: ”31 di maggio, Capitale di Grazie…31 di maggio, Capitale di Grazie,,,”. Così ha insegnato a noi, suoi discepoli, la preghiera perfetta: il Capitale di Grazie.

Sappiamo che imitare il profeta è molto difficile, ed anche assumere il peso della semplicità e profondità della sua petizione, quando partiva verso i 14 anni di “penitenza”, le sue 14 stazioni della Via Crucis, ma ecco in nostro aiuto la preghiera raccolta dalla memoria di San Luis Gonzaga, che oggi celebriamo: “Se non abbiamo potuto imitarlo nella sua innocenza, imitiamolo nella sua penitenza”.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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