Postato su 2014-03-07 In Francesco - messaggio

La tonalità della vita cristiana

org. Tutte le classi della Chiesa, e molte altre al di fuori, credenti o no, hanno ricevuto le sue parole chiare e piene di speranza, al contempo colme di motivazione, per assumere la responsabilità che tutti abbiamo di costruire un mondo secondo il volere di Dio, nella forza dello Spirito e per il sentiero di Cristo. I Cardinali e i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i novizi e i seminaristi, le famiglie, i giovani e gli anziani, le comunità e le istituzioni hanno ricevuto questa proposta di uscire “per la strada”, a portare non una speranza utopica, bensì fatti concreti, progetti evangelizzatori di vita all’uomo, ovunque si trovi, e se è nella “periferia”, lì stesso, con tutti i rischi e i pericoli che porta. Preferisco una Chiesa accidentata, perché esce a servire, che è ammalata per essere chiusa in sé stessa, ci ripete costantemente. Tutto ciò si trova in Schoenstatt.org, dove si custodiscono di settimana in settimana i testi che ci incitano ad andare in pellegrinaggio verso il Giubileo 2014. Indubbiamente essendo noi Chiesa, queste parole sono rivolte a noi. Come sarebbe contento il Padre con questo impulso missionario, che ci è regalato dal cuore stesso della Chiesa (P. José Maria Garcia)

SETTIMANA 10/2014

 

Mi presento alla porta della sua casa….”

Le prime parole della lettera alle famiglie

La vita cristiana non è un’attività commerciale. Semplicemente seguire Gesù…..È come se dicesse: Sì, voi avete lasciato tutto qui nella terra e riceverete molte cose ma con persecuzioni.  È come un’insalata con l’olio della persecuzione. Questo è il guadagno del cristiano e questa è la strada di chi vuole andare dietro Gesù. Perché è la strada che ha fatto lui: lui è stato perseguitato. Questo è il cammino di abbassarsi. San Paolo indica ai Filippesi quando dice che Gesù, facendosi uomo, si abbassò sino alla morte in croce. Questa è proprio la tonalità della vita cristiana. Così anche nelle Beatitudini, quando Gesù dice: beati voi quando vi insulteranno, quando sarete perseguitati a causa del mio nome, la persecuzione, è una delle beatitudini. Quando i discepoli, subito dopo la venuta dello Spirito Santo, hanno cominciato a predicare sono cominciate le persecuzioni: Pietro è andato in carcere, Stefano ha testimoniato con la morte, così come Gesù, con falsi testimoni. E poi ci sono stati ancora tanti altri testimoni, sino al giorno d’oggi. La croce è sempre sulla strada cristiana. Certo noi potremo avere tanti religiosi, tante religiose, tante madri, tanti padri, tanti fratelli nella Chiesa, nella comunità cristiana. Ma avremo anche la persecuzione, perché il mondo non tollera la divinità di Cristo, non tollera l’annuncio del Vangelo, non tollera le beatitudini. Proprio da qui scaturisce la persecuzione, che passa anche attraverso le parole, le calunnie. Così avveniva ai cristiani dei primi secoli, che subivano le diffamazioni e pativano il carcere…. Ma noi dimentichiamo facilmente. Pensiamo ai tanti cristiani che sessant’anni fa erano rinchiusi nei campi, nelle prigioni dei nazisti, dei comunisti: tanti, solo perché erano cristiani. E questo è ciò che accade anche oggi, nonostante la nostra convinzione di aver raggiunto un grado di civiltà diversa e una cultura più matura. Succedono! Io vi dico che oggi ci sono più martiri che nei primi tempi della Chiesa

Santa Marta. 4/3/ 2014

L’evangelista Luca narra che la Madonna e san Giuseppe, secondo la Legge di Mosè, portarono il Bambino al tempio per offrirlo al Signore, e che due anziani, Simeone e Anna, mossi dallo Spirito Santo, andarono loro incontro e riconobbero in Gesù il Messia (cfr Lc 2,22-38). Simeone lo prese tra le braccia e ringraziò Dio perché finalmente aveva “visto” la salvezza; Anna, malgrado l’età avanzata, trovò nuovo vigore e si mise a parlare a tutti del Bambino. È un’immagine bella: due giovani genitori e due persone anziane, radunati da Gesù. Davvero Gesù fa incontrare e unisce le generazioni! Egli è la fonte inesauribile di quell’amore che vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tristezza. Nel vostro cammino familiare, voi condividete tanti momenti belli: i pasti, il riposo, il lavoro in casa, il divertimento, la preghiera, i viaggi e i pellegrinaggi, le azioni di solidarietà… Tuttavia, se manca l’amore manca la gioia, e l’amore autentico ce lo dona Gesù: ci offre la sua Parola, che illumina la nostra strada; ci dà il Pane di vita, che sostiene la fatica quotidiana del nostro cammino.

Lettera alla famiglia. 2 febbraio

Al giorno d’oggi, per l’economia che si è impiantata nel mondo, dove al centro c’è il dio denaro e non la persona umana, tutto il resto si ordina, e quello che non entra in questo ordine si scarta. Si scartano i bambini che sono di troppo, che danno fastidio o che non conviene che vengano… I Vescovi spagnoli mi parlavano recentemente della quantità di aborti, il numero, sono rimasto senza parole. Loro là tengono il conto di questo… Si scartano gli anziani, si tende a scartarli, e in alcuni Paesi dell’America Latina c’è l’eutanasia nascosta, c’è l’eutanasia nascosta! Perché le opere sociali pagano fino a un certo punto, non di più, e i poveri vecchietti, si arrangino. Ricordo di aver visitato una casa di riposo di anziani in Buenos Aires, dello Stato, dove i letti era tutti occupati, e siccome non c’erano letti mettevano dei materassi per terra, e lì stavano i vecchietti. Un Paese non può comprare un letto? Questo indica un’altra cosa, no? Sono materiali di scarto. Lenzuola sporche, con ogni tipo di sporcizia; senza tovagliolo e i poveretti mangiavano lì, si pulivano la bocca con le lenzuola… Questo l’ho visto io, non me lo ha raccontato nessuno. Sono materiali di scarto; però questo ci rimane dentro…

Discorso ai membri della Pontificia commissione per l’America latina

Se invece si lascia a Dio il posto che gli spetta, cioè il primo, allora il suo amore conduce a condividere anche le ricchezze, a metterle al servizio di progetti di solidarietà e di sviluppo, come dimostrano tanti esempi, anche recenti, nella storia della Chiesa. E così la Provvidenza di Dio passa attraverso il nostro servizio agli altri, il nostro condividere con gli altri. Se ognuno di noi non accumula ricchezze soltanto per sé ma le mette al servizio degli altri, in questo caso la Provvidenza di Dio si rende visibile in questo gesto di solidarietà. Se invece qualcuno accumula soltanto per sé, cosa gli succederà quando sarà chiamato da Dio? Non potrà portare le ricchezze con sé, perché – sapete – il sudario non ha tasche! E’ meglio condividere, perché noi portiamo in Cielo soltanto quello che abbiamo condiviso con gli altri.

La strada che Gesù indica può sembrare poco realistica rispetto alla mentalità comune e ai problemi della crisi economica; ma, se ci si pensa bene, ci riporta alla giusta scala di valori. Egli dice: «La vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?» (Mt 6,25). Per fare in modo che a nessuno manchi il pane, l’acqua, il vestito, la casa, il lavoro, la salute, bisogna che tutti ci riconosciamo figli del Padre che è nei cieli e quindi fratelli tra di noi, e ci comportiamo di conseguenza. Questo lo ricordavo nel Messaggio per la Pace del 1° gennaio: la via per la pace è la fraternità: questo andare insieme, condividere le cose insieme

Angelus 2 Marzo

Il momento attuale, in cui le mediazioni della fede sono sempre più scarse e non mancano difficoltà per le loro trasmissioni, esige mettere le vostre Chiese in una vera condizione di missione permanente, affinché chiamino coloro che si sono allontanati e a rinforzare la fede, specialmente nei bambini. Non lasciate, perciò di prestare un’attenzione particolare al processo di iniziazione alla vita cristiana. La fede non è una pura eredità culturale, bensì un regalo, un dono che nasce dall’incontro personale con Gesù e dall’accettazione libera e gioiosa della nuova vita che ci offre. Il che richiede un annuncio continuo e incoraggiamento costante, affinché il credente sia coerente con la condizione di figlio di Dio, che ha ricevuto nel battesimo. Risvegliare e ravvivare una fede sincera, aiuta la preparazione alla vita matrimoniale ed all’accompagnamento delle famiglie, la cui vocazione è essere un luogo nativo di convivenza nell’amore, una cellula che origina dalla società, dove si orde e si vive. Una famiglia evangelizzata è un prezioso agente. Inoltre ad essere per sua natura ambito di generosità, promuoverà il sorgere di vocazioni seguaci del Signore nel sacerdozio o la vita consacrata.

Ai Vescovi spagnoli, 3/3/2014

Quanti giovani sentono nel loro cuore questa “chiamata” ad avvicinarsi a Gesù, e sono emozionati, non si vergognano ad inginocchiarsi davanti a Lui, a dargli una dimostrazione pubblica della loro fede in Cristo e vogliono seguirlo, ma quando hanno il cuore colmo di altre cose e non sono sufficientemente coraggiosi per vuotarlo. Fanno marcia indietro, e quella gioia si trasforma in tristezza. Anche oggi ci sono molti giovani che hanno la vocazione. Ma spesso c’è qualcosa che li detiene: Dobbiamo pregare affinché i cuori di questi giovani possano vuotarsi, vuotarsi di altri interessi, altri amori, affinché il cuore diventi libero. Ecco la vera, grande preghiera per le vocazioni: Signore, mandaci suore, mandaci preti; difendili dall’idolatria della vanità, dall’idolatria della superbia, dall’idolatria del potere, dall’idolatria del denaro. Dunque la nostra preghiera è per preparare questi cuori per poter seguire da vicino Gesù.

Santa Marta, 3/3/2014

La società attuale ha un gran bisogno di uno stile di vita, che rifletta la novità che ci ha donato il Signore Gesù: fratelli ai quali si vuole bene nonostante le differenze…Questa testimonianza fa nascere il desiderio di inserirci nella gran parabola della comunione che è la

Ai vescovi amici del Movimento dei Focolarini, 27/2/2014

L’obiettivo del pellegrinaggio è
il rinnovamento
dell’Alleanza d’Amore
nella sua forza plasmatrice e missionaria;
quella che si manifesterà – al di dentro di Schoenstatt
nel rinnovamento della famiglia, e al di fuori,
nella forgiatura di una Cultura d’Alleanza

Documento del Laboro 2014

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *