ECUADOR, P. Rafael Amaya /mfi •
A Quito, in Ecuador, ci sono due scuole: quella che è già apparsa diverse volte negli articoli di schoenstatt.org, del progetto “Figli di Maria”, in uno dei quartieri più poveri della città, e la Scuola Josef Engling, che appartiene alla Rete delle Scuole Kentenichiane. —
Per l’inizio della Quaresima, un gruppo di schoenstattiani del Santuario di Quito si è riunito con gli impiegati delle pulizie della Scuola Josef Engling, cioè con le persone che svolgono il lavoro più difficile. “Ci siamo riuniti per iniziare la Quaresima in un modo migliore”, dice P. Rafael Amaya, “con un viaggio con i nostri fratelli e sorelle che fanno le pulizie”.
“Stiamo iniziando la Quaresima e per questo ci riuniamo nel nome di Gesù. Vogliamo camminare in questi 40 giorni per incontrare il Signore Risorto, ma come fratelli nel cammino”.
In questa giornata abbiamo condiviso:
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- la Parola di Dio
- esperienze con il Signore
- cibo e sogni.
In occasione della 6ª Giornata mondiale dei poveri, Papa Francesco ha detto: “Non è l’attivismo che salva, ma l’attenzione sincera e generosa che ci permette di avvicinarci a un povero come a un fratello che mi tende la mano per aiutarmi a svegliarmi dal letargo in cui sono caduto”. Il Papa ricorda che la carità “non è un obbligo ma un segno d’amore, come ha testimoniato Gesù stesso”. “La generosità verso i poveri trova la sua motivazione più forte nella scelta del Figlio di Dio che ha voluto farsi povero lui stesso”, sottolinea.
Nei volti degli addetti alle pulizie, come in quelli degli schoenstattiani, si può vedere la gioia dell’incontro con il Signore.
Originale: Spagnolo. Traduzione: Pamela Fabiano, Roma, Italia
