Postato su 2013-04-17 In Schoenstatt in uscita

Mission Pais in Portogallo

PORTOGALLO, Maria Miguel V. Rocha. Le Missioni di Schoenstatt si organizzano in sempre  più paesi. In Portogallo c’è un progetto specialmente più fecondo. Il paese conta sulle Missioni Familiari, le Missioni della Gioventù (Maschile e Femminile)) e le Missioni Universitarie. Queste ultime sono, infatti, quelle che più sono cresciute, facendosi notare con molta intensità, e il progetto si chiama: Mission Pais.

 

Un desiderio, una Missione, un paese preso d’assalto!

Dieci anni fa, nel 2003, un giovane della Gioventù Maschile di Schoenstatt di Lisbona, Alberto Fernandez, allora uno studente della Facoltà di Economia e Gestione dell’Università di Lisbona, ha confidato il desiderio di fare “qualcosa” nella sua Università a P. Diogo Barata

P. Diogo gli ha parlato, basandosi sull’esperienza del giovane Alberto in Cile, delle Missioni universitarie che si sono organizzare lì. Da questo momento per l’incredibile realtà attuale conosciuta da tanti: “Ella è la gran missionaria. Ella farà miracoli”. E quanti miracoli!

La prima Missione nel Paese si è organizzata il primo anno delle missioni universitarie con la partecipazione di 20 missionari. Quest’anno si sono svolte con la presenza di circa 1000 missionari, appartenenti a 26 università, che hanno partecipato alle missioni. Nell’anno 2014 si spera arrivare a 30/35 università che terranno una settimana di missioni con i loro studenti. È facile calcolare: ogni missione può comprendere 40 giovani missionari. La domanda degli studenti universitari è tale che P. Diogo dice: “Ci sono facoltà dove le iscrizioni chiudono dopo solamente poche ore dalla loro apertura e tanti rimangono in lista d’attesa.

Il che è stato captato naturalmente subito dai massmedia nazionali. Potete trovare sul sito webwww.missaopais.pt articoli pubblicati intorno a Mission Pais, e a più informazioni si questo progetto: video, fotografie, testimonianze, statistiche e il collegamento alla pagina di Facebook.

10 anni di Mission Pais: “Il Portogallo ci chiama”

I 10 anni del progetto sono stati celebrati nell’Eucaristia Mission Pais preseduta da Don Nuno Brás nel Monastero dei Geronimiti (Lisbona), in ringraziamento per il dono di questo progetto e la sua fecondità. A questa celebrazione si sono invitati tutti i missionari, ex missionari e le loro famiglie e amici.

“Si sono vissuti momenti d’intensa preghiera e ringraziamento in unione con Maria. Ella che è la gran protettrice della “Mission Pais”, si può leggere nella pagina web della Mission Pais. Il testo continua: “È stato, quando abbiamo fatto questa gran festa con il motto ‘Il Portogallo ci chiama’ ed abbiamo voluto offrire la Mission Pais a Cristo ed al Portogallo.

La fecondità nella diversità: Schoenstatt come fermento Apostolico per la Chiesa

Il processo di creazione delle missioni universitarie non è complicato. In generale è un giovane che già ha organizzato missioni che entra in contatto con i dirigenti generali della Mission Pais e fa la richiesta per la sua Università. A partire da qui si deve ottenere un sacerdote e un luogo dove organizzare la missione, (più informazione disponibile nel proprio manuale, in questo sito della Mission Pais)

Le missioni cominciano tipicamente in ogni università con qualsiasi schoenstattiano giovane, ma può essere aiutato da altri giovani negli anni successivi. Una volta che le missioni sono dell’università, e non sono solamente i giovani di Schoenstatt, si riuniscono anche giovani dei movimenti più diversi, che come dice P. Diogo ”produce una gran unione della spiritualità, si crea un movimento molto gradevole”. L’equipe nucleo che prepara e dirige è costituita anche  da altri movimenti giovanili. La Mision Pais permette così mantenere l’identità di ciascuno. Ciononostante la gente sa che inizia da Schoenstatt.

Rispondere alle diversità rispettando l’origine: Schoenstatt

In questo processo di sviluppo e con questa diversità di origini, due importanti elementi caratteristici della spiritualità di Schoenstatt: il Rosario e il Capitale di Grazie devono essere gestiti in maniera responsabile.

La Madonna Pellegrina si consegna solamente in questo momento a coloro che fanno la formazione e la dedicazione per ciò che avverrà di conseguenza. In questo modo si preserva questo dono tanto ricco del nostro movimento. “Nella valutazione delle missioni di quest’anno è sorto qualcosa di molto interessante: i dirigenti delle missioni (che si preparano per esserlo) hanno chiesto che nella formazione s’inserisca la Madonna Pellegrina”, dice P Diogo. “È interessante che sia stata messa in pratica quest’idea”. È la Madre, infatti, che viene a compiere la sua promessa di attrarre i cuori giovanili.

Al contempo l’espressione Capitale di Grazie non è stata ben compresa ed ha dovuto che adattarsi. Così che invece di variare di anno in anno, dipendendo dal tema delle missioni, si è deciso che il Capitale di Grazie è la conquista dei Rosari missionari, cioè, i rosari con i colori che poi saranno quelli che accompagneranno le immagini della Madre Pellegrina nelle missioni dell’anno seguente. “La conquista dei Rosari missionari” è più facile da capirsi e sotto questo nome il Capitale di Grazie continua esistendo.

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