Postato su 2012-05-14 In Schoenstatt in uscita

La “I” in AKIE cresce in quantità

GERMANIA, fma. La “I” nell’Accademia Kentenichiana Internazionale Esecutivi (AKIE) cresce in quantità. “Visi di sorpresa e risate – qualcosa rimasto indietro per il tempo che si perdeva con la traduzione – sono state le reazioni di tutti i partecipanti nell’Incontro della AKIE a Schoenstatt sul Monte, Memholz. L’Incontro dal 20 al 22 aprile è stato realmente internazionale con la presenza di Fabrizio Usai di Roma, membro della generazione fondatrice della Famiglia di Schoenstatt in Italia, programmatore di schoenstatt.org, e professionalmente responsabile come esecutivo di una dozzina d’impiegati. Le lingue usate oscillavano tra l’inglese e il tedesco. Vari nuovi partecipanti, alcuni giunti mediante contatti personali, altri in determinati giorni prestabiliti, e un tema che è sorto dall’ultimo Incontro come lo è il progetto: “Giorni prestabiliti per Impresari e Esecutivi, hanno dato alle conversazioni una forte dinamica, Il Centro personale”.

Il centro personale: un tema che dalla pedagogia dei vincoli è rimasto presente a tutti sotto l’aspetto della forza speciale del vincolo personale; un tema che anche ha un ruolo importante nel concetto di comunicazione, nel concetto di corrente e sociale di Padre Kentenich. Dopo una piccola occhiata al tema intorno al tema, arricchito da esempi della vita di Padre Kentenich come centro personale (come lo è stato nella generazione fondatrice o per i Padri che lavoravano con il Movimento nel così detto Circolo di Re Arturo), i partecipanti si sono lasciati incentivare da messaggi originali di P. Kentenich, il che ha determinato lo svolgersi dell’Incontro. Questo è il metodo di lavoro approvato dall’AKIE. Il tema si svolge basato sulle esperienze concrete e sulle domande dei presenti, ed è completato dai testi di P. Kentenich, affinché i loro cuori s’infiammino e si colmino di esperienze personali come fonte di conoscenza: ll che è Kentenich puro.

Capacità interiori

Interesse personale anche per le piccolezze di un impiegato, per l’empatia, per il calore umano, per l’emozione interiore con la quale ci si rivolge all’impiegato, per il permettere un accostamento affettuoso invece di una distanza rispettosa: parole chiavi che diverse volte sono sorte dalla lettura dei testi di Padre Kentenich.

“La Cultura d’Alleanza, infatti, è uno stile di conduzione”, ha commentato uno dei partecipanti. “Io intendo, come esecutivo, il mio tratto con gli impiegati caratterizzato e plasmato da un’Alleanza”.

La tua esperienza si converte nella mia esperienza

Il passo dal raccontare al capire e interpretare le esperienze in comune è perfetto e con “le schede di esperienze” nel tabellone della moderazione, alcune schede di domande si risolvono quasi da sole. C’è una persona, che racconta il tema che usa per condurre i suoi impiegati: “la tua esperienza si converte nella mia esperienza”. Il che significa; M’interesso non solo per il tuo lavoro, bensì anche per te, per la tua vita e per la tua persona. Questo significa concretamente che il piano di lavoro si adatta a speciali sfide familiari, come ad esempio un’operazione importante del padre di famiglia o la rischiosa nascita del primo figlio… Così includo l’idea di P. Kentenich nella mia impresa, cioè man mano che io trasmetto: tu sei per me importante come persona”.

Un altro porta una lista dei compleanni e trova il tempo per conversare con i suoi dipendenti: “E così possiamo confidare l’uno nell’altro in situazioni difficili”.

E l’unione interessata con gli impiegati ha un beneficio addizionale assolutamente misurabile, la maggiore pienezza della vita: “Io devo creare vita, la vita si crea solo dalla vita. Non posso restare solo con le idee e trasmettere solamente uno scorrere di idee. Lì m’incontro con la vita e quella vita l’accolgo in me” afferma P. Kentenich.

Comportamento infantile, lavoro o persona umana?

I momenti nella vita pratica sono sempre interessanti: Quando devo licenziare un impiegato, è compatibile con gli interessi personali? Come agisco nei confronti del comportamento infantile……(“io penso così e perciò è così)? E nei confronti degli impiegati che sempre sono aperti ed impulsivi?” Spesso è più facile che con coloro che si chiudono in se stessi e con il loro cattivo umore paralizzano tutta l’impresa…” E il tema che sempre muove a tutti: Come funziona tutto questo nello stress del lavoro che deve essere sempre fatto, nonostante le tante persone, cui devo ascoltare e rispondere con tutta la mia attenzione, cui devo dedicare tutto il mio tempo? E spesso debbo aspettare… che la porta sia chiusa per potere terminare il mio lavoro e per terminare di conversare con chi mi aspetta.

E poi la sera con vino e patate fritte e molto tempo si sono ideati piani e idee….incluso una “sezione” italiana di AKIE.

Sensazione di opera in costruzione, Santuario e centro personalizzato Kentenich

L’Incontro AKIE ha questa fine di settimana alcune caratteristiche, si tiene in mezzo alle costruzioni, poiché la costruzione della caffetteria, includendo gli effetti secondari, è in pieno apogeo: il luogo dove si collocherà la statua del Padre il 20 maggio è già ripulito di sassi ((“Vista aperta al Santuario!”). Avere le scarpe sporche è la caratteristica di questa fine di settimana. Configurare il mondo porta con sé la dimostrazione di un’opera in costruzione. Chi non si sporca le mani (e le scarpe), anche se cercherà d’intervenire nella storia del mondo, non riuscirà mai a cambiarla.

L’Incontro è cominciato nel Santuario ed è finito con tante esperienze molto personali nell'”abitazione del Fondatore”, lì dove ancora si trova la statua di P. Kentenich, che aspetta la festa del 20 maggio per essere benedetta. Non poteva essere stata in un altro luogo. E probabilmente il 20 maggio sarà una specie d’Incontro di AKIE addizionale, perché verranno tutti. Non potrebbe essere altrimenti. Si tratta del Centro Personale dell’AKIE.

Più informazioni: www.ikaf.de

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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