Postato su 2013-06-30 In Vivere l’Alleanza

Apporti pedagogici di Giuseppe Kentenich nel workshop: “L’educazione Inclusa, Vincoli e Trascendenza”

PERU, Adriana Cáceres. Il Centro Leonor Tarifa del Perú nello Workshop “L’educazione Inclusa, Vincoli e Trascendenza”, ha distinto la pedagogia di P. Kentenich come una vera educazione inclusa, le cui colonne sono i suoi quattro nuclei: la pedagogia della fiducia, la pedagogia dei vincoli, la pedagogia della libertà e la pedagogia dell’Ideale. Quest’avvenimento si è realizzato grazie alla collaborazione della facoltà di Educazione e Idiomi dell’Università di César Vallejo il 22 e il 23 giugno del 2013, nella sede della UCV. Diretto da professori, padri di famiglia, e studenti universitari.

“Educare significa concepire vita, destare vita, e trasmettere vita”. G. K.

Si è sottolineata l’importanza della pedagogia dei vincoli, poiché l’essere umano è un essere, che vive e si muove dentro i vincoli del suo intorno in tutte le sue dimensioni, stabilendo vincoli sani, che saranno la base per lo sviluppo armonico della sua persona.

In quanto alla pedagogia della fiducia, se l’alunno sviluppa la fiducia reciproca con i suoi maestri e compagni, potrà sviluppare le sue abilità e destrezze per dare più forza al suo apprendistato. Ugualmente la trascendenza della pedagogia della libertà lo radica in che, se sceglie liberamente i valori e li pratica, si sentirà colmo di un sentire di rispetto ed amore per la vita, per essere una personalità libera nella scelta della bontà e della magnanimità tra i suoi simili.

E completiamo con la pedagogia dell’ideale, che è raggiungere le mete più alte, il più grande, come diceva P. Kentenich, per ottenere i suoi sogni di realizzazione personale e di servire i suoi simili e il Dio della vita nel volto del suo intorno familiare e sociale.

Tutti questi principi pedagogici di G. Kentenich si sono sviluppati nelle differenti testimonianze dei presenti, che hanno trattato temi molto trascendentali come: “Il Leader per e nella scuola inclusa”. “La nostra esperienza di inclusione scolastica, mio figlio Juan Josè”, “Processi di collaborazione e vincoli della scuola, famiglia e comunità”, “Il programma ‘Armonico’. Per la inclusione educativa basata sugli apporti pedagogici di G. Kentenich” e “Guide di Attività incluse di apprendistato in Iniziale, Elementari e Secondaria”

Frutti

Il Centro Leonor Tarifa del Perù ha organizzato questo evento insieme  con la facoltà di Educazione e Idiomi dell’Università César Vallejo .

Si è realizzato, affinché si avveri il gran sogno, la gran meta e il grande obiettivo del Centro, che è aiutare a sviluppare  le abilità e le destrezze dei bambini con deficienze intellettuali, affinché possano valersi da soli e capacitarsi integralmente ed incorporarsi al mondo del lavoro.

Durante l’avvenimento si sono trattati temi molto importanti, che realmente hanno motivato i partecipanti. Un momento molto emotivo, è stato quando un membro ha descritto la storia di una bambina, che ai quattro anni ha sofferto gravi convulsioni, che le hanno causato una specie di disgrafia per il tremito allo scrivere o disegnare. Trattando di migliorare la sua disgrafia, ha cominciato una terapia  nella sua scrittura, fintantoché  nella secondaria ha ottenuto migliorare totalmente la sua deficienza. Attualmente ha preso il suo diploma, la sua maestria e dottorato ed infine ha detto: volete conoscere come è ora quella bambina? Eccola qui presente, sono io. E tutti hanno applaudito con entusiasmo.

Un altro momento molto importante è stata la testimonianza di un altro presente, che ha cominciato con l’esperienza della sua bambina che ha sindrome di Down, all’inizio non si avvertiva la deficienza e si è accettata in una scuola comune, e nella tappa di educazione Iniziale non ha avuto nessun problema.  I problemi sono cominciati all’entrare in prima elementare, perché non progrediva mentalmente. Quando la bambina ha compiuto 10 anni,  non avendo ottenuto nessun progresso è entrata nel Centro Leonor Tarifa, dove l’hanno ricevuta con amore. Attualmente ha conseguito uno sviluppo importante, giacché sa leggere e scrivere.

Pedagogia kentenichiana

Per ultimo ha partecipato una professionista fondatrice della GF di Schoenstatt, che ha messo in rilievo la pedagogia kentinichiana parlando del suo Fondatore. Così ha raccontato la storia della vita di Giuseppe Kentenich e com’è, dovuto alla sua esperienza personale e ad una concezione psico- pedagogica- organica dell’uomo, che crea i suoi apporti pedagogici. Questi si basano su un’educazione intorno all’amore mediante la fiducia, la libertà,i vincoli, e gli ideali. Questi nuclei servono alla persona di orientamento nella sua vita personale e familiare. Nell’attualità si applica questa pedagogia kentenichiana in Centri educativi dell’Argentina, dell’Ecuador, del Perú, del Guatemala, del Cile, del Portogallo, della Costa Rica, dell’Uruguay, del Brasile, della Germania e della Svizzera.

Si terranno altri workshop simili, dato il buon risultato ottenuto, portando questi apporti a differenti Centri educativi con il fine di aiutare, altri bambini e altre bambine, che attualmente non formano parte di questa scuola, e per sensibilizzare l’ambito pedagogico e i genitori, facendo loro notare che quello che pare impossibile, si può ottenere e rendere possibile con l’amore.

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