Postato su 2013-05-13 In Vivere l’Alleanza

Che cosa ci sta dicendo Dio e che cosa sta aspettando da noi con il papato di Francesco?

ARGENTINA, Roberto Liñares. Lo scorso 27 aprile si è tenuto nelle istallazioni del Sindacato del Calzato “L’incontro dei Leader Laici” organizzato dal Dipartimento dei Laici (DEPLAI) della Conferenza Episcopale Argentina, con il suggestivo motto, che evoca alcune parole del Papa: “Camminare, costruire ed annunciare”.

 

 

Dopo la presentazione dell’Incontro, di cui il Dott. Justo Carbajales, direttore esecutivo del DEPLAI era incaricato, è seguito al mattino un dibattito tra il vescovo di Concordia (Entre Rios), Monsignor Luis Collazuol ed il conosciuto storico Eduardo Lazzari sul tema: Che cosa ci sta dicendo Dio e che cosa sta aspettando da noi con il papato di Francesco?”

Questo dono di Dio, che è il Papa Francesco, in quale maniera è irrotto nelle nostre vite?

In seguito si è tenuta una motivazione per il lavoro in gruppi, in cui si sono uniti gli integranti di diversi movimenti e realtà parrocchiali, costituita da una serie di domande delle quali ne diamo qui una sintesi delle risposte:

“Questo dono di Dio che è Papa Francesco, in quale maniera è irrotto nelle nostre vite? È stata un’emozione passeggera già dimenticata, o certamente ha aiutato a rinnovare le nostre vite, a convertire i nostri cuori, e ad imitare la sua testimonianza? Raccontare brevemente la propria esperienza personale”. “Anzitutto ha causato una gran sorpresa. Poi emozione, gioia, e speranza. Sensazione di aria fresca e di rinnovamento spirituale”.

Abbandonare la situazione di confort

“Il Papa Francesco invita a ‘camminare, costruire ed annunciare’”. Riflessione: “Camminare verso dove, con chi, per incontrarci con che cosa e con chi?”  “Uscire come Corpo di Cristo all’incontro dell’altro, anche nelle periferie. Abbandonare la situazione di confort. Creare un’apertura per il cambiamento. Camminare con quello che si è e con quello che si ha. Fomentare il dialogo come cultura dell’incontro”.

“Quali cose costruire nell’ecclesiale, nel sociale? Promuovendo quali valori? Con chi farlo?” Costruire ponti e vincoli con tutti i movimenti e con tutti i cristiani. Costruire la cultura della vita. Costruire senza escludere.

“Al riconoscersi come membro del Corpo di Cristo, annunciare che cosa, a chi, con quale linguaggio, con quali metodi, con quali modi?”. “Annunciare con la testimonianza della propria vita, annunciare la Buona Novella e denunciare le Ingiustizie. Sapere perché si fa quello che si fa. Annunciare i valori nei differenti ambienti. Annunciare Cristo vivo con un linguaggio semplice”.

Al contempo si è promossa una “Campagna per votare per i valori” sulla base dei valori (rispetto alla vita, inclusione sociale, famiglia, educazione) e condotte (onestà, istituzionalizzazione, dialogo), invitando di conseguenza ad una campagna permanente ed a un lavoro in rete nazionale di laici.

Impegno reale nel campo sociale

C’è stato anche uno spazio, dove i differenti Movimenti ecclesiali hanno presentato le loro iniziative nel campo sociale. Il Movimento Apostolico di Schoenstatt ha esposto, basato su di un’essenza apostolica e nella grazia dell’”invio apostolico”, quelle imprese proprie e quelle condivise con altre comunità della Chiesa, segnalando come segni provvidenziali di questo tempo la proclamazione dell’Anno delle Fede, l’elezione del caro Papa Francesco, l’Anno della Missione in Schoenstatt (in preparazione al centenario della prima Alleanza con la Mater) al servizio della nuova evangelizzazione. Concludendo che la dimensione missionaria è una delle correnti di vita più forti e vitali in Schoenstatt, per cui il Movimento si sente convocato e preparato per l’azione missionaria.

Progetti concreti al servizio degli altri

Nel piano concreto si presenteranno azioni concrete per la vita e la famiglia, che sono tra le altre: “Famiglie al servizio di altre famiglie”, ascoltandole ed accompagnandole e orientandole, attraverso il progetto di uffici di consulenza familiari; workshop formativi per madri; gruppi di formazione per coppie, incontri, giornate, ritiri, intesi come cammini per vivere la santità matrimoniale. Centri di Aiuto alla Madre (CAM), molto riconosciuto quest’ultimo per i tanti partecipanti, difendendo la vita là dove è più necessario, appoggiando le donne incinta e madri durante il primo anno di vita dei loro figli; Campagna del Rosario della Madonna Pellegrina ed altre iniziative come le “mille Ave Maria” e i piccoli missionari.  Volontariato di Maria (Assistenza ed accompagnamento a malati e il loro intorno familiare in Ospedali pubblici). Casa del Bambino Giuseppe Kentenich, che ha per obiettivo allontanare i bambini dai pericoli della strada, affinché trovino una nuova visione e possano tenere progetti di vita, offrendo un’alternativa sana e formatrice, una casa durante il giorno libero dalla droga, dalla prostituzione, dalla delinquenza e dall’abbandono. Laboratorio San José, Centro comunitario che offre apprendere un mestiere con riconoscimento ufficiale, il che significa offrire possibilità di lavoro alla popolazione marginata, specialmente a disoccupati e a giovani che hanno avuto problemi con la giustizia.

Questa intensa Giornata è terminata con la Santa Messa. Alla fine  echeggiavano nell’aria le eco che invitano alla ricostruzione e all’annuncio del Vangelo in Argentina.

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