Postato su 2013-05-15 In Vivere l’Alleanza

Ancora una volta entusiasmati di Belmonte e della nuova immagine della Chiesa di Padre Kentenich

ROMA, mda. Chi va a Roma, e va a Piazza San Pietro, vive la Chiesa universale. Chi va a Roma, e va a Belmonte, e cioè al Centro Internazionale di Schoenstatt, vive la Famiglia Internazionale di Schoenstatt in seno alla Chiesa. Mentre l’attuale famiglia del custode Hurt, dell’Istituto della Famiglia di Schoenstatt, trascorreva le vacanze a casa, nella Repubblica Ceca, i coniugi Erna e Wolfgang Kaletta di Hildesheim/Germania l’hanno sostituita proprio in un periodo tanto intenso e impegnativo com’è quello tra Pasqua e Pentecoste …

Qui di seguito la testimonianza di Erna e Wolfgang Kaletta, scritta subito dopo il rientro a casa:


“Tre volte meraviglioso! È già la terza volta che abbiamo potuto sostituire la famiglia Hurt. Oltre alle molteplici mansioni abbiamo avuto degli incontri meravigliosi. Abbiamo avuto l’occasione di fare delle belle e interessanti conversazioni con Don Stefano. Ci siamo riaccesi di entusiasmo per l’immagine della Chiesa che Padre Kentenich ci ha raccomandato vivamente, e che consiste nell’essere una Chiesa fraterna, una Chiesa pellegrina, una Chiesa del servizio, una “Mater Ecclesia”. Il nostro Fondatore richiama la nostra attenzione sul carattere familiare dei nostri diversi rami e istituti, sulla reciprocità e sul dischiudersi nell’amore.

Una chiesa nuova

Abbiamo avuto l’occasione di sperimentare una Chiesa nuova il 1° Maggio, partecipando all’Udienza a Piazza San Pietro. Abbiamo visto Papa Francesco e lo abbiamo salutato entusiasti con il tipico cenno della mano. Abbiamo avvertito attraverso il suo fascino e le sue parole che Lui vuole una nuova Chiesa.

Un altro bell’incontro è stato quello con il rev. Don Egle. Da lui abbiamo avuto informazioni sulla “Domus Padre Kentenich”, la Casa della Famiglia Internazionale di Schoenstatt. É stata una vera gioia sapere che anche l’Istituto della Famiglia abbia lì una base, e che ci siamo dentro anche noi. Abbiamo sentito, nelle conversazioni e negli auspici delle nostre Famiglie, dell’intenzione di voler donare una Porta su cui ci sia il simbolo dell’ “Aprire la porta verso la Chiesa” per il riconoscimento del nostro Istituto della Famiglia. Abbiamo sperimentato personalmente che per noi Schoenstatt e Roma sono importanti e che ci sentiamo di casa in entrambi i luoghi.

Vita reale

Inoltre abbiamo avuto un incontro con la Signora Maria Fischer, che si trovava a Roma per “schoenstatt.org.” Abbiamo cercato insieme di “ri-comprendere” Padre Kentenich. Abbiamo nuovamente preso coscienza di quanto sia importante la vita concreta, di quanto dobbiamo volgere l’attenzione alla vita e imparare costantemente a cogliere segni di Dio, come anche a raccontarli e parlarne.

Il lavoro pratico con i coniugi legati da amicizia a Don Stefano ci ha fatto molto piacere. Il loro impegno e il loro gusto dell’avventura, arrivando con la vespa a Piazza San Pietro e davanti al Santuario, ha fatto certamente piacere anche alla Madonna.

Famiglia – Piccola Chiesa

In men che non si dica il tempo è volato, e la Famiglia Hurt con i suoi quattro figli è di nuovo in sede! Abbiamo trascorso alcuni giorni insieme a loro e abbiamo visto le diverse mansioni, come anche le cose belle e vivaci di una famiglia con bambini che svolge questo compito, ma anche i limiti e il peso. La piccola Kristýna, dalle sembianze di pargoletta e sorridente, ha dischiuso tutti i cuori degli ospiti, dei visitatori, degli operai e della piccola Famiglia di Belmonte. Per Belmonte lei è il dono per antonomasia. Lei ci rivela l’autentico fascino del pargolo candore, la sicurezza nel padre e nella madre, l’essere accolta nell’amore, il donare disinteressato. Famiglia – una Chiesa nel piccolo.

Grazie per il bel tempo trascorso a Belmonte!

Traduzione: Maria Congiù, Roma, Italia

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