Postato su 2013-03-15 In Vivere l’Alleanza

“Ora Signore, puoi lasciare che il tuo servo…”

ROMA, P. Stefano Mueller. Quando il 28 febbraio 2013 alle ore 20 si è chiuso il portone della residenza papale di Castelgandolfo e concludeva così il pontificato di Benedetto XVI, suonava la campana del Santuario MATRI ECCLESIAE a Belmonte “Vocatos voco – chiamo gli eletti”.

 

 

Il Signore mi ha chiamato ‘a salire sul monte’, a dedicarmi più intensamente alla preghiera e alla meditazione. Ma non significa che io abbandoni la Chiesa, anzi se Dio mi esige dare questo passo, è proprio con il fine che io possa continuare servendola con la stessa dedicazione e con lo stesso amore con il quale ho tentato fare finora, ma di un modo più adeguato alla mia età ed alle mie forze”. Così si è riferito Papa Benedetto XVI al Vangelo della 2° domenica di Quaresima nel suo ultimo Angelus in pubblico. E ora è già salito sul monte.

“Solamente sono un semplice pellegrino, che comincia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra. Ma voglio lavorare di nuovo con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia meditazione e con tutte le mie forze interiori per il bene di tutti e della Chiesa, sì, per l’umanità. E in questo passo mi sento accompagnato dalla vostra simpatia. Continuiamo camminando insieme con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo.” (29/2/2013, Castelgandolfo)

In questo momento speciale della storia…

In questo momento speciale della storia si riuniva un piccolo gruppo di membri del Movimento e delle parrocchie vicine – in rappresentazione di tanti che volevano essere presenti spiritualmente e col cuore – in un momento di preghiera nel Santuario della Madre della Chiesa. Nei giorni precedenti sono arrivati ringraziamenti, preghiere e contributi al Capitale di Grazie di tutti i continenti e paesi. Sono stati mandati a Belmonte tutti gli articoli e commenti di schoenstatt.org. Alcune di queste testimonianze sono state lette ad alta voce alla Madre Tre Volte Ammirabile alternate da canti e salmi. È stato un momento di tanta intensità, impregnato da gratitudine e fiducia: “Che nel nostro cuore…resti sempre viva la certezza che il Signore ci sostiene, non ci abbandona, ci abbraccia con il suo amore” (Udienza Generale del 27/2/2013)

Quest’intenso momento di preghiera è terminato pregando la Completa: Ora Signore, puoi lasciare che il servo muoia in pace, come lo hai promesso”.

Il Santuario di tutti noi – simbolo di alleanza internazionale

Certamente si possono seguire mandando a Belmonte ringraziamenti, preghiere e apporti al Capitale di Grazie per Benedetto XVI, per il conclave e per il nuovo Papa. Come finora, saranno lette alla MTA e depositate nel Santuario. Vogliamo fare giungere a Benedetto XVI una ricapitolazione di tutti gli apporti ricevuti e custodire uno nel reliquario del suolo del Santuario MATRI ECCLESIAE.

 

 

 


 

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *