Postato su 2012-05-29 In Vivere l’Alleanza

Comincia una festa…..

GERMANIA, Maria Fischer. “Molto dell’impossibile è stato possibile grazie alle tante mani che hanno aiutato”. Così era scritto sul prefazio del programma festivo per la Festa del 20 maggio a Schoenstatt sul Monte, Memhölz, dove collaboratori ed invitati speciali, in un determinato momento durante i giorni festivi, hanno potuto guardare la seconda metà della finale della Champios League. L’impossibile è stato possibile. Una festa in mezzo ad una costruzione: una rocca, che semplicemente è stata tolta, e che le sue pietre sono servite da fondamenta per il nuovo cammino (almeno quelle che non sono state messe nei Santuari domestici in ricordo che la fede realmente muove le montagne). La statua del Padre è stata collocata sul cammino al Santuario, in un luogo con un ambiente mediterraneo, dove prima si trovava la rocca. Era la mattina del 20 maggio, il giorno del ritorno di Padre Kentenich da Dachau. “Un Padre Kentenich presente”, ripeteva in quei giorni il messaggio del Dott. Reiner  Birkenm, del sacerdote Leonhard Erhard, della Sorella M. Carol Winkler, perché solamente la sua parola, i suoi scritti, le sue idee e i suoi pensieri non sarebbero stati sufficienti da soli a risvegliare la forza di chi ascoltava. La forza nasce dall’incontro con la persona tangibile e palpabile.

Una festa che propaga onde

È una festa che propaga onde, onde verso Milwaukee e Roma, perché la statua di Padre Kentenich è una copia fedele delle statue che si trovano in quei luoghi. Con Suor Carol e il Rettore Birkenmaier è rappresentata Milwaukee, con lui e il Rettore Michael Gerber anche Roma è personalmente rappresentata.

Una festa che propaga onde, onde nel Movimento di Schoenstatt mondiale, trasmesso in diretta da schoenstatt-TV , perché molta gente ha voluto far parte di questa festa, di questo processo: Padre Kentenich e la sua missione di forgiare il mondo sono mete palpabili, “Costruisci da qui un mondo” si vede scritto nelle fondamenta della casa e sul programma. Persone di molte regioni della Germania, del Cile, della Svizzera e dell’Austria sono arrivate alla festa; e dall’Argentina, dalla Spagna, dal Cile, dall’Austria e dagli Stati Uniti sono giunti numerosi saluti. E inoltre i nomi ricordati nelle fondamenta della statua di Padre Kentenich, che è stata un’idea nata a Buenos Aires, Argentina, e spontaneamente copiata da Schoenstatt sul Monte, dopo la visita del Simbolo del Padre per il Santuario Originale. Ciascuno ha potuto scrivere il suo nome, o di coloro che erano per loro più importanti su un biglietto doppio con la forma del Simbolo del Padre, e dire qualcosa di personale: una petizione, un desiderio, una promessa, un ringraziamento. Si sono anche messi nelle fondamenta della statua, i nomi di persone che vivono in Austria, Svizzera, Argentina, Paraguay, Messico, Sudafrica, Ecuador, Uruguay, Brasile, Italia, Cuba, Portogallo e negli Stati Uniti.

Una festa che propaga onde fino al cuore di Schoenstatt. Il biglietto d’invito era quel giorno sull’altare del Santuario Originale.

Un vaso da fiori con brillanti calendole gialle

Sabato ore 18. In un angolo della scala ci sono due vasi da fiori gialli con brillanti calendole gialle appena tagliate. Sono stati collocati in quell’angolo con amore. Un angolo che quel giorno è stato scopato e lavato 5 volte, ma dove ciononostante ritorna ad apparire la polvere della costruzione del futuro bar, dove si è lavorato fino all’ultimo momento installando toilette, divisori e porte. Ma il bar, purtroppo, non si è riuscito a terminare….si poteva solo bere un caffè in mezzo alla costruzione e…. sognare!!! Le toilette, sì, funzionavano.

Gli steccati della costruzione erano coperti con teli e si sono collocate ghirlande, si è comprata erba in rotoli e si è piantata, affinché il maggior numero di persone possibile potesse stare in piedi sulla terra secca, si è cantato, si è ballato, si è pulito, si è pregato, si è regalato…tutto per la festa e per tutti coloro che erano presenti. E alla fine la sera, sono apparsi di nuovo i collaboratori che si sono dedicati alle varie attività, annottate al mattino su biglietti, e collocati dentro la giara come apporto al Capitale di Grazie.

Ecco il segreto di questa festa.

Sperimentare il Padre Fondatore

“Questa sera l’ultima volta che possiamo visitare Padre Kentenich nella sua stanza…devo andarci” C’è forse nel mio cuore una forma di nostalgia? ”La stanza del Fondatore si era trasformata per me in qualcosa di molto prezioso. Lui era semplicemente lì”. La sera del Giorno dell’Alleanza erano tutti riuniti e si raccontavano tra loro come era sorta l’idea di questa festa, e la collocazione della statua del Padre. Una difficile situazione economica, un viaggio a Milwaukee, un’iniziativa della Conferenza di Memhölz ed infine la decisione: daremo a Padre Kentenich un posto centrale. E la conversazione era durata fino a tardi.

Sperimentare Padre Kentenich: da lunedì scorso, tutti i pomeriggi si celebra la Santa Messa nel Santuario con omelie di P.Leonhard Erhard o del Rettore Birkenmeirer, che hanno interpretato i fatti e hanno dimostrato in base alle letture del giorno il perché sia tanto cruciale sperimentare Padre Kentenich in maniera così tangibile, visibile. Venerdì e sabato scorso Suor Carol ha raccontato del tempo che ha trascorso con Padre Kentenich…e i cuori ardevano sempre di più…”Io ho avuto queste esperienze a Milwaukee, ciononostante questa volta è diverso, ho ricevuto nuove risposte”.

Il pomeriggio prima della festa è apparso un arcobaleno su Memhölz….

E poi lui accompagna alla costruzione…

La sera del 19 maggio si sono issate le bandiere accanto al Santuario. La bandiera papale, la bandiera con il logo internazionale di Schoenstatt e la bandiera del centenario del 2014.

“Chiediamo ad ogni passo del nostro pellegrinaggio: accendi in noi il fuoco dell’amore per Te, per Padre Kentenich e per la Famiglia.

Dacci la forza per forgiare una cultura d’Alleanza nel nostro tempo…”

Un bambino ha spiegato, mentre camminava dal Santuario a dove si era collocata la statua del Padre: “sai, quando ti rechi al Santuario, lui ti guarda. E quando ritorni indietro, lui ti aspetta e ti accompagna alla costruzione”

Ed è proprio così!!!!

 

19. Mai 2012 – Vorbereitung Memhölz Fest

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