Postato su 2011-11-16 In Vivere l’Alleanza

Un giorno nel Santuario con la Madre e Regina

BRASILE, Suor M. Nilza. Il 30 ottobre la Madre e Regina accoglie nel suo Santuario ad Atibia/SP, circa 3000 pellegrini, di cui la maggioranza proviene dalla diocesi di Sao Joao da Boa Vista/SP, nel suo quarto pellegrinaggio diocesano. Ma oggi sono arrivati molti altri figli della Mater da diverse località ed alcuni gruppi che vengono da molto lontano, dalla diocesi di Sete Lagoas/MG. Hanno viaggiato circa nove ore per stare un giorno con la Madre e Regina.

 

 

Se io potessi restare qui…

“Se potessi resterei qui in questo paradiso”, commenta una pellegrina. Forse lei esprime quello che è nel cuore di molti presenti, che partecipano in tutte le attività con entusiasmo. Dalle ore 9, preghiere, canti, camminata: tutto vissuto intensamente. Nel momento di bruciare i bigliettini con scritti gli apporti al Capitale di Grazie, molti hanno aperto le loro borse per togliere pacchetti di apporti e metterli nel fuoco. Tutto si eleva verso il cielo in fiamme d’amore.

Le città ai piedi della MTA

P. Juan Candido da Silva Neto (Padre Joaozinho), coordinatore della diocesi di Sao Joao da Boa vista, ha presieduto la Santa Messa delle ore 14,30. I presenti dei diversi municipi si mettono sotto la protezione della Madre e Regina con le proprie bandiere che sventolano a fianco della sua immagine di Grazie. Padre Roberto Carlos Khanate, parroco di Nostra Signora di Fatima, Padre Sidney Bosal, Padre di San Joaquin e Santa Ana, Mogi Mirim/SP, Padre José Ricardo Sandoval di Estiva Gerbi/SP e l’assistente diocesano, Padre Pedro Diniz, di Sere Lagoas/MG e Padre Gerado Magela e P. Leandro Ferreira, Padri di San Sebastian e di San Juan Bautista di Ibgai/MG, hanno concelebrato. Il diacono Sebastian Secco, di San José do Rio Pardo/SP ha servito sull’altare.

Missionaria Pellegrina

Padre Joazinho dà il benvenuto nella sua omelia ai presenti portando i saluti di Mons. David Dias Pimentel, che non aveva potuto partecipare. Si è presentata Maria come l’umile missionaria e Madre della Chiesa. “Ella è la Missionaria Pellegrina che visita le famiglie”. Padre Joazinho incita i missionari a portare le grazie del Santuario alle Famiglie con semplicità e umiltà, con amore e gioia. Ricorda alle famiglie di accogliere la Madre con amore e rispetto. Termina le sue parole cantando con tutti presenti l’Inno della Madre Pellegrina.

Dopo l’incontro con Gesù nell’Eucaristia, Suor M. Gislaine Lawrence regala a tutti i sacerdoti e diaconi un santino della Madre e Regina, in ricordo dei giorni di grazie trascorsi nel Santuario. Padre José Ricardo ringrazia la presenza di tutti e desidera che le grazie del pellegrinaggio rimangano nella vita di ciascuno e lo aiuti a compiere con coraggio la propria missione.

Quello che sperimento nel Santuario

Molti pellegrini alla fine si spostano verso l’altare, affinché questo giorno si trasformi in un giorno di benedizioni. Vogliono portare alcuni fiori, scattare fotografie accanto alla MTA. Il Santuario, come sempre, è pieno di gente che vuole salutare ancora una volta la Madre. Un pellegrino con le lacrime agli occhi dice: “Non so spiegare quello che sento, quando entro nel Santuario. È come se la Madre e la Regina fosse qui solo per parlare con me e si interessasse di tutto quanto vivo. Non posso pregare nel Santuario senza piangere. Se io potessi resterei qui tutta la vita”.

Ma la Madre e Regina di Schoenstatt, affinché questa esperienza di grazia duri molto tempo, è anche Pellegrina. Ella esce dal suo Santuario e accompagna ciascuno fino al suo “focolare” per vivere con i suoi figli e aiutarli a rendersi conto di quanto Gesù insegna. Inoltre regala le stesse grazie di pellegrinaggio, anche quando noi ci rechiamo spiritualmente al suo Santuario. Non le diciamo, perciò, addio, bensì solamente: vieni con noi!

Fonte: www.maeperegrina.com.br

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Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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