Postato su 2010-03-29 In Vivere l’Alleanza

Padre Kentenich arriverà a Roma…”iiincredibile!”

Detail der Pater-Kentenich-Statue in MilwaukeeROMA, P. Rainer Birkenmaier. È avvenuto pochi giorni dopo il 15 settembre 1965. Avevamo informato il nostro professore di religione che Padre Kentenich era ritornato a Roma dal suo esilio negli Stati Uniti. Scuotendo la testa, ha mormorato tra sé: iincredibile, incredibile, incredibile!! Chi glielo comunicava eravamo noi, un piccolo gruppo di schoenstattiani che frequentava il 12º corso e il nostro maestro di religione – e di ebreo – era un sacerdote simpatizzante di Schoenstatt. Ancora oggi lo vedo scuotendo la testa, mormorando: iincredibile, incredibile!


22. Dezember 1965Dopo 14 anni d’esilio, improvvisamente senza nessun annuncio, è arrivato il “padre” a Roma alla fine del Concilio II. È stato il momento giusto: la Chiesa ne aveva bisogno, affinché si realizzasse quello che il Concilio II aveva promulgato. Ancora oggi è molto difficile per la Chiesa mettere in pratica la sua missione postconciliare. Già giunge l’ora del carisma di Padre Kentenich.

Da Milwaukee a Roma

In giugno di quest’anno, proprio nella chiusura dell’Anno Sacerdotale, Padre Kentenich ritornerà di nuovo da Milwaukee a Roma, in questo caso in un simbolo molto significativo; una statua di bronzo fatta a Milwaukee – il luogo dove ha vissuto i 14 anni d’esilio – “volerà” a Roma per essere collocata nel Centro Internazionale di Schoenstatt a Belmonte. A modellare questa statua – la cui autrice è Gwendolyn Gillen, una famosa artista nordamericana – hanno partecipato con i loro suggerimenti molte Sorelle di Maria, che per molto tempo avevano vissuto accanto a Padre Kentenich.

Begegnung in MilwaukeeQuesta statua, secondo l’esperienza, ha un ruolo molto importante per i pellegrini di Milwaukee. Intorno al “Father” (Padre) si ottiene che si crei un vincolo personale con Lui.

Gli anni dell’esilio (1951 – 1965) purtroppo sono ancora per tanti “gli anni occulti”. Più della quarta parte del tempo che Padre Kentenich ha dedicato alla fondazione della sua opera, l’ha trascorsa in esilio! È ora che si scopra – “come il tesoro nascosto nel campo” – questa tappa della storia della Famiglia di Schoenstatt come un momento speciale della grazia che si offre alla Chiesa.

La Missione postconciliare della Chiesa

Il 22 dicembre 1965, dopo la chiusura del Concilio II, Padre Kentenich ha promesso al Santo Padre – Paolo VI – che tutta la Famiglia di Schoenstatt si sarebbe impegnata alla realizzazione della missione postconciliare della Chiesa. D’allora sono passati 45 anni, ed è tanto tutto quello che nel frattempo è successo nel mondo e nella Chiesa. Ma Padre Kentenich è ancora, in un certo modo, “davanti alla porta”. Certamente oggigiorno Schoenstatt non è più combattuto come prima, però tuttavia Padre Kentenich non può sempre presentarsi con il suo carisma nel rinnovamento e nello sviluppo della Chiesa così come lui aveva previsto. In un certo modo è ancora in cammino tra Milwaukee e Roma? È giunta l’ora che gli si aprano ampliamente le porte.

L’8 dicembre 1965 si è concluso a Roma il Concilio Vaticano II. Quel giorno Padre Kentenich, con la posa simbolica della prima pietra del Santuario “Matri Ecclesiae” e del futuro Centro Internazionale, ha captato con valore le linee del Concilio, a cui ha legato con uno stretto vincolo il cammino futuro di Schoenstatt. Aveva considerato quest’atto come la chiusura della storia della Visitazione e di conseguenza la fine del tempo d’esilio.P. Josef Kentenich und Bischof Tenhumberg, Belmonte

Un regalo per l’anno sacerdotale e per il centenario dell’ordinazione di Padre Kentenich

Sono passati 45 anni dalla fine del Concilio II. Tanta acqua è passata sotto i ponti del Tevere e del Reno. Fra poco si concluderà l’Anno Sacerdotale. È uno speciale permesso della Divina Provvidenza che l’Anno Sacerdotale proclamato dalla Chiesa avvenga durante il centenario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Kentenich. I sacerdoti si trovano nel centro di molte tensioni e cambiamenti della Chiesa. La statua si collocherà a Roma l’11 giugno 2010, alla chiusura dell’Anno Sacerdotale. In questo simbolo, Padre Kentenich si presenta ai sacerdoti di oggi come l’ha fatto durante tutta la sua vita. Può orientarli e infondere loro coraggio.

Anno Sacerdotale – Centenario dell’ordinazione di Padre Kentenich – Crisi

La Chiesa celebra l’Anno Sacerdotale, la Famiglia di Schoenstatt si prepara per il centenario dell’ordinazione Sacerdotale di Padre Kentenich. E proprio in questo momento scoppia una tempesta. La parola chiave; “violenza sessuale”. È il miglior momento per il carisma di Padre Kentenich, che è stato un grand’educatore di sacerdoti ed ha voluto regalare alla Chiesa un nuovo tipo di sacerdote: il sacerdote profetico, che è anzitutto esploratore ed una guida nella fede, prima di un amministratore o un gerente. Riuscirà ad educare nella Chiesa attuale sacerdoti “del suo stampo”?

Un regalo per la Chiesa

Die Künstlerin gestaltet die Schuhe La statua del Padre è un regalo dei pellegrini di Milwaukee, dei sacerdoti dell’Istituto dei sacerdoti diocesani di Schoenstatt e di molti amici di Belmonte. È un regalo per Padre Kentenich nel suo centenario come sacerdote, ma è anche un regalo per la Chiesa. Nostro Padre è un regalo che lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa, questo deve diventare sempre più pubblico e sarà palese con la sua canonizzazione.

L’accompagniamo nel suo cammino

All’inizio dell’esilio si era immaginata la domanda “mi accompagni?” che Padre Kentenich rivolgeva a Padre Menninguen, considerandolo allora rappresentante di tutta la Famiglia. Potremmo, perciò, immaginarci che Padre Kentenich nel suo cammino da Milwaukee a Roma rivolga questa volta a noi la domanda: mi accompagniate? Il viaggio della statua dagli Stati Uniti a Roma – si aspetta per Pentecoste – deve intendersi simbolicamente. Tutti siamo invitati ad accompagnare quel pellegrinaggio (schoenstatt.de seguirà il cammino della statua ed informerà continuamente).

Un “trasparente” del Padre

In den letzten Tagen wurde in Rom die Statue gegossen. Wie schon zur Zeit der Griechen und Römer wird von einem Modell eine Wachsform erstellt, die als „verlorene Form“ ausgegossen wird.La statua è stata fusa pochi giorni fa a Milwaukee. Si è elaborato prima un modello in cera, come si faceva secoli fa in Grecia e in Roma, che è servito di modello per il bronzo. È la tecnica chiamata “alla cera perduta”

Fondere una statua come questa è un processo arduo e molto esigente.

La Famiglia di Schoenstatt desidera che la Madre mediante l’Alleanza d’Amore, riesca a formare in molti sacerdoti un “trasparente” del Padre. E questo la Famiglia l’otterrà meglio se molti sacerdoti riusciranno ad avvicinarsi personalmente a Padre Kentenich e a lasciarsi guidare da lui.

Per creare vincoli

Se si volesse dimostrare, in una pantomima, un gesto tipico di Padre Kentenich nel tempo di Milwaukee, si dovrebbe scegliere il gesto di regalare qualcosa con grand’affetto. Il Padre regalava sempre.

Verschenkende HandQuando si collocherà la statua alla chiusura dell’Anno Sacerdotale (11 giugno 2010 alle ore 17,30), si aspettano 250 sacerdoti schoenstattiani da tutto il mondo. Che cosa regalerà loro Padre Kentenich? L’istituto dei sacerdoti diocesani ha avuto una buona idea: Padre Kentenich regalerà un cingolo a ciascun sacerdote, come dimostrazione del loro impegno con Cristo e la Chiesa, ed anche come dimostrazione del vincolo mutuo. I sacerdoti, perciò, dell’Istituto hanno bisogno d’aiuto. Invitano a ciascun membro o comunità della Famiglia di Schoenstatt ad offrire come regalo una quantità sufficiente di cingoli, affinché Padre Kentenich possa distribuirli tra i sacerdoti. Questo potrebbe essere un prezioso gesto di solidarietà con i sacerdoti alla fine dell’Anno Sacerdotale!!!

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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