Postato su 2010-03-08 In Vivere l’Alleanza

La gioventù e il terremoto: Quando l’indifferenza fa la differenza

Ayuda solidaria de la Juventud de Schoenstatt de TemucoCILE, Mauricio Urrutia. Cile, ore 3,34 del 27 febbraio del nostro atteso anno bicentenario. La metà dei cileni si è svegliata improvvisamente per l’inizio di un movimento che al momento è sembrato una piccola scossa normale, ma nei tre minuti seguenti ha raggiunto magnitudini catastrofiche, la situazione si è aggravata ampiamente per la furia del mare che ha raso al suolo le città al suo passaggio.


Después del terremoto

Due milioni di danneggiati, circa 800 morti, ed altre centinaia di dispersi in 6 regioni, sono per un paese di 16 milioni di abitanti, cifre maggiori, che oltre il gran numero significano il dolore di coloro che hanno visto il lavoro di tutta una vita crollare in pochi secondi, come dalla notte al mattino hanno dovuto accomiatarsi dai loro cari o semplicemente soffrire l’enorme pena di vedere come i nostri compatrioti devono vivere alla giornata, senza potersi proiettare e sognare con un bicentenario felice. Ora tutto si riduce a dover ricominciare da zero in molti casi, ed in altri a ricuperare quanto si è perso.

E questo è solo quello che si riferisce all’ambito umano. Un problema di queste caratteristiche danneggia tutti gli aspetti della vita: il patrimonio culturale al suolo, poiché grandi riferimenti culturali nei luoghi o nelle città dell’epoca coloniale erano di mattoni crudi. L’economia si paralizza, l’educazione si altera, le strade si distruggono, tra le innumerevoli conseguenze che il 27 febbraio ci ha lasciato.

L”Anima del Cile”(Maria)

Alma de ChileMa il Cile è un paese di gente che lotta, già l’ha fatto e adesso non sarà un’eccezione. Sono innumerevoli le iniziative che sono sorte per il desiderio di aiutare, di ricostruire nuovamente una nazione che si è vista purtroppo ancora più marcata dai saccheggi di chi non poteva aspettare per portare alimenti alla propria casa. Il saccheggio, ancora più deplorevole di chi ha approfittato del caos per sottrarre elementi, che non sono di prima necessità. Tra i tanti che vogliono cooperare a ricostruire il paese, ci sono moltissimi giovani.

Chile ayuda a ChileIn tutto il territorio è la gioventù che si muove dalle scuole, dalle università, dalla croce rossa o dalle fondazioni varie. Tra esse c’è una fondazione di giovani a Temuco, appartenenti o vicini ai gruppi dei Pionieri, delle Alleate e degli Universitari, tanto maschi che femmine, che non vogliono solo limitarsi agli aiuti materiali, ma cercano inoltre dare un significato alla dedicazione colmandola della presenza di Dio, e specialmente di chi è conosciuta come l'”Anima del Cile”, Maria.

Distribuendo non solo alimenti, bensì speranza

È iniziata con un rosario nel Santuario per implorare per i danneggiati, e in quel luogo di grazie, è stata Ella che ha suggerito l’idea di visitare le case della comunità per raccogliere aiuti. Già tre giorni dopo il terremoto si potevano vedere camion pieni di donazioni all’uscita dei supermercati, centri di raccolta di questi contributi, inoltre indumenti di tutti i tipi. Si va a 5 supermercati, con gente aiutando tutto il giorno, centinaia di casse si sono già preparate ed altrettante sono state consegnate in alcuni luoghi, dove la tragedia è accaduta in scala minore, ma non per questo la gente ne ha meno bisogno.

VoluntariosSi comincia il mattino con una preghiera chiedendo per tutti quanti aiutano e per i danneggiati, chiedendo alla Mater che questi giovani possano essere “Mani di Maria” e arrivare a molti Cristi che soffrono in tutte le località, che hanno bisogno di compagnia, aiuto e di non sentirsi soli, e di sapere che c’è chi li accompagna nel loro dolore.

Il rosario continua ed anche il lavoro. Ed è la preghiera che ha aiutato a dare un significato al lavoro, e fa sentire a tutti che si può andare avanti, che Dio non ci abbandona mai e che la Mater ci protegge. Il prossimo passo sarà uscire questa domenica, accompagnati da tutta la Famiglia di Schoenstatt di Ayirehue a consegnare l’aiuto raccolto ad un luogo colpito dalla catastrofe. Ma non solo consegnare le casse, bensì anche pregare, accompagnare e accogliere il dolore dando speranza.

La ricostruzione del paese sarà anche il compito di tutti

Al encuentro del más necesitadoIl lavoro non si ferma, la ricostruzione del paese sarà anche il compito di tutti, un compito a lungo termine certamente, ma possiamo affermare con certezza che in questi giorni c’è gente che ha risposto alla sfida del tempo attuale, e hanno potuto trasformare in azioni concrete i loro ideali.

A quest’altezza, ad una settimana da una tragedia che resterà impressa nella memoria collettiva, rimane solo ringraziare per aver potuto contare su tanti che hanno donato tutto il loro tempo e dedicazione, così come su tanti che hanno ascoltato il richiamo di cooperare con queste “Mani di Maria”, e non sono restati indifferenti a quanto succede intorno a loro. Ed è questo che marca la differenza, quando si tratta di andare avanti dopo una tragedia di caratteristiche come quelle che purtroppo abbiamo dovuto vivere questi giorni.

Cultura de la Alianza - y el Padre Kentenich se hace voluntario

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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