Postato su 2010-02-22 In Vivere l’Alleanza

Terzo congresso europeo delle famiglie a Schönstatt per Pentecoste

Familie - mit dir in Liebe verbundenEUROPA, P. Elmar Busse. LogoPer Pentecoste si terrà il terzo congresso europeo delle famiglie a Schönstatt. Il moto sarà: Con te uniti nell’amore. Circa 90 famiglie di 17 nazioni europee parteciperanno al congresso organizzato in collaborazione tra i movimenti delle famiglie europee di Schönstatt. Ed egli è come “L’incontro degli uomini che sussurravano ai cavalli” – Perché?


LogoQuando nel 1998 arrivò nei cinema il film “L’uomo che sussurrava ai cavalli” fece immediatamente cassetta. L’attore e regista Robert Redford che era l’interprete dell’uomo che sussurrava ai cavalli di nome Tom Booker, contribuiva tanto a quel romanzo (1995) dell’inglese Nicholas Evans, per far commuovere i cuori degli spettatori.

La storia: La tredicenne Grace Graves subisce un infortunio tragico col cavallo. Sua amica sull’altro cavallo muore subito dopo uno scontro con un camion sulla strada scivolosa. Grace perde una gamba ed il suo cavallo Pilgrim e talmente traumatizzato a non lasciarsi avvicinare da nessuno. Annie, la mamma di Grace, una giornalista con successo ed il suo papà, che dirige uno studio legale, cercano delle vie per come la loro figlia, che si è barricata dietro un muro di rabbia, di tristezza e di sensi di colpa, riesca a reintegrarsi nella vita. Entrambi i genitori rappresentano dei tipi pieni di successo di New York. Finalmente Annie trova l’indirizzo di Tom Booker nell’ovest degli USA, che dopo un viaggio nell’est dove visita il cavallo rifiuta il trattamento. La mamma impegnata e abituata ad’avere successo non si può rassegnare a questo fallimento e viaggia con la sua figlia ed il cavallo traumatizzato migliaia di miglia verso la fattoria di Tom Booker.

In verità lei stessa non sapeva da dove veniva

Durante il lungo viaggio diviene un conflitto tra la figlia e la madre – giusto al monumento nazionale che ricorda la battaglia presso il Little Bighorn, dove gli Indiani vinsero contro le truppe di George Armstrong Custer nel giugno del 1876. La figlia strilla alla madre: “Decidi tu! Lo fai sempre! Fai soltanto finta che per te è importante ciò che vogliono le altre persone, ma in verità non te ne frega niente!” – Scandalizzata per l’impeto di rabbia della figlia Annie lascia la macchina e corre a piedi verso il tramonto. In questo luogo di così grande dolore non può che lasciar scorrere le lacrime. Guarda indietro nella sua vita e si accorge amaramente di aver vissuto una vita in un posto che non era il suo, l’America non era la sua patria. Ma oramai neanche l’Inghilterra la sarebbe più, se ora ritornasse li. In ogni paese la trattano come se provenisse giusto dall’altro. Come se non provenisse da nessuno dei due paesi. Non aveva una casa. Non più da quando le era morto il padre. Si lasciava trascinare senza meta, senza parentado e senza radici. Un tempo riteneva questo come un grande vantaggio. Possedeva la capacità di integrarsi. Si sapeva adattare, adulando otteneva compiacere in ogni gruppo, sapeva adeguarsi ad ogni circostanza e accettare le altre culture. Riusciva ad intuire ciò che gli altri si aspettavano da lei e sapeva chi si doveva conoscere e cosa si doveva fare per uscirne fuori da vincitrice. E nel suo lavoro, di cui era diventata succube per tanto tempo, questo suo talento l’era servito a vincere tutto ciò che c’era da vincere. Ma dall’incidente di Grace le sembrava invano ciò che aveva raggiunto… Perché aveva perso ogni via d’accesso verso di se, non possedeva neanche più un rapporto normale verso la sua bambina e per questo soffriva di sensi di colpa. Le attività erano divenute per lei un compenso per le emozioni.”

Non riesce più a ricordare come si fa

Tom Booker segue tutto un altro stile di vita. Con i piedi per terra ed amante della natura prova ad immedesimarsi nei cavalli traumatizzati, grazie alla sua buona capacità di osservazione, alla sua sensibilità ed al dono psicologico. Per lui è difficile far capire alla madre ciò che conta. In uno dei primi dialoghi le spiega: “Per primo gli vogliamo insegnare cosa significa essere un cavallo. Gli altri cavalli questo già lo sanno. Si comportano come i cavalli nella natura libera, vale a dire come animali da branco. Se hanno un problema si aiutano a vicenda. Però Pilgrim questo l’ha dimenticato completamente. Crede di non avere più nessun amico su tutto il mondo. Contemporaneamente vuole trovare degli amici, solo che non sa più come si fa.” Nel corso del romanzo Tom Booker riesce a vincere la fiducia di Pilgrim e di Grace. Pazienza, tenacia ed empatia hanno portato alla guarigione, che per gli uomini di città può quasi sembrare magia. Alla fine del romanzo la chiusa ed infuriata Grace diventa una ragazza fiduciosa di se, più socievole, che nonostante la sua disabilità va a cavallo – addirittura sul suo cavallo Pilgrim altrettanto guarito.

Ritrovare di nuovo se stessi e anche gli altri

Quando per Pentecoste del 2010 arriveranno circa 90 famiglie da 17 nazioni europee a Schönstatt, sono proprio le domande del romanzo o del film ad essere al centro dell’incontro. Come può l’uomo moderno, condizionato e spesso anche spinto da una mobilità che si presenta come una mobilità necessaria, dall’ansia di successo e spesso da una micidiale rivalità verso la concorrenza ritrovare se stesso? Cosa è ciò che veramente conta nella vita?

Ciò che ossessiona l’uomo oggi sono i problemi nei rapporti. I rapporti tesi e infranti in famiglia causano profonde ferite nell’anima. La paura per nuove ferite e l’incapacità di fare e curare le amicizie portano alla solitudine. Sapere donare ed accettare la vicinanza dell’anima per molti è difficile.

Padre Josef Kentenich che è cresciuto in un orfanotrofio era per propria esperienza sensibile per queste moderne forme di povertà. La sua propria via di santificazione e di maturità divenne per tanti che lo incontrarono una via per uscire fuori dal rapporto di povertà per intraprendere un rapporto umile ma più ricco.

Il terzo congresso europeo delle famiglie e delle coppie sposate a Schönstatt vuole presentare questa via di Padre Kentenich e le varie iniziative per mettere rimedio a queste esigenze e permettere uno scambio di esperienze anche al livello europeo. Il luogo prediletto del suo approccio è la famiglia.

Il congresso ruota principalmente intorno ai temi:
* Come possiamo creare rapporti stabili?
* Noi stessi come possiamo fare esperienze di legami e trasmetterle ai nostri figli?

I principali argomenti per i tre giorni di convegno:
* Sapere dove sono a casa – legami locali
* Sapere per chi io esisto – legami personali
* Sapere dove posso trovare l’orientamento – legami di concezione

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Tradotto dal tedesco: Alessandro Contini

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