SPAGNA, Diego Asili. “È stato arrestato dalla Gestapo, rinchiuso in un campo di concentramento ed esiliato”, “È stato appena pubblicato un saggio che potrebbe essere la trama di un film di Hollywood”. Con questi titoli comunicano alcuni dei tanti mezzi di comunicazione del mondo la notizia della presentazione di un nuovo libro, una biografia del Fondatore del Movimento. Il libro: “Giuseppe Kentenich, la storia di un uomo libero”, del celebre scrittore spagnolo Eduardo T. Gil di Muro.
L’autore è un religioso che appartiene alla congregazione dei Carmelitani scalzi, è giornalista e scrittore. Durante 10 anni è stato direttore dei programmi religiosi della TVE, creando l’attuale modello di trasmissione della Messa domenicale. È stato ed è collaboratore in diverse riviste ecclesiali come Vita Nuova, Ecclesia, Caritas, tra altre. È uno degli autori di letteratura religiosa e cristiana di maggior fecondità e prestigio. Anche scrittore di altre celebri biografie, ad esempio.” Ora che sono le dodici: Così era Edith Stein”, o “Così era Frate Juan de la Cruz”, la statura umana di un santo”, entrambe con gran successo vendute e commentate.
Il libro nei mezzi di comunicazione
L’agenzia cattolica ACI Stampa fa notare gli aspetti biografici al riferirsi al libro: “Come si ricorda, Padre Kentenich è stato arrestato dalla Gestapo durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau. Il sacerdote, durante la sua vita, non solo si è opposto al totalitarismo nazista, bensì che è stato uno dei rinnovatori più noti del cattolicesimo del secolo XXº”. Altre agenzie insistono con enfasi non solo sulla vita del Padre, bensì sulle colonne su cui lui si appoggiava: la famiglia, la vita interiore, la libertà. Dichiarano la loro sorpresa per le decisioni e dichiarazioni d’amore del Padre, nei momenti più difficili della sua vita, e dopo aver vissuto cose tanto terribili.
Il libro è stato presentato questo 2 febbraio nel Salone della E. T. S, degli Ingegneri delle Miniere a Madrid. È stato scritto da un’interpretazione contestuale storica e sociale, e al contempo dall’ammirazione e la sorpresa che provoca la figura di Padre Kentenich. 308 pagine di eroismo e soprattutto dell’amore che quest’uomo professa nel Movimento di Schoenstatt. Il proprio autore afferma, in una delle interviste che gli hanno fatto, intorno al momento in cui il Padre decide accettare di andare al campo di concentramento: “Lui avrebbe potuto, scappare, ma è rimasto tentando di conquistare la libertà dei suoi figli, la libertà interiore”. Il suo gran gesto fa che “questo piccolo movimento sia uscito dalle frontiere tedesche e si sia convertito in uno dei più preziosi e conosciuti della Chiesa Cattolica”.
