Postato su 2009-10-12 In Vivere l’Alleanza

Cara Madre, anche Tu hai avuto cura di Simon tutti giorni della sua vita

P. Simon Donnelly, Johannesburg  - Foto: Tish HoldingAFRICA DEL SUD, Sarah-Leah Pimentel. Tutti i cori celestiali sicuramente intonano canti di giubilo e lode a Dio ogni volta che uno dei suoi figli decide di servire Cristo attraverso il sacerdozio. E certamente non c’è dubbio che gli angeli fossero presenti all’ordinazione di Simon Donelly nella Cattedrale di Cristo Re, il cuore dell’Archidiocesi di Johannesburg, nell’Africa del Sud.

P. Simon - Foto: Tina Sonderup, PressPlay FilmsAffermare che è stato un giorno speciale è poco. Molti membri della Nostra Famiglia di Schoenstatt e oltre avevano aspettato quel giorno da più di un anno con enorme ansietà.

Finalmente il 13 settembre è giunto il gran giorno. La Cattedrale era piena di fedeli di numerose parrocchie di Johannesburg, la Famiglia di Schoenstatt di Gauteng, familiari e amici di Simon. Molti sacerdoti hanno concelebrato e partecipato a questo momento di grazie. La liturgia è stata preparata con immenso affetto e massima cura, unendo la profonda ricchezza delle nostre radici cattoliche con l’atmosfera tanto particolare che caratterizza la nostra Chiesa sudafricana per i suoi inni intonati in diversi dialetti locali, accompagnati da danze e dall’ululare della gente (come segno di giubilo).

l'ordinazione dalla mano dell'Arcivescovo Buti Tihagale - Foto: Tina Sonderup, PressPlay Films SA ccTutti i presenti trattenevano il respiro al vedere Simon pronunciare i suoi voti e ricevere l’ordinazione dalla mano dell’Arcivescovo Buti Tihagale. Ci sono state anche molte lacrime d’emozione e gioia, quando i genitori di Simon si sono avvicinati per consegnargli la stola, la pianeta, il calice e la patena che l’avrebbero accompagnato per tutta la vita nel suo ministero sacerdotale. Realmente è stato un momento di grazia per tutti noi.

La Preghiera per Padre Simon

Ci sarebbe tanto di più da raccontare, ma mi piacerebbe condividere questa preghiera che ho dedicato al mio caro amico, P. Simon Donelly, all’inizio della sua vita sacerdotale in quest’Anno Sacerdotale:

preghiera...“Padre,Celeste, hai chiamato tuo Figlio, Simon, scegliendolo per questo compito speciale che avevi previsto per lui nella Tua infinita misericordia e il tuo infinito amore. Ti ringraziamo per averci regalato un sacerdote paziente e umile per natura e che ha toccato già il cuore di molta gente con il suo affetto e la sua bontà.

Che lui utilizzi sempre questi doni, che nella tua misericordia gli hai regalato per consolare tutti gli afflitti, per essere amico di coloro che si sentono abbandonati da questo mondo, per offrire il suo insegnamento a tutti coloro che gli si avvicinano per imparare, e per mostrarsi pietoso e comprensivo con tutti quei cuori che Tu gli affiderai. E soprattutto che sia un trasparente del tuo amore in ogni compito sacerdotale che intraprenderà tutti e ognuno dei giorni della sua vita.

Proteggilo, Padre, da tutti coloro che attenteranno contro il suo sacerdozio, dandogli saggezza per discernere le vere necessità di ogni cuore umano, che incontrerà durante il suo cammino.

Cara Madre, Tu anche hai avuto cura di Simon tutta la sua vita, colmandolo d’immense grazie dal giorno del suo battesimo nel tuo Santuario. Veglia sempre per lui, educalo e guidalo, affinché cresca nella fede, nell’amore e nella saggezza. Amen.”“.

P. Simon ha celebrato anche numerose Messe in ringraziamento in differenti parrocchie di Johannesburg e Città del Capo, e nel Santuario di Bedfordview (Johannesburg) di Constantia (Città del Capo):

La Messa del 15 settembre 2009 nel Santuario di Bedfordview

Santa Messa, Bedfordview -Foto: Tish HoldingTish Holding racconta intorno alla Santa Messa celebrata il 15 settembre: Il martedì 15 settembre 2009 abbiamo avuto la fortuna e l’orgoglio enorme di dare il benvenuto al recentemente ordinato P. Simon Donelly, ai suoi genitori, ai suoi fratelli di sacerdozio, al diacono Justin Wylle e ai suoi amici nella Santa Messa di ringraziamento nel nostro Santuario Aurum Patris.

P. Simon ha parlato profondamente del “fiat” di Maria in tutte le circostanze della Sua vita. Questo giorno coincideva proprio con l’anniversario della scomparsa di P. Kentenich nel 1968. Padre Simon ha anche ricordato, quando la mamma di Padre Kentenich lo aveva consacrato alla Madonna, allora un bambino di 9 anni, al lasciarlo nell’orfanotrofio. È stato certamente un momento molto doloroso per lei, ma senza dubbio quella fiducia infinita nella MTA è stata per noi e per i nostri Santuari una fonte di enormi benedizioni nel mondo intero.

La famiglia di P. Donelly appartiene al Movimento di Schoenstatt da prima che lui nascesse, perciò Simon ha insistito che era bene essere in casa: nel Santuario. Alla fine della Santa Messa abbiamo rinnovato tutti insieme la nostra preghiera di consacrazione.

Primera bendizione - Foto: Tish HoldingP. Simon ha impartito generosamente una benedizione individuale ai partecipanti. Al contempo tutti hanno ricevuto come ricordo il suo santino di ordinazione, con l’immagine della MTA e le parole: “Maria ha detto allora: Io sono la serva del Signore, che si compia in me quello che ha detto (Luca 1, 38).

Il pomeriggio è terminato con un delizioso tè, regali per il nostro nuovo sacerdote, e qualche parola di gratitudine specialmente per i genitori di Simon.

La Messa del 25 settembre 2009 nel Santuario di Constantia

Jaqui Adriaanse ha assistito alla Messa a Constantia, perciò ricorda: “La Messa è stata concelebrata da P. Ivanhoe Allies, un Padre di Schoenstatt nell’Africa del Sud che lavora in Nigeria.

P. Simon ha cominciato la sua omelia con queste parole: “Lodato sia Gesù Cristo e sempre sia lodato”. Nella sua predica si è riferito all’Annunciazione: l’annuncio che la Beata Vergine avrebbe dato alla luce Cristo, la sua lode al Signore mediante il Magnificat e il suo “Sì” a Dio.

Incontro, Johannesburg“Il suo “Sì” d’amore. Maria, sebbene abbia sperimentato enormi gioie accanto a suo Figlio, ha patito anche lagrime di dolore per le sue sofferenze in tanti momenti della sua vita e specialmente nell’ora della sua morte sulla Croce, per poi finalmente provare il giubilo della risurrezione. Con Maria ricostruiamo in Schoenstatt il tempio del Signore. Maria aiuta il Signore a guidare il suo popolo. Il Suo “focolare” è il nostro Santuario, la sua dimora. Al visitare il Santuario noi riceviamo la forza e la grazia per poter andare per il mondo a costruire spiritualmente la Chiesa di suo Figlio e trasmetterselo agli altri.

La nostra missione come schoenstattiani è continuare con questa ricostruzione”.

Goia - Fhoto: Tina Sonderup Press Play Films SA cc

Album di fotografie

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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