Postato su 2012-08-27 In Schoenstatt in uscita

La famiglia, segnale di speranza

PORTOGALLO / SPAGNA. P. Manyel Ribeiro Alves. “La famiglia, segnale di speranza”: così si è voluta caratterizzare la Giornata nella Casa Giardino di Maria, accanto al Santuario di Schoenstatt nell’archidiocesi di Braga (a Soutelo, Vila Verde, Portogallo), cui ha partecipato un gruppo di coppie provenienti dalla Germania e da Madrid, gli ultimi giorni di luglio e i primi d’agosto di quest’anno.

 

Questa Giornata per coppie è stata veramente un segnale di speranza, perché il tema principale trattato è stato aprire un cammino all’implementazione nella penisola iberica di un’iniziativa conosciuta come l’“Accademia della famiglia”. L’iniziativa è nata in Austria ed attualmente si va diffondendo per tutta l’Europa, dove ha dato già tanti e buoni frutti. E non solo in Austria, bensì anche in tutta la Germania, la Svizzera, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Lituania, e in tutte le parti i Vescovi non si stancano di elogiarla. Quest’iniziativa ha cominciato ora a fare i suoi primi passi qui, nel sud dell’Europa.

Qual è l’obiettivo di quest’iniziativa?

Niente meno che contribuire, affinché le famiglie trovino i mezzi più adatti per proteggersi dagli innumerevoli tentativi di soffocare quel “ceto medio umano” necessario per il suo sviluppo armonico, che costituisce la famiglia per l’uomo, annullando il duro colpo antropologico nell’immagine, che dalle origini, lo abita. Le eresie antropologiche costituiscono l’ultimo anello della catena continuata da coloro che dalla metà del secolo XVIII si vantavano a proclamare la morte di Dio.  Così si comprende quanto adatto sia il titolo di Accademia per la pedagogia della famiglia, che sintetizza la meta di contribuire al riscatto e al rafforzamento dei vincoli che strutturano la persona umana in seno alla famiglia.

L’Accademia per la pedagogia della famiglia percepisce, ispirata dalla ricchezza pedagogica di Padre Kentenich, fondatore del Movimento Internazionale di Schoenstatt, in ciascuna famiglia un’immagine viva di quel Dio vivente che è il nostro Dio. Dio, infatti, al creare l’uomo a sua immagine, lo chiama a costituire una famiglia, affinché in essa possa crescere armoniosamente. L’uomo può dentro la famiglia fin dal seno materno, sviluppare giornalmente una quantità di relazioni, in cui si formano e rafforzano i vincoli costitutivi della vita nuova, dalla quale si rinasce nel Battesimo. Nel battesimo si infonde in noi lo Spirito Santo, affinché ci trasformiamo, seguendo Gesù,   in uomini nuovi, che nella mansuetudine della relazione filiale con il Padre, c’impegnano a costruire quella comunità nuova, che nella Chiesa ci permette godere, già in terra, dell’esperienza della patria celeste.

Visita a Guimaraes, capitale della cultura

Le coppie hanno visitato durante la Giornata la città di Guimaraes, attualmente capitale della cultura. Il punto d’incontro è stato la Chiesa di Nostra Signora degli Ulivi, partecipando poi alla Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Azurém, presieduta dal Cardinale Manuel Monteiro di Castro, che svolge compiti rilevanti accanto al Santo Padre. Il Cardinale è Penitenziario Maggiore, membro della Congregazione dei Santi e del Pontificio Consiglio della Pastorale degli Emigranti e degli Itineranti.

La famiglia: il laboratorio privilegiato per la formazione dell’uomo

Dopo la Santa Messa, le coppie hanno partecipato ad un dialogo molto interessante con il Cardinale Monteiro di Castro. Gli hanno voluto comunicare il modo di operare dell’Accademia per la Pedagogia della famiglia nella Chiesa, come cerca di aiutarla a superare le difficoltà che deve affrontare attualmente quest’istituzione fondamentale, per lo sviluppo dei popoli e per la realizzazione della missione salvifica affidata da Cristo alla sua Chiesa, che è stata chiamata ad essere “famiglia delle famiglie”.

In occasione di questa visita a Guimaraes, queste coppie hanno riempito sicuramente di gioia il cuore di pastore del Cardinale, come collaboratore molto vicino al Santo Padre. Papa Benedetto XVI, seguendo giovanni Paolo II, percepisce nella famiglia il laboratorio privilegiato per la formazione dell’uomo, nella cui pienezza Dio trova la sua gloria, permettendole portare da Guimaraes la buona notizia del segnale della speranza, che nella città culla della nostra patria, ha trovato l’Accademia per la pedagogia della famiglia.

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