Postato su 2014-11-04 In Vivere l’Alleanza

Suor Emilie affascina

GERMANIA, Suor M. Irmengild/mak. Le Celebrazioni Giubilari del Centenario di Schoenstatt stanno per finire. I giorni tra “Schoenstatt” e “Roma” vengono trascorsi in diversi modi – riflessione, turismo religioso e culturale, “Terra Santa” (sì!), luoghi importanti di Schoenstatt come: Dachau e Geminiaco (Gymnich) … Oltre 1000 pellegrini affluiscono a Coblenza-Metternich per incontrare Suor Emilie Engel, ringraziarla dell’aiuto ricevuto e invocarla per le loro intenzioni e necessità.

La corrente di benedizione e di grazia scorre nel più vero senso della parola da Schoenstatt a Metternich – verso Suor Emilie. “È nostra convinzione che siamo debitori della benedizione del Santuario Originale anche per l’impegno di preghiera e di sacrificio di Suor Emilie”, hanno detto le Sorelle di Maria di Metternich.

Da molti Paesi

In questi giorni la “Casa Providentia” di Coblenza-Metternich ha aperto le porte a gruppi di 20 nazioni: Ecuador, Cile, Croazia, Perù, Filippine, Spagna, Brasile, Portogallo, USA, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Kenya, Nigeria, Burundi, Francia, Scozia, Argentina, Paraguay, Colombia, Repubblica Dominicana.

Preparazione all’assalto

Che i pellegrini sarebbero venuti in questo “spazio intermedio” si sapeva già dalle prime pianificazioni del 2010; già verso la metà dell’anno il Team-Emilie di Metternich aveva capito che ci si doveva predisporre e preparare ad una grande azione. Le prenotazioni dell’Agenzia di viaggi IQ di Colonia e il contatto diretto dei diversi Paesi dimostrano un grande interesse per un incontro con Suor Emilie. Già in Agosto si erano prenotati più di 1000 pellegrini; e quindi ci si prepara sistematicamente.

Era disponibile un filmato sulla vita di Suor Emilie dal titolo “Padre, fa’ che la mia vita sia un viaggio verso di te” in inglese, spagnolo, francese e tedesco. Esso ha rappresentato una buona e solida informazione sulla vita di Suor Emilie e del suo messaggio attuale.

Poi si è trattato di preparare un audio-guida. Sono stati elaborati dei testi per la Stanza d’Incontro di Suor Emilie, una breve informazione sulla Casa Provinciale e sul Parco, con i Testimoni scolpiti in pietra – come la statua di San Michele, dell’Immacolata, il Santuario con la lapide commemorativa di Josef Engling, la statua di Padre Kentenich e la tomba di Suor Emilie – e sulla stanza di lavoro e camera da letto di Suor Emilie. Le Sorelle di Maria della Segreteria Internazionale (Centrale Pellegrinaggi) ed altri, appoggiano molto quest’azione, traducono i testi tedeschi in inglese, spagnolo e portoghese e mettono a disposizione la loro voce. Sono un grande aiuto e un dono duraturo.

Incontri con Suor Emilie per tutto il Giubileo del Centenario

A Schoenstatt c’era già stata l’occasione di provare la funzionalità tecnica prima delle celebrazioni, quando il 14 e il 15 Ottobre sono arrivati i primi gruppi da Suor Emilie. Sono gruppi di Ecuador, Croazia, Cile, Perù, Filippine e verso le 20h:00 di sera arriva un gruppo dal Texas.

Il 19 Ottobre hanno visitato la Tomba e i Luoghi commemorativi di Suor Emilie 160 persone dal Portogallo, 30 giovani dagli Stati Uniti e in serata ancora delle coppie di coniugi dagli Stati Uniti.

Il 20 Ottobre è il punto culminante in assoluto. Per rendere possibile ai pellegrini un incontro autentico con Suor Emilie è stata chiamata in aiuto Suor M. Thomasine – che come postulatrice fa parte del “Team-Emilie”. Lei guida in questo giorno i gruppi anglofoni e la mattina dopo fa venire con sé dalla Casa Madre Suor Ana Teresa (Spagna) e Suor Virginia (USA) per far da guida e tradurre le cose organizzative dei gruppi di lingua spagnola e portoghese – “Avevamo pianificato bene le nostre attività ed eravamo ben attrezzate e abbiamo riposto la nostra fiducia nell’aiuto della Madonna e di Suor Emilie”, hanno detto le Sorelle di Maria.

Alle 8h:00 del mattino stanno già ad aspettare davanti alla Casa Provinciale i primi gruppi, due dei quali non sono prenotati. Arriva con sorpresa anche la visita di un altro gruppo dalla Nigeria, accompagnato da Padre Klaus Desch. Le donne nigeriane indossano il costume tipico del loro Paese e destano l’interesse generale come anche meraviglia e ammirazione. Dopo aver visitato i luoghi di Suor Emilie hanno preso commiato con grande dinamica e con una Danza molto movimentata davanti alla Casa Provinciale. E ha risuonato ripetutamente il grido: Viva Emilie! Viva Schoenstatt! La gioia e l’entusiasmo contagiano e si trasmettono a tutti.

Per le 11h:45 sono prenotati quattro autobus dal Cile che arrivano alle 14h:00. Dopo due ore di attesa non contava più nessuno sulla loro visita a Suor Emilie. Il motivo del ritardo era il fatto che gli autisti non avevano trovato la Casa ed erano approdati nei pressi dell’Ospedale Centrale delle Forze Armate (Bundeswehrzentralkrankenhaus), da dove I pellegrini arrivano a piedi e vogliono fare assolutamente una visita a Suor Emilie. Suor M. Berngit ha rintracciato più tardi gli autobus arenati e li ha pilotati fino alla Casa. I gruppi cileni si fermano alla Caffetteria… 168 persone, senza prenotazione! Una vera sfida per la mentalità tedesca. In un battibaleno la cucina “fa magicamente” uno spuntino ai cileni che hanno fame. Tutti si mettono in azione e aiutano. Proprio come nella moltiplicazione dei pani: tutti ricevono un piccolo rinforzo, sono felici e grati e ammirano l’ospitalità.

“In questa situazione diciamo che Suor Emilie ci ha insegnato l’ospitalità. Adesso è arrivato il momento di praticarla e dimostrarla. La nostra prontezza d’aiuto e soccorso nelle umane necessità rende i pellegrini ricettivi ed aperti al messaggio di Suor Emilie”, commenta una delle Sorelle.

Dopo quest’azione arrivano ancora altri due gruppi dall’Ecuador e dalla Colombia.

Confermati nella fede

La chiusura è per il 21 Ottobre 2014. La mattina arriva un gruppo di giovani brasiliani – di nuovo senza prenotazione. Per il pomeriggio è atteso un grande gruppo dalla Repubblica Dominicana con il suo vescovo. Il gruppo arriva puntualmente alle 15h:00. Dopo il filmato di Suor Emilie e la visita alla sua tomba il gruppo celebra alle 16h:45 l’Eucarestia nella Cappella Interna della Casa – in lingua spagnola.

Prima della Benedizione finale il vescovo dice sostanzialmente che: Il dono fatto a lui da Suor Emilie è stato quello di aver rafforzato – attraverso la sua fede nella divina Provvidenza – anche la propria fede e di avergli donato la convinzione che Dio porta tutto con lui, anche le sue intenzione e preoccupazioni di Vescovo. Questa grazia gli sarebbe stata data a Coblenza Metternich attraverso Suor Emilie.

Tutti possono cantare il canto finale “Cantate al Signore un canto nuovo, eterna è la sua misericordia…” Quando arriva il suono dell’organo per il ritornello “Venite andiamo e portiamo la fiaccola al mondo. Accendete il fuoco: ‘La tua Alleanza – la nostra Missione”, irrompono spontaneamente gioia ed entusiasmo. Tutti escono dalla Cappella cantando, dandosi la mano e salutandosi con gesti.

Ciò che commuove

Un signore sta seduto sulla scala che porta alla Caffetteria e dice in tedesco stentato: Ancora non mi riesce di andar via. Ho ancora bisogno di silenzio per elaborare tutto ciò che ho vissuto questi giorni. – Aspetta che vadano via tutti ed arriva per ultimo all’autobus.

La visita della Stanza di Suor Emilie ha impressionato molto i pellegrini. Alcuni hanno toccato con molta devozione la sedia a sdraio dove lei è morta – appoggiando spesso su di essa oggetti a loro cari.

Molti si sono fatti fotografare nella Stanza di Lavoro con l’immagine di Suor Emilie. Per la maggior parte dei visitatori stranieri una fotografia dei luoghi commemorativi di Suor Emilie è un ricordino importante.

È impressionante come alcuni pellegrini si inginocchino, malgrado il brutto tempo, davanti alla tomba di Suor Emilie, tocchino la terra e si facciano il segno di croce.

Quando i pellegrini scoprono presso la tomba di Suor Emilie il Globo terrestre con le bandiere dei diversi Paesi, lasciano anche loro spontaneamente le bandiere presso la tomba – come segno duraturo del loro affetto a Suor Emilie.

I visitatori hanno acquistato molte medaglie con un volume in pelle e non si vergognano di portarle apertamente.

Una Sorella di Maria di Metternich dice: “A posteriori possiamo dire che: La nostra “Azione-Suor Emilie” è stato un ricco dono per noi stessi. Non c’è cosa più bella e più grande che condurre le persone vicino ad una ‘santa’. È perciò nostro desiderio che i chicchi di grano sparsi durante la giornata siano efficaci e i visitatori – attraverso la vicinanza e l’esempio di Suor Emilie – possano essere rafforzati nella fede nella Divina Provvidenza e siano artefici della loro vita attingendo dalla forza dell’Alleanza d’Amore.”

Originale: Tedesco – Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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