Postato su 2013-06-10 In Vivere l’Alleanza

Non lo avremmo immaginato o: semplicemente ci saremmo meravigliati

GERMANIA, fma. Mario Bergoglio, secondo il suo carissimo, amico Juan Carlos Scannone, si vede più felice che mai; “Il suo viso brilla molto di più di prima. Si potrebbe dire che teologicamente gli si vede sul volto la luce dello Spirito Santo”, così commentava il sacerdote gesuita di 83 anni, che lo conosce dalla sua gioventù. Un’osservazione sorprendente. O in realtà no, solo sorprendente per colui che non sa che la felicità e la pienezza sono proprie della missione, per la quale lui vive e sono tanto strettamente unite, che in realtà esse sono una sola. I volti brillano ancora più di prima, il che è valido anche per tutti coloro che preparano il 9 maggio il Giorno della Porte Aperte nel Centro di Schoenstatt a Memhölz. E questo non è solo quello che è successo la sera poco prima che scoppiasse il temporale, quando i collaboratori si erano appena ritirati, bensì i volti brillano ancora tre settimane dopo, quando non si finisce mai di raccontare le storie avvenute quel giorno e quando coloro che non sono della regione di Allgäu finalmente hanno potuto pronunciare il motto (in tedesco alto: questo non me lo sarei mai immaginato). E questo brillare ancora dura.

Si è programmato il Giorno delle Porte Aperte per dimostrare alla gente della zona, in occasione dell’anniversario dei 40 anni della Casa della Famiglia, tutto quanto era cresciuto e si era fatto, anche per la Famiglia. Il nuovo bar, la casa con la nuova sala da pranzo e le sale per le conferenze, il nuovo negozio per gli articoli religiosi e la zona di accoglienza, il cammino per le coppie, gli innumerevoli progetti apostolici e tutto ciò in un luogo di grazie….

Realmente ci si deve meravigliare

Tutto il lavoro l’amore e il tempo, che si è occupato in questi giorni, le mail inviate nella comunità di Waltenhofen, i cartelli, le pagine doppie sul giornale locale, l’informazione di date, le chiamate telefoniche, la decorazione e …è valsa la pena; la gente, quando è arrivata è rimasta “a bocca aperta” dalla meraviglia: ”quando ci siamo riuniti cinque mesi fa come equipe centrale e ci è caduto dal cielo il motto <des hätt’ i jetz it denkt>, abbiamo avuto il desiderio di avere un Giorno delle Porte Aperte, durante il quale gli invitati camminassero meravigliati per la Casa e partissero soddisfatti alle loro case” così si leggeva in un mail dell’equipe centrale. “ P. Kentenich e la Madonna hanno fatto loro il nostro motto ed oggi possiamo meravigliarci”. Il tempo è caldo, durante tutto il giorno il sole ha brillato a Memhölz, il temporale è arrivato dopo la partenza dei pellegrini..

Ci si deve meravigliare: è un giorno di sole splendido, colmo di momenti regalati, di tanti incontri, di tante storie per tutti i numerosi visitatori e collaboratori.          “Quando penso a tutta la gente che ha percorso la casa dal terzo piano alla cantina, e quando penso ai discorsi, mi viene la “pelle di…. visite!!??” (la pelle di gallina),” commentava un collaboratore.

La gioia è una virtù pellegrina

“La gioia è una virtù pellegrina. Essa è un regalo che si muove, che va per il cammino della vita, che va con Gesù, che è predicata da Gesù, annunciata da Gesù e che fa questo cammino ampio e largo. È una virtù dei più grandi, dei grandi che vanno oltre le piccolezze della vita, che superano la meschinità umana, che non si lasciano trascinare dalle piccolezze della comunità, della Chiesa, bensì che sempre hanno in vista l’ampio orizzonte”. Parole del Papa Francesco durante un’omelia in Santa Marta.

“Naturalmente che sono stanchissima dopo una settimana di vacanze con bambine di 9 anni. Ma la gioia nella fede che ho potuto dedicare in quei giorni e quella gioia enorme, che mi ha regalato una settimana così, mi accompagna almeno tre mesi durante un estenuante studio intorno al Turismo e Gestione di eventi!”. Così lo commentava Miriam Stetter, 20 anni, nella intervista, che le è stata fatta sui progetti che ci sono qui. E il suo viso non dimostra per niente di essere come “un cetriolino sotto aceto”. È evidente che abbiamo sufficiente da fare solo con i nostri figli, il lavoro e la casa, ma da quando sappiamo quello che la pedagogia di P. Kentenich ha realizzato nella nostra vita e nella vita dei nostri figli, semplicemente ardiamo per il Corso Basico di Pedagogia per Genitori”, ci raccontano Tania e Stefano Loriz. E quale dei due brilla di più….brillare di gioia missionaria, di gioia che va con Gesù…

“Realmente è stata una festa speciale e questo momento di spensieratezza e gioia tra i collaboratori, e tra coloro che raccontavano i loro progetti…non ha niente a che vedere con un movimento di Schoenstatt stanco e vecchio”, così ha commentato uno dei collaboratori.

Semplicemente Cultura d’Alleanza

Martin Strass è pastore della Chiesa Luterana ed insieme ad essa, invitato abituale da anni. “Mai ci siamo sentiti contrariati per la nostra forma di vivere la fede, o spinti a camminare in un’altra direzione, bensì ci siamo sempre sentiti ben considerati, veramente e di tutto cuore”, così ha detto nelle sue parole di saluto. P. Buchenberger, “suo collega cattolico”, ha insistito sulla loro buona cooperazione. La mattina molti dei collaboratori del Centro di Schoenstatt ed invitati, sono stati presenti alla tradizionale processione della Parrocchia di Memhölz per la Festa dell’Ascensione del Signore, una dimostrazione che alle persone di Waltehofen ha fatto esclamare ad alta voce e con gioia il motto.

Il Sindaco Sig. Harscher ha portato in regalo uno scudo delle armi delle comunità di Waltenhofen ed ha ripetuto nelle sue parole di saluto, che questa Casa e il Centro sono di grande importanza per Waltenhofen.

Dopo i saluti di apertura, che sono stati accompagnati dalla banda di Memhölz con la sua musica tradizionale, si è iniziata l’inaugurazione e benedizione solenne del cammino per le coppie, che si è proprio terminato il Giorno delle Porte Aperte. P. Buchenberg doveva benedire questo cammino. Era vicino al nastro d’inaugurazione, quando si è rivolto al Pastore Strauss e gli ha detto: “Questo lo facciamo insieme”. E così si sono avvicinati lui, il Pastore Strauss e sua moglie al nastro ed insieme quasi allo stesso momento hanno impartito la benedizione. Il sindaco Sig. Harscher si era lasciato solo 45 minuti per il Giorno delle Porte Aperte, poiché lo aspettava un appuntamento dopo la celebrazione. Non gli è importato: è ritornato alle ore 15,30 dal cammino delle coppie, determinato a promozionare con impegno il primo cammino per le coppie .

E poi una sorpresa per tutti: il beneficio netto della Giornata va al Fondo di Aiuta di Waltenhofen e ai giovani musicisti. Cultura d’Alleanza in concreto, un Centro di Schoenstatt in alleanza con il suo intorno. E funziona.

Fotografie

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *