Postato su 2010-08-06 In Vivere l’Alleanza

Un luogo millenario onora le sue Sorelle con coltivare una nuova rosa

Heiligtum in DietershausenGERMANIA, Suor M. Louise Schulz. Sono trascorsi 1200 anni dalla prima menzione autentica di “Dietershausen a Fulda”. Era l’anno 810. Da 75 anni le Sorelle di Maria lavorano in questo paese nella regione del Rhön, perciò il vivaio del luogo ha dedicato loro una nuova rosa. Il battesimo della “Rosa Marienhöhe”, chiamata per il monte, dove si trova il Centro di Schoenstatt (Marienhöhe= il Monte di Maria), si è celebrato durante la settimana festiva intorno all’anniversario del paese. Il Parroco di Dietershausen, Padre Jörg Stefan Schütz ha benedetto la nuova rosa con un rito solenne, con una gran partecipazione degli abitanti del luogo. La preghiera in comune si è recitata solidariamente per l’improvvisa e grave malattia del coltivatore della “Rosa Marienhöhe”


Marienschwestern vor dem Beet mit der Rose "Marienhöhe"

La nuova rosa si può ammirare davanti alla Casa Provinciale delle Sorelle di Maria. “In ringraziamento per tutto il fedele servizio agli abitanti di Dietershausen, qui fiorirà d’ora in avanti la Rosa Marienhöhe”, si legge sulla placca dedicatoria. Dal 1935 le Sorelle di Maria lavorano nel tranquillo paese nella regione del Rhön. Hanno costruito un asilo, hanno curato ammalati, si sono occupate del lavoro parrocchiale, della formazione di bambine e di donne. Le Sorelle si erano opposte al dominio nazista, perciò si era proibita loro ogni attività pubblica. Sono state espropriate, ad hanno dovuto abbandonare la diocesi di Fulda. Ma i coraggiosi vicini di Dietershausen le hanno protette, nonostante rischiassero un gran pericolo. Alla fine della guerra una Sorella di Maria ha affrontato i carri armati nordamericani sventolando una bandiera bianca, e così ha salvato il paese da una sicura distruzione.

Un rifugio per tanti

Marienhöhe-RoseDopo la guerra, le Sorelle hanno lentamente trasformato Dietershausen in un luogo di riposo, organizzando un centro per madri convalescenti nella Casa Giuseppe Engling.. Nel 1957 si è benedetto il Santuario e si è iniziato lo sviluppo del Centro di Schoenstatt, che oggi offre a tanta gente un luogo per consolidare la propria fede, per continuare la sua formazione, per riposare. Ad esempio i famosi e così chiamati “Dieci minuti accanto al presepe” che si organizzano ogni anno per Natale per tutta la Famiglia, attirano ogni anno più di 3000 visitatori. Il Santuario è un silenzioso rifugio per molti schoenstattiani. Ne danno testimonianza il libro delle intenzioni e la giara, che sempre si riempie di bigliettini con suppliche e parole di gratitudine.

“La vicinanza del Signore e di sua Madre fa realmente bene”. È un’esperienza, che hanno fatto gli innumerevoli visitatori, che il 18 luglio hanno partecipato alla chiusura dei festeggiamenti per i 1200 anni di Dietershausen: una “Miglia di festa” per tutto il luogo, con il Centro di Schoenstatt come “zona di pace e di riflessione”.

La solidarietà in tempi difficili

La Famiglia di Schoenstatt di Fulda ha unito la Messa dell’Alleanza con la festa di compleanno delle Sorelle. Nonostante fosse epoca di vacanze erano presenti molti amici e conoscenti per festeggiare i “75” anni. L’Eucaristia è stata concelebrata da Padre Rudolf Liebig, Padre Ulrich Schäfer, Padre Dagobert Vonderau, e con la gioia di tutti da Padre Klaus Desch, Padre di Schoenstatt, che lavora in Nigeria. Padre Klaus è nato nella diocesi di Fulda ed è in vacanza con la sua famiglia. Melena, Esther e Friederic, sono stati i tre giovani che hanno accompagnato la celebrazione con chitarre e magnifiche canzoni. Con la presentazione “Immagini e aneddoti dei 75 anni”, le Sorelle hanno mostrato in un flash il meglio della loro storia. Uno squisito buffet ha accompagnato una magnifica festa familiare.

Kindergarten, damalsHa attirato l’attenzione di tutti la amplia cronaca dei 1200 anni di esistenza del luogo Dietershausen, frutto di una ricerca fatta con molto amore e cura, e che comprende la storia delle Sorelle di Maria. È descritto con molti particolari il conflitto avuto con il nazionalsocialismo. Ad esempio, un’informazione della polizia di Fulda indirizzato all’ufficio di sicurezza del Reich a Berlino nell’anno 1938 aveva denunciato come il lavoro delle Suore con i bambini e i giovani li allontanava dagli “asili tedeschi e dalla Lega delle bambine tedesche (BDM)”, (entrambe organizzazioni naziste). Il sindaco nazista aveva imposto alle Suore che partecipassero ad una manifestazione nazionalsocialista. Chi sarebbe mancato, avrebbe dimostrato la sua opposizione al partito. Ê inutile aggiungere che le cinque Sorelle erano rimaste in casa. Il conflitto si era peggiorato durante il plebiscito del 1936, quando una Sorella aveva depositato pubblicamente e solennemente un voto nullo. Il Capo del distretto aveva considerato che era un affronto al nazionalsocialismo, e si era recato personalmente a Dietershausen per arrestarla. Aveva commentato al farlo: “Ora devo perfino mettere la mia automobile in questo letamaio”. La Sorella poi presto è stata liberata, ma le rappresaglie continuavano, fintantoché con un pretesto nel 1939 erano state cacciate.

La solidarietà che avevano dimostrato gli abitanti di Dietershause con le loro Sorelle in quei tempi difficili, si sente ancora oggi nella buona relazione che c’è tra la comunità e il Centro di Schoenstatt.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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