Postato su 2010-08-10 In Vivere l’Alleanza

L’ancona della Chiesa a Tupärenda

Pentecostés 2010: los artífices principales del retablo de la  iglesia en TupãrendaPARAGUAY, Padre Antonio Cosp. Tanti già l’hanno vista, tanti di più l’hanno ammirata nelle fotografie, che sono state fatte intorno agli avvenimenti a Tupärenda, come ultimamente la consegna dell’alba di Sion ai novizi dei Padri di Schoenstatt. Si parla dell’ancona nella Chiesa di Tupärenda, che è stato benedetta nella Messa di Pentecoste, in maggio del 2010. Vale la pena presentarla…

 

 

 

 


La Messa di Pentecoste rimarrà registrata nel libro della storia del Movimento di Schoenstatt. “Per favore avanzino Guillermo Ehreke Cruz, l’architetto Juan Josè Gonzales Cruz e Eugenia Ortigoza”. Così invitava il celebrante in questa Messa finale della Giornata dei Dirigenti agli artefici principali dell’ancona della Chiesa di Tupärenda. I tre sono stati presentati, rispettivamente, come i capi dell'”equipe chiesa”, i responsabili del progetto e della costruzione di questa tappa, e l’artista autrice dell’Immagine che presiede ora la Chiesa. A loro si deve aggregare anche Padre José Pontes, assistente artistico. La trasmittente “Paravision” era presente filmando il gran momento della benedizione. Onorava la Famiglia con la sua presenza, l’intendente di Itauguá, Luis Salina e la sua famiglia.

La “doppia Trinità”

RetabloL’ancona resterà lì per alcuni anni, affinché si possa collocare, chissà, l’Immagine dipinta su tela e con tutte le modifiche suggerite. Nel frattempo tutti possono collaborare con le loro proposte per migliorare l’immagine.

Si è scelta come icona la “doppia Trinità”. Nella linea verticale si vede il Padre, lo Spirito e il Figlio. Nell’orizzontale, sotto, la Sacra Famiglia di Nazareth. Si dimostra così il messaggio della Chiesa: Dio è amore che si dedica all’uno e all’altro con amore. La Sacra Famiglia è quell’amore trasformato in realtà umana. Attraverso l’umano si arriva al divino.

Una Chiesa di Pellegrini accanto al Santuario

Dovrebbe esserci, come aveva previsto Padre Kentenich, accanto ai Santuari nazionali una Chiesa di Pellegrini, che permettesse una liturgia degna, profondamente vissuta. Sebbene non abbiamo ancora un pavimento adatto e tutto è precario, già è pronto il tetto, che indubbiamente è stato un passo gigante avanti. Non per la sua importanza, bensì perché permette che la Chiesa serva d’ora in avanti all’obiettivo, per il quale era stata costruita: un luogo dove celebrare la liturgia domenicale. Si è fatto quello che fa una famiglia, quando lascia una casa affittata e passa alla propria, sebbene tenga calcinacci, piani non terminati, pareti non imbiancate…..è già qualcosa di proprio. È il luogo, cui Gesù può invitare per celebrare la sua Santa Cena. Il salone a tutto uso si potrà continuare usando per quello che è stato costruito: le molteplici riunioni, che si tengono a Tupärenda.

Questa settima tappa di costruzione ha destato molto entusiasmo. È cominciato improvvisamente come un regalo di Natale a Gesù Bambino. Gli obiettivi sono stati: avere la sagrestia completa, l’ancona con la sua gran parete di vetro che permette vedere la magnifica natura e le trecento sedie. Sono stati donati 121 milioni di guaraníes in cinque mesi. Ora Gesù Bambino ha il suo altare e può regalarsi come Pane di Vita e inviare il suo Spirito nella Chiesa Santa Maria della Trinità. Gesù ha detto: “Discepolo, ecco tua Madre”, ed Ella ci dice:” Fate quello che Egli vi dica”…La Trinità della Sacra Famiglia conduce alla Trinità divina.

Fonte: Rivista Tuparenda, Paraguay

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *