Postato su 2010-07-07 In Vivere l’Alleanza

“Assumiamo la missione!”

Atibaia, 27.06.2010BRASILE, Suor M. Nilza P. da Silva. Circa 3000 pellegrini, la maggioranza provenienti dalla Diocesi di Mogí das Cruzes/SP, si riuniscono nel Santuario di Atibaia/SP e celebrano il 25 giugno, il 25º anniversario del ritorno di Pozzobon alla Casa Paterna.

 

 

 

 


Ho una missione

Cleuzeli Rosa, de São Joaquim da Barra/SPCleuzeli Rosa de Sao Joaquin da Barra/SP, è uscita da casa sua prima delle 4 del mattino, per arrivare circa alle 9 ore a trascorrere un giorno con la Madre e Regina di Schoenstatt nel suo Santuario. Lei è incaricata come coordinatrice di un gruppo di 5 missionari della Madonna Pellegrina. È veramente una grazia per Cleuzeli pregare nel Santuario particolarmente in questo giorno. “L’Alleanza d’Amore è tutto nella mia vita”, afferma la coordinatrice. Racconta che ha conosciuto la Campagna della Madonna Pellegrina mediante sua figlia, che era missionaria prima di lei. Ed aggiunge che quando la Madre e Regina è arrivata a casa sua, ha percepito immediatamente: “La Madre di Dio mi ha scelto. Ed anch’io ho una missione”.

Oggi in questa data storica, Cleuzeli ha invitato dei missionari al Santuario per prepararsi a suggellare l’Alleanza d’Amore, perché desidera che altri conoscano Schoenstatt, come lo conosce lei. Confessa che da quando è diventata missionaria, la sua vita ha acquistato un nuovo significato. “D’allora tutto è cambiato nella mia vita. Sapete che cosa significa TUTTO? Ho imparato a superare tutti gli ostacoli della mia vita”. E da quanto lei ci racconta, gli ostacoli non sono per niente piccoli…..ma la missionaria è felice. Oggi l’hanno accompagnata dei missionari che si preparano a suggellare l’Alleanza. “Un’Alleanza d’Amore è più di un matrimonio, è l’unione perfetta”, Cleuzeli tenta di spiegare.

Un modello per me

Atibaia, 27.06.2010La missionaria è uno dei frutti della vita santa di Pozzobon. Ciascuno dei missionari è coordinatore come lei. Il mattino i missionari meditano gli esempi di vita che Dio ha loro donato attraverso la vita di Pozzobon. E nel silenzio e nel raccoglimento comprendono quanto sia importante il tema. “Pozzobon è un modello per me, un santo”, afferma José Pedro da Silva, un missionario della Madonna Pellegrina proveniente dalla città di Sao José dos Campos/SP, in pellegrinaggio al Santuario. “Lui ci dimostra che è possibile essere santo come padre di famiglia e marito”. I commenti dei partecipanti alla riflessione del mattino dimostrano in quale maniera la vita del Pozzobon è una luce che illumina tanti. “Quello che più mi colpisce è che lui era un uomo come noi, con una vita normale come la nostra. Un santo che è vissuto come vive la gente: in famiglia”, commenta un’altra missionaria.

Con queste sensazioni, i pellegrini ricevono la benedizione del Santissimo e finiscono così il programma del mattino con una pausa per pranzare.

Assumiamo la missione

Il pomeriggio si recita il rosario, e nuovamente Pozzobon è presente, mentre si recita una litania, che giunge fino all’intimo dei cuori. Ad ogni invocazione ricordando le virtù eroiche di Pozzobon e il suo amore per la Campagna, tutti rispondono “Noi assumiamo la missione” Ascoltare la voce di tre mila persone proprio nella celebrazione dei 25 anni dalla sua morte, è commovente. Possiamo dire con certezza: lui vive, vive nell’eternità e vive nella missione prolungata da tanti cuori generosi, che camminano con la Madonna Pellegrina.

Atibaia, 27.06.2010Padre Lazinho, il parroco della Parrocchia del Redentore di Suzana /SP, parla ai coordinatori del Vangelo del giorno durante la Santa Messa, aiutato dal Diacono Vanderley. Il sacerdote, che era stato informato della celebrazione del 25º anniversario della morte del Pozzobon, fa notare l’importanza dell’attività con i coordinatori e i missionari, sempre uniti alla Diocesi e al Santuario, e al contempo preoccupati della preparazione di persone, che continuino la missione, quando Dio ci dica che è giunta l’ora di lasciare ad altri il compito.

Al terminare la celebrazione i pellegrini si dirigono lentamente ai loro autobus per ritornare a casa, ma costa allontanarsi dal Santuario, perché si vorrebbe rimanere ancora un po’ accanto alla Madonna, o camminare ancora un momento per quel luogo sacro. Una signora racconta felice che ha trovato un fiore che cercava dall’anno scorso, e spiega: Non l’ho preso tra i fiori del giardino, ma l’ho comprato nel chiosco” Una giovane coppia entra al Santuario per consacrare la sua piccolina di 50 giorni alla Madre e Regina. Così, ogni figlio vuole approfittare fino all’ultimo della Casa della Madre.

Atibaia, 27.06.2010Anche Cleuzeli e il gruppo di pellegrini, che l’hanno accompagnata, si decidono a partire. Devono viaggiare 5 ore e domani è un giorno normale di lavoro e studio. Ma con le grazie del Santuario tutto è differente. Tutto cambia come afferma la coordinatrice, poiché la “Madre di Dio mi ha scelto. Qui anch’io ho una missione”.

Fotografie

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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