Postato su 2010-04-10 In Vivere l’Alleanza

Zona Maipo: nuove terre per Maria

LogoCILE, Verónica Díaz Andueza. A poche settimane dal giorno che finalmente si avvererà il sogno di avere un Santuario proprio – la cui benedizione sarà il 22 maggio – la Famiglia della Zona Maipo si prodiga, affinché questa terra sia una fertile valle per Maria. Oggi intensifica con passione ed energia i suoi sforzi, convinta che questo desiderio ardente non finisce qui, bensì proprio il contrario: quel giorno la missione comincerà.

 


En construcción: el futuro Santuario de Maipo, ChileÈ un giorno molto caldo e nonostante il forte solo d’estate, la solida silhouette del Santuario che s’innalza nella valle di Maria, situata nella zona di Maipo, si distingue perfettamente. È impossibile non accorgersi, che in queste terre ogni particolare è stato programmato. Ed infatti questa Famiglia concreterà fra un mese il 22 maggio il suo sogno, cui ha dedicato tutto il suo sforzo da 20 anni.

È stato all’ombra di questi secolari alberi, dove si sono “covati” i più profondi desideri. La ferma costanza di un piccolo gruppo è stata sufficiente per pensare: “Quante volte nella storia del mondo è stato il piccolo e l’insignificante l’origine del grande, del più grande!” (Padre Kentenich). Oggi la famiglia della zona Maipo – che supera le 400 persone – si consolida con il suo Santuario.

“La necessità di avere un Santuario, è diventato un desiderio unanime di tutta la Famiglia. Ci siamo sperimentati come suoi figli, e sentiamo la presenza permanente e reale della nostra Madre, fiduciosi che sarà Lei a guidare i nostri passi futuri, a fare tutti i miracoli di cui avremo bisogno per servire la Chiesa e mediante essa tutta la comunità della nostra zona Maipo”, commentano Pedro Hiribarren e Cecilia Cardoen, ex Coordinatori.

Gli inizi

El futuro Santuario de Maipo, ChileLe prime luci che in questa valle si sarebbe avverato un sogno, che solamente custodivano nella mente e nel cuore, erano iniziate da tempo. La famiglia ha cominciato a formarsi con un gruppo di coppie, appoggiati da P. Horacio Rivas. Col trascorrere del tempo quest’idea ha cominciato a conquistare nuovi cuori. Sono sorte le prime Alleanze d’Amore e l’entusiasmo si è inevitabilmente propagato fino a toccare i differenti Gruppi.

“Durante i primi anni, si è lavorato principalmente in consolidarci come Famiglia, affinché ogni Gruppo imparasse a vivere i suoi ideali più autentici, all’avvicinarci il più fedelmente possibile al volere del Padre Fondatore, ad interpretare profondamente la spiritualità di Schoenstatt”, affermano Pedro Hiribarren e Cecilia Cardorn.

Al contempo ricordano che si era fatto uno sforzo speciale nella Campagna della Madonna Pellegrina: “Ella è stata la grand’ambasciatrice nelle Parrocchie della Zona poiché ci ha permesso entrare in contatto con i parroci e i loro fedeli, aprendo le porte al Movimento per offrire il nostro appoggio e i nostri workshop di preghiera alle signore delle Parrocchie”.

Ciononostante chissà il momento più imoportante di unione è stato il giorno che la nostra Famiglia ha deciso trasformare un semplice e arido terreno in terra fertile per Maria. All’avere i piani in mano e la certezza di un progetto come appoggio, è diventata una necessità conquistare la terra spiritualmente e così si è cominciato a seminare. La terra è stata concimata nell’attesa del gran momento. Il terreno è stato disegnato con una grand’attenzione paesaggistica pianificato da Ximena Music, attuale Coordinatrice, insieme a suo marito Andrés Palomer, che inoltre è l’ingegnere civile incaricato della costruzione Il giorno che si è seminato, la gente assicura che il cielo si è aperto per loro. Non hanno potuto nascondere con l’umiltà dello strumento e il sorriso dei loro visi, l’orgoglio di stare seminendo un giardino per Maria.

I miracoli della vita quotidiana

Oggi anche solo il giardino che cresce dà fede della corrente di vita che gira attorno a questa terra. I primi germogli degli alberi. I pini che crescono eretti e i roseti che seducono all’entrata della Valle di Maria danno una testimonianza fedele, che qui si prepara qualcosa di grande. Inoltre dà anche testimonianza di quest’ardente desiderio di riuscire un giorno a costruire la Casa di formazione, che vuole accogliere le famiglie e i partecipanti nelle loro riunioni.

L’unica preoccupazione di questa comunità, che ha dedicato tutto il suo sforzo, non è stata solo che la terra fosse fertile, bensì che l’accoglienza si trasformasse nella sua principale caratteristica. La comunità si è anche occupata tanto della preparazione spirituale, perciò si sono stabilite certe pietre miliari che la identificano. Immancabili le Messe quotidiane, le profonde campagne di preghiera e il Capitale di Grazie, la loro ricchezza di simboli per i quali si prodigano, gli incontri le seconde domeniche di ogni mese in una Messa aperta alla comunità che cominciano e finiscono nello spirito di famiglia.

Ciononostante, fa notare Ximena Music, la Coordinatrice della zona Maipo, è in questo periodo speciale, dove più si sono sforzati. “Questa tappa di costruzione è uno dei momenti più belli della nostra vita. Ancora succedono miracoli della vita quotidiana, in cui ciascuno scopre il meglio che ha per costruire un “focolare”: il nostro “focolare” dove la mamma sarà la nostra Mater”.

Ed aggiunge con emozione che la costruzione ha generato una corrente di vita che scappa dalle mani. “Questa costruzione mantiene i nostri cuori uniti ed è così come abbiamo offerto per la conquista spirituale del nostro Santuario, atti d’amore. In questa conquista scopriamo la gioia che ci regala questa moltiplicazione degli atti d’amore. Ed è tutto questo che realmente sperava il Padre Fondatore, un luogo di grazie, dove si distribuisse amore. È in questo momento che si deve preparare il cuore pronto a ricevere.

“Il nostro lavoro non finisce nella costruzione e benedizione del Santuario, bensì da lì comincia”

Il Coordinatore Andrés Palomer fa in concomitanza il suo lavoro spirituale e quello di costruttore, un lavoro in cui ha posto tutta la sua capacità e il suo spirito di servizio, cercando di conciliare le cento richieste della Famiglia. Ma a Andrés piace guardare più lontano: “Insieme con la tappa della conquista del Santuario, la nostra vera missione la sentiamo nel far conoscere il Movimento di Schoenstatt nella zona e farlo crescere. Il nostro lavoro non finisce con la costruzione e benedizione del Santuario, bensì da lì comincia”, afferma convinto.

È facile scoprire, contando i giorni che mancano e osservando lavorare intensamente ciascuna delle commissioni che si sono formate per il giorno della benedizione, quale sia il sentire di questa comunità, che la muove; “Sogniamo che il nostro Santuario non solo accolga la Famiglia di Schoenstatt, bensì tutta la comunità e coloro che passano per dirigersi al sud. Desideriamo che il nostro Santuario sia una tappa nel cammino, perciò vogliamo invitare tutta la Famiglia di Schoenstatt ad unirsi nella preghiera per potere avverare questo sogno”.

Questa tappa, più che un invito sembrerebbe essere una proposta irresistibile. Così come lo dice il motto che si sono proposti: “Con eroismo costruiamo oggi il tuo Santuario”. La Famiglia della Valle di Maria irradia una coscienza di missione che fa pensare con certezza che non teme l’eroismo. Indubbiamente, custodiscono nei loro cuori il desiderio ardente di avere un Santuario, in cui la Mater regni e sono disposti, perciò, a seminare con convinzione nuove terre per Maria.

Bendición: 22 de mayo de 2010

Foente: Vínculo, Revista del Movimiento de Schoenstatt en Chile

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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