Postato su 2014-11-24 In Francesco - messaggio

Che cosa può imparare un cristiano dal “sandwich di prosciutto e formaggio”?

PAPA FRANCESCO. Papa Francesco ha fatto ridere a un gruppo di giovani riuniti nel Vaticano al ripetere una metafora di un umorista argentino Luis Landriscina sul “sandwich di prosciutto e formaggio” per incoraggiare i giovani cristiani ad impegnarsi in ricuperare la dignità delle persone.

Papa Francesco si è rivolto ai giovani, parlando in spagnolo, al simposio dei giovani contro la prostituzione e la tratta delle persone, tenuto nella “Casa Pio IV del Vaticano dal 15 al 16 di novembre.

Nella sua allocuzione che è stata diffusa in YouTube, Papa Francesco ha ricordato le parole di Landriscina, “che faceva vedere la differenza che c’è tra collaborare ed impegnarsi. Tutti devono collaborare, ma i cristiani dobbiamo impegnarci. Landriscina diceva: ‘La vacca quando ci dà il latte collabora per la nostra alimentazione. Dal latte si fa il formaggio, e allora facciamo un sandwich. Ma un sandwich di formaggio è un po’ insipido, allora si deve aggiungere una fettina di prosciutto. Andiamo a vedere il maiale, e il maiale per fare il prosciutto non collabora, dà la vita, s’impegna’”.

Il Papa ha spiegato che “impegnarsi è dare la vita, è giocarsi la vita e la vita ha un significato se si è disposti a giocarla, a viverla per il bene degli altri. Mi piace tanto vedere i giovani che hanno quella voglia d’impegnarsi. Ricordatevi del sandwich di formaggio e prosciutto!”

Il simposio è stato organizzato dalle Pontificie Accademie delle Scienze e la Scienza sociale, Global Freedom Network, e la ONG argentina vincoli in rete quest’ultima diretta da Alicia Peressutti.

Nell’evento hanno partecipato numerosi giovani di differenti nazionalità vicini a questa realtà, con l’obiettivo di condividere la loro esperienza e riunire le idee contro la tratta delle persone.

“Vi ringrazio per il lavoro che state facendo”, ha continuato il Santo Padre. È una lotta che ognuno di noi è chiamato a realizzare, una lotta contro quel movimento che porta l’umanità, affinché pensi che una persona è un oggetto che si usa e si butta. Un oggetto da usare. Riscattare la dignità delle persone. Siamo certamente in un’epoca, dove la persona umana è usata come un oggetto e termina essendo materiale da scartare. Agli occhi di Dio non c’è materiale da scartare, c’è solamente dignità”.

“Il lavoro che voi fate, la vostra inquietudine è riscattare colui che vuole essere scartato ed ungerlo di nuovo con dignità Grazie per quanto fate, per il lavoro, per impegnarvi. Impegnarsi significa dare la vita, spendere la vita”, ha aggiunto.

Al concludere il Simposio, il cancelliere dell’Accademia per le Scienze, Mons. Marcello Sánchez Sorondo, ha mostrato al Pontefice una dichiarazione contro la tratta di persone firmata da tutti i presenti.

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Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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