org. Come “introduzione alla settimana”, pubblichiamo da adesso di lunedì in lunedì alcune frasi di Papa Francesco per ogni passo quotidiano del nostro pellegrinaggio, sforzandoci di convertirci sempre di più in pellegrini missionari, solidali, poveri, contenti, aperti ed umili, chiedendo che la Chiesa ci rinnovi nello spirito autentico dell’alleanza. Senza umiltà non c’è servizio effettivo, né rinnovamento interno ed autentico. Papa Francesco ci parla della grazia 2014.
SETTIMANA 22/2013
La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani, è il volto con il quale Dio si è rivelato, non dall’alto di un trono, bensì camminando con l’umanità. È Gesù che ci ha rivelato il Padre e che ci ha promesso lo Spirito Santo. Dio ha camminato con il suo popolo nella storia del popolo d’Israele e Gesù ha camminato sempre con noi e ci ha promesso lo Spirito Santo, che è fuoco, che ci insegna tutto quello che non sappiamo, che ci guida nel nostro interiore, che ci dà buone idee e buone ispirazioni. – 26/5
A volte pare che si ripete oggi quello che è successo in Babele, divisioni, incapacità di comprensione, rivalità, invidie, egoismo. Che cosa faccio con la mia vita? Creo unità nel mio intorno? O divido, con pettegolezzi, critiche ed invidie? Che cosa faccio? Pensiamo a tutto questo. Portare il Vangelo è annunciare e vivere anzitutto la riconciliazione, il perdono, la pace, l’unità e l’amore che lo Spirito Santo ci dona. 22/5.
Per evangelizzare, allora, è necessario una volta di più aprirsi l’orizzonte dello Spirito di Dio, senza aver paura di quanto ci chieda e dove ci guidi. Raccomandiamoci a Lui! Egli ci darà la capacità di vivere e dare testimonianza della nostra fede, ed illuminerà il cuore di chi incontriamo. Questa è stata l’esperienza di Pentecoste: gli Apostoli, riuniti nel Cenacolo, “E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si divisero e si posarono sopra ciascuno di loro e tutti si furono ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi” (At. 2,3-4). Lo Spirito Santo, discendendo sugli Apostoli, li fa uscire dalla sala in cui erano chiusi, li fa uscire da se stessi, e li trasforma in annunciatori e testimoni delle “grandezze di Dio” (cfr 11) 22.5
Dal fuoco di Pentecoste, dall’azione dello Spirito Santo. S’irradiano sempre nuove energie di missione, nuovi cammini per i quali annunciare il messaggio di salvezza, nuovo coraggio per evangelizzare. Continuiamo sempre ad agire così! Viviamo con umiltà e coraggio il Vangelo! Diamo testimonianza della novità, la speranza, la gioia che il Signore porta alla vita. 22,5
Pensiamo oggi a Gesù, che sempre vuole che tutti si avvicinino a Lui; pensiamo al popolo santo di Dio, un popolo semplice, che vuole avvicinarsi a Gesù; e pensiamo a tanti cristiani di buona volontà, che si sbagliano ed invece di aprire una porta la chiudono… e chiediamo al Signore che tutti coloro che vengono in Chiesa trovino le porte aperte, aperte per incontrare questo amore di Gesù. Chiediamo questa grazia. 26.5.
La fede del popolo di Dio è una fede semplice che forse non conosce molta teologia, ma che porta dentro una teologia che non si sbaglia, perché c’è in essa lo Spirito… Se volete sapere chi è Maria consultate il teologo e vi dirà esattamente chi è Maria. Ma se volete sapere come amare Maria, chiedetelo al popolo di Dio, che ve lo insegnerà meglio. “ 26,5.
Affidiamo la nostra lode alle mani della Madonna. Ella, la più umile delle creature, grazie a Cristo già ha raggiunto la meta del pellegrinaggio in terra; già è nella gloria della Trinità. Perciò Maria, la nostra Madre, la Vergine risplende per noi come un segno sicuro di speranza. È la Madre della speranza nel nostro cammino, nella nostra vita è la Madre della speranza, ed è anche la Madre che ci consola, la Madre della consolazione e la Madre che ci accompagna nel viaggio. Ora preghiamo alla Madonna tutti insieme, che ci accompagni nel cammino “ 26.5
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
