Publicado el 2014-12-05 In Francesco - Iniziative e gesti

10 lezioni di leadership di Papa Francesco in Strasburgo

VATICANO, Ary Waldir Ramos Díaz, ALETEIA. I due discorsi di Papa Francesco nel Parlamento Europeo e il Consiglio di Europa del 24 novembre sono colmi di idee profonde, che potrebbero aiutare politici, economisti, imprenditori e servitori pubblici in tutto il mondo.

Le Parole possono essere un legato anche per padri e madri di famiglia in quanto leader dei loro propri focolari davanti ad un mondo sempre più “interconnesso e globale”, parafrasando al Pontefice. Si ha bisogno di un leader per alzare dal suolo a un altro.

Il leadership di oggi è malato di egolatria, famelico di potere e ubriaco di egoismo. Così abbiamo proposto 10 lezioni tolte dai messaggi di Papa Francesco in Strasburgo. Questa non è una ricetta di leadership, è un esercizio per apprendere alcune lezioni, perché, come insegna il Pontefice, ci si deve lasciare guidare da Dio con la mente aperta e lasciare che ci sorprenda.

1. Realismo. Papa Francesco ha dimostrato che un leader è realista e il che significa che nel rispetto al prossimo e la creazione c’è un collegamento alle cose concrete di tutti i giorni. Cioè, che la vita non deve girare intorno all’economia, bensì alla dignità della persona.”

Rispettare la vita e il proprio ambiente “non significa solo limitarsi a non danneggiarlo”, bensì che “insieme ad un’ecologia ambientale, si ha bisogno di un’ecologia umana, fatta del rispetto della persona”.

2. Servizio. Papa Francesco ha dato una lezione del leadership come servizio agli altri e non come strumento del potere.

A voi, legislatori, corrisponde il compito di costudire e fare crescere l’identità” in modo che i “cittadini trovino di nuovo la fiducia nelle istituzioni”.

“Sapendo che quanto più cresce il potere dell’uomo, più grande è la sua responsabilità individuale e collettiva.

3. Cercare il bene comune. Il diritto individuale deve associarsi al dovere verso gli altri. Papa Francesco insegna che i “diritti dell’individuo” sono uniti al contesto sociale”, in cui anche ci sono “doveri” connessi “al bene comune della società stessa”.

Il problema comincia, quando i diritti degli individui non si armonizzano con “un bene più grande”. Il che succede all’uomo che ostenta diritti illimitati sulla donna fino al punto di maltrattarla, o al padrone che approfitta del lavoratore o al politico che abusa della sua carica.

4. Motivare. Il primo Pontefice non europeo dopo dodici secoli ha parlato di “speranza” e di “coraggio” ad una realtà (come quella europea) “un po’ invecchiata e ridotta”. Il che è un invito a muoversi dal torpore della crisi di idee e ad avere maggiore fiducia nel futuro.

Il Papa, parlando dell’Europa in crisi, afferma che è il momento di abbandonare il timore e lasciare di pensare a noi stessi. Si deve essere protagonisti del cambiamento, confidare nei valori e soprattutto nella fede per superare qualsiasi crisi.

5. Credibilità e autorità. Il Papa ha conquistato la gente con la sua credibilità di uomo umile e coerente: fa quello che dice.

La credibilità del Papa è evidente nelle parole di Martin Schulz anticipando l’evento: “La presenza in Strasburgo di Francesco, il Papa che giunge dall’altra parte del mondo, può servire per scuotere l’Unione dal senso di disorientamento che preoccupa tanto”.

6. Parlare con la verità. Il Papa ha parlato anche con la verità, senza importargli essere un invitato o la serata di gala del momento. Ecco qualche dimostrazione di franchezza:

Emigrazione. “Non si può tollerare che il Mare Mediterraneo si converta in un gran cimitero”.

Crisi di valori. “Una delle malattie che noto più diffusa oggigiorno in Europa è la solitudine….Si nota soprattutto negli anziani, spesso abbandonati al loro destino, come nei giovani senza punto di riferimento e di opportunità nel futuro.

7. La qualità umana e la capacità di gesti affettuosi. Il Papa è stato interrotto 12 volte da applausi durante il suo discorso a 751 deputati europei. Ha avuto tempo perfino per avere gesti di affetto verso gli impiegati e una anziana di 97 anni che gli ha ricordato la sua vita di studentessa in Germania.

La presidentessa dell’Assemblea del Parlamento, Anne Brasseur, riferendosi ai gesti profondi del Consiglio di Europa per aiutare gli emigranti: ha ripetuto il concetto della “globalizzazione dell’indifferenza “del Papa e ha ricordato uno dei primi gesti pubblici di Francesco nel 2013: visitare la Isola Lampedusa.

La leader europea si è inspirata in questo gesto con la promessa di prendere misure per evitare più morti nella traversata del Mediterraneo.

8. Coscienza del passato, ma proiettati nel futuro. Papa Francesco non dimentica il passato, ma vive con la consapevolezza che ogni parola, gesto, atto, proietta verso il futuro.

Il Pontefice ha dimostrato che rispetta il passato, ma che il passato non è un ostacolo per assumere le novità dei tempi. Il Papa ha citato spontaneamente Paolo VI, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, che è stato il primo pontefice che ha visitato la sede simbolo della democrazia in Europa appoggiando la libertà e il principio di comunione.

9. Agire mossi dai valori. Il Pastore della Chiesa ha invitato i deputati europei a “costruire insieme” una realtà che non giri intorno all’economia, bensì intorno ai valori inalienabili della persona.

10. Avere un’identità forte. Un leader è forte se difende i valori che hanno radici profonde della sua identità cristiana. Un giornalista di ritorno a Roma gli ha domandato in questo senso, se i due discorsi pronunciati davanti ai rappresentanti di 800 milioni di Europei sono di ispirazione social-democratica’.

Il Pontefice ha sorriso senza scomporsi, forte nella sua identità: “Non ho il coraggio di qualificarmi né dall’una, né dall’altra parte. Io insisto nel dire che questo viene dal Vangelo: questo è il messaggio del Vangelo, che fa parte della Dottrina sociale della Chiesa”.

Insomma, Papa Francesco ha molto chiara la sua missione in difesa della vita, della famiglia, dell’ambiente, dell’educazione, delle radici cristiane, del creato.

Il leader cristiano difende i valori fino a dare la propria vita.

Finalmente si deve rilevare come dimostrazione di questa identità non negoziabile, la sua posizione nei confronti della famiglia, che ama chiamare “la cellula della società”.

Papa Francesco ha professato la sua missione difendendo la famiglia, non solo per dare “speranza” alle nuove generazioni, bensì affinché sia rifugio dei più deboli: anziani e bambini.

IL DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL PARLAMENTO EUROPEO

IL DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL CONSIGLIO DI EUROPA


Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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