Publicado el 2014-11-16 In Giubileo 2014

In cammino a un nuovo centenario

ARGENTINA, Diana Zunini. Dal 15 al 26 ottobre, un gruppo di 21 pellegrini del Santuario della Madre e Regina del Popolo di Paso Mayor, dell’Archidiocesi Bahia Blanca, si è unita a 200 Argentini che sono andati in pellegrinaggio alla Festa Giubilare. Quanta grazia sparsa nei giorni di celebrazione a Schoenstatt e Roma! Un’esperienza indimenticabile, andare pellegrinando con altri. L’aiuto rapido, quando qualcuno non arrivava in tempo, si perdeva non poteva con tante valige! Sentire la gioia dell’incontro ed anche la stanchezza e le difficoltà, come in ogni famiglia. P. Guillermo Carmona ci ha accompagnato con i suoi suggerimenti, insegnamenti, attento ad ogni bisogno, un vero Padre. Quanto abbiamo imparato e quanta attività ci aspetta in cammino a un nuovo Centenario!

Quanti pensavano come si sarebbero intesi con i pellegrini di differente lingua. Ma la vita di quei giorni ha dimostrato che la lingua non è stata un problema per rallegrarsi e condividere insieme la Vigilia, la festa dell’Alleanza, le Messe internazionali, abbracciarsi, ridere e piangere insieme.

La Madre mi ha riempito di emozione

Florencia Fernandez ha raccontato: le Sorelle che abbiamo visitate parlavano in tedesco, ma una di loro sapeva il portoghese e con lei ci intendevamo meglio. Così abbiamo potuto condividere le esperienze della missione”.

Anche i silenzi, ha commentato Yoli Errazquin: “mi ha impressionato molto il silenzio delle migliaia di pellegrini nell’Arena, con le candele accese. Sara ci diceva: “quanti regali ricevuti: ci aspettavano al scendere dall’autobus, con bandiere, fiori e musica”. Tutti volevano regalarci qualcosa del loro paese, nessuno è rimasto senza provare le caramelle del Cile, in sacchetti con il nastro rosso, azzurro e bianco; e naturalmente le torte tedesche.

Voglio condividere un momento speciale: “incontrarmi con il Padre, sedermi accanto alla sua tomba, raccontargli le mie preoccupazioni e gioie e ascoltarlo. Mettere sulla sua tomba la croce dell’Unità, che nostra figlia Carlas ha portato da Milwuakee per il suo babbo Carlos, e che lo ha accompagnato sul suo comodino fino alla sua morte. Egli amava il Padre, lo ammirava per la sua libertà interiore”.

Margherita Gonzales ha raccontato che erano in attesa di entrare al Santuario. Ester Herrera era in sedia a rotelle e c’era una lunga coda di pellegrini, “ma è apparsa improvvisamente una Suora, per me era un angelo, che ci ha detto andiamo!, e prendendo la sedia ha attraversato il suolo tutto infangato e in un secondo eravamo dentro il Santuario”. Ester ha commentato che non poteva smettere di piangere insieme a Margherita, quando sono entrate, “io sempre me lo immaginava dalle fotografie. Ma essere lì e guardare la Madre mi ha colmato d’emozione”.

Alicia e Eduardo Gebert hanno suggellato la loro Alleanza d’Amore come coppia il 18 ottobre. Abbiamo accomodato accanto alla parete del Santuario che dà alla piazza come un grande mantello, poiché dentro il Santuario era impossibile: la bandiera argentina, la bandiera del Santuario di Paso Mayor e quella della Campagna di General Daniel Cerri. E sul mantello le immagini della Madonna Pellegrina. Una specie di “altare all’aperto”. E lì li abbiamo accompagnati durante quella emotiva e profonda celebrazione.

Maria, Madre e Educatrice

Gymnich è stata la nostra prossima visita e il giorno seguente Dachau.

Due momenti molto forti che hanno segnato la vita di nostro Padre e che ci mostrano che “Dio scrive diritto su righe storte, e che le leggi della psicologia sono trasformate da leggi di grazia.

Una attività immensa per continuare meditando nel nostro intimo, nella nostra vita, nella nostra storia e chiedere senza stancarsi al Signore che ci regali quella forza, quel coraggio, quella fiducia, resistenza e misericordia che hanno caratterizzato la vita del Padre.

Belmonte: la Chiesa in uscita

Finalmente siamo arrivati a Roma, con la visita ai Santuari Cor Ecclesiae e Belmonte. In Belmonte ho ricordato soprattutto tutta la comunità del Santuario della Madre del Pueblo. E non solo nella Santa Messa, bensì quando Maria Fischer ci ha accompagnato a visitare il luogo e ci ha ricordato la nostra Missione di Movimento in uscita, lì siamo stati chiamati ad uscire, “ad una chiesa in Movimento, ad arrivare alle periferie esistenziali, a manifestare la solidarietà, ad aiutare gli altri a scoprire il volto di Gesù ed invitarlo al nostro Santuario”. E là c’era la nostra gente. Quella del Santuario rurale di Paso Mayor, “la gente semplice del popolo” che esce a raccontare le meraviglie del nostro luogo santo. A regalare il suo segreto.

La nostra sfida: umiltà, testimonianza, preghiera e servizio

E la chiusura in bellezza è stata l’’incontro con Il “nostro Papa Francesco”, che con le sue parole umili, semplici e profonde ci ha mostrato la nostra sfida: umiltà, testimonianza, preghiera e servizio. Per mano di Nostra Madre, “Maria, Madre e Educatrice”.

Ester Herrera e Marta Manquelef, che per tanti giorni aveva spinto la sedia a rotelle di Ester, sono state benedette specialmente dal Papa, così come la bandiera del Santuario della Madre del Pueblo.

Originale: spagnolo. Traduzione. Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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