Publicado el 2015-01-06 In Vivere l’Alleanza

Più di quanto ritieni possibile

GERMANIA, fma. Tutto il piano terra, compresa la Caffetteria con le pareti “tappezzate” di foglie colorate – è stato il saluto di benvenuto del Centro di Schoenstatt di Memhölz, nel terzo fine settimana d’Avvento, ai giovani, alle famiglie e ai singoli, ai collaboratori del Centro di Schoenstatt e alle persone impegnate del Movimento, per la sesta Conferenza di Memhölz. Dopo che per quattro volte si era trattato di rimettere in forma il Centro per il Secondo Secolo di Schoenstatt, secolo che era iniziato già da un bel po’ – ma neanche per sogno riposo, ripresa ed attesa di ciò che arriva. Le foglie colorate sulle pareti hanno fatto capire sin dall’inizio che si richiede movimento, di andare fuori lontano e alle periferie. In totale 50 frasi prese dal Messaggio di Papa Francesco al Movimento di Schoenstatt, e mescolate con altre frasi non meno “pressanti ad uscire” di Padre Kentenich, prese dalla Conferenza per la Posa della Prima Pietra, hanno spronato all’impegno partendo da qui o detto in modo informale: Secondo Secolo – Memhölz to go. Più di quanto ritieni possibile.

C’erano sempre singoli o piccoli gruppi davanti alle domande, agli spunti e alle esortazioni sulla parete. “A dire il vero non ho ancora letto in questo modo il messaggio dell’Udienza”, ha detto qualcuno. “Preso insieme è grandioso, ma se si sta davanti ad una singola frase e la si fa agire veramente, essa diviene ancora più forte, ancora più personale.”

Il mio 18 Ottobre – la mia Rinnovazione dell’Alleanza d’Amore

La Conferenza inizia con un sguardo retrospettivo, attraverso immagini del Giubileo del Centenario a Schoenstatt, Roma e Memhölz e con racconto personale: Qual è stato il mio momento giubilare, il momento in cui ho toccato con mano e rinnovato la mia Alleanza d’Amore, il mio 18 Ottobre? E ad un tratto sta in sospeso tutta la molteplicità d’esperienza e guida personale giubilare: il momento in cui l’Immagine della Madonna di Schoenstatt è stata portata durante la festa al Santuario, il ricollocamento del Simbolo del Padre dopo la pittura del Santuario, un incontro inatteso a Schoenstatt durante il Giubileo, uno spazio di tempo nel Santuario Originale il 18 Ottobre, la gioia di celebrare insieme il Giubileo non programmato, come Famiglia al completo, l’arrivo dei Tedofori con la Fiaccola, il servizio dei pellegrini a Belmonte/Roma, una parola di Papa Francesco all’Udienza, la presentazione del proprio progetto in una tenda della Cultura dell’Alleanza, un attimo tutto personale né il 18 Ottobre né a Roma né a Schoenstatt o Memhölz… esperienze che finiscono nel Santuario anche se la serata non è davvero ancora finita.

Più …

Che cosa è successo in quest’anno di grazia a Memhölz, con la mia partecipazione ed oltre? Che cosa ci è stato donato qui? Che cosa ho ricevuto in dono, qual è stato il mio contributo giubilare? E in vista del motto della festa dell’anno: ‘Più di quanto ritieni possibile’, la domanda: Che cos’era il di PIU’? Dov’è stato possibile di PIU’? – I partecipanti si sono occupati di queste domande in gruppi e poi insieme … ed è stato raccolto PIU’ di quanto ciascuno avrebbe ritenuto possibile a priori. E c’è ancora qualcosa che “arde” – il desiderio dell’ancora di PIU’ e la disponibilità ad intraprendere in prima persona ancora di PIU’, a puntare di PIU’, a trovare PIU’ spazi di crescita, al servizio degli uomini…

Con coraggio – uscire

Sabato pomeriggio la cosa diventa molto intensa: ciascuno può scegliere una (sì, solo una) frase, dalle frasi dell’Udienza e dalla conferenza di Padre Kentenich, e leggerla davanti a tutti a voce alta… Tutto questo è’ stato detto davvero in una sola conferenza, in una sola udienza? Alcune frasi si ripetono… si condensano, si approfondiscono. Qualche frase fa abbozzare un sorriso su molte facce: Era chiaro che qualcuno o qualcuna poteva scegliere solo questa frase… E il ripetersi della meraviglia, quando frasi di Padre Kentenich e di Papa Francesco si addicevano così bene ad entrambi, come se in quel momento parlassero proprio del rinnovamento della Chiesa e dell’uscire come apostoli.

Così commossi e in gruppi che si avvicendano, si passa a riflettere e programmare concretamente: Che cosa ci potrebbe stare qui? Che manifestazioni, quali collaboratori ci sono, che cosa facciamo? Molto viene detto, respinto, accolto prendendo un po’ in giro, ammirato… e qualcosa prende forma. Continuare con il restauro – c’era da aspettarsela e tuttavia fa immenso piacere. Un giorno per fiutare compattamente, per così dire, le proposte di Memhölz, una sorta di Fiera Domestica? Forse. Un “Memhölz Chat” in Whatsapp. E ad un tratto, in modo sorprendentemente forte, dopo che nella relazione era stato quasi sommerso: Un mercato delle pulci! Prima ancora però una nuova edizione del Ramadamma (per i non-originari del posto: Noi mettiamo a posto, o anche Giornata del riordino), per avere infatti qualcosa per il mercato delle pulci. Nonostante che dalle facce si legga chiaramente che alcuni stanno già svuotando mentalmente mobili e solai. Spronati, molto fortemente, da Papa Francesco: Un incontro per coppie in rapporto d’amicizia e/o fidanzati? In ogni caso un altro Corso di Preparazione al Matrimonio per Pasqua! E: un fine settimana per “Danza e Prega” (Dance and Pray). Margit Reich: “Il fine settimana di Danza e Prega, durante le ferie di Pentecoste, mi fa talmente piacere che potremo aggiungerci sicuramente un paio di giorni di vacanza. Ieri siamo tornati dall’ultima serata del Corso di Danza con una fotografia per il Volantino …”

E la cosa migliore: per ogni proposta concreta ci sono già le persone che se ne occupano!

Chiude la Conferenza di Memhólz una Messa per Famiglie ben preparata musicalmente da bambini e giovani. Anche se gli ultimi ad andar via salgono in macchina solo a tardo pomeriggio.

Una Storia

E anche questa è Conferenza di Memhölz: Una coppia di coniugi della cerchia dei partecipanti dirige un’impresa di famiglia. “Nel Mercato dell’Avvento c’erano ancora esattamente tanti piattini di dolci prelibati quanti siamo noi collaboratori, tanto che ho alleviato con la mia spesa il riordino, risparmiandomi inoltre tanto tempo per il fatto che era già tutto avvolto in cellofan e pronto per essere presentato in regalo…”

E alla fine è anche chiaro che tutta l’aspirazione al di Più, al crescere verso l’alto, al crescere in estensione, all’uscire ed operare “partendo da qui” si possa riassumere con una sola parola, antica e sempre nuova, seppur in tonalità diversa: “Più di quanto ritieni possibile.” E cos’altro se non questo?

Fotografie

Originale: Tedesco  /  Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *