Publicado el 2014-12-21 In Vivere l’Alleanza

Sulle tracce di Grandi Fondatori

ROMA, Mons. Dr. Peter Wolf. Ogni anno ha luogo, dalla Germania a Roma, un viaggio organizzato dall’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt e quindi anche quest’anno 2014. È iniziato il lunedì della Prima Settimana d’Avvento con due autobus, rispettivamente da Schoenstatt e da Würzburg. Don Stefan Keller, insieme a Dr. Wolf,  ha accompagnato l’autobus sulla linea del Reno, mentre Don Armin Noppenberger quello della Liebfrauenhöhe (Altura di Nostra Signora). Hanno passato bene la notte e sono arrivati puntualmente verso le 9h:00 del mattino seguente a Belmonte, dove Don Giorgio Egle e Don Frantisek Jirasek stavano ad attenderli. Il gruppo di 80 persone ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa e Don Egle li ha fatti entrare impegnativamente nello spirito del motto del viaggio. Dopo la sistemazione nell’Hotel Tra Noi si sono recati in pomeriggio alla Basilica di San Pietro. Anche questa volta c’erano persone che hanno vissuto questa chiesa per la prima volta.

Il mattino seguente hanno partecipato all’Udienza del Santo Padre a Piazza San Pietro. Purtroppo ha piovuto continuamente, ma tutti hanno resistito fino alla fine e sono rimasti molto colpiti da Papa Francesco che li ha resi partecipi delle sue esperienze durante il Viaggio in Turchia della settimana precedente. Dr. Wolf, insieme a Don Keller, ha potuto salutare il Santo Padre e ringraziarlo per l’Udienza Giubilare. Per l’occasione gli ha consegnato l’opuscolo della Croce dell’Unità – con la quale aveva inviato il Movimento di Schoenstatt durante il Giubileo del Centenario – e il suo libro sull’Alleanza d’Amore con testi del nostro Fondatore. Papa Francesco ha ringraziato molto cordialmente e ha chiesto preghiera. Quasi insistendo ha poi soggiunto: “Ne ho bisogno.”

San Francesco

Dopopranzo i pellegrini si sono recati alla Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme e da lì hanno fatto un pellegrinaggio lungo le Mura Aureliane in direzione del Laterano. Don Noppenberger ha illustrato vivacemente come san Francesco si fosse messo a suo tempo in cammino con i suoi primi seguaci per andare dal Papa. Davanti al monumento di san Francesco ha rievocato la “marcia” dei Sacerdoti Diocesani, quando hanno portato a Roma la loro Regola per l’approvazione pontificia. Dopo ha celebrato con noi l’Eucaristia nella Cappella del Coro della Basilica Lateranense.

San Benedetto

Il programma del Giovedì ha portato sulle tracce di grandi Fondatori nella chiesetta di San Benedetto in Piscinula, in prossimità dell’Isola Tiberina, costruita sull’abitazione di san Benedetto al tempo dei suoi studi a Roma. Don Keller ha chiarito ai pellegrini il significato di ciò che aveva ispirato san Benedetto e di come egli avesse cercato una nuova strada nel bel mezzo della decadenza dell’Impero Romano. Da lì il gruppo ha proseguito per l’Aventino e ha fatto sosta a Sant’Anselmo, dove oggi si concentra la vita benedettina di Roma. Da lì la strada ha continuato per Santa Sabina, dove i Domenicani avevano trovato il loro posto a Roma già dai tempi di San Domenico. Anche qui Don Keller è riuscito ad esporre l’intento e il nuovo delle sfide d’allora.

Sant’Ignazio

Dopopranzo si è trattato di seguire le tracce di sant’Ignazio di Loyola. Per questo motivo la Celebrazione Eucaristica è stata programmata a Santa Maria Maggiore, dove Ignazio dopo lunga esitazione ha celebrato la sua Prima Messa. Dr. Wolf ha illustrato la vita del grande Fondatore Ignazio, partendo dalla sua gravissima ferita a Pamplona e continuando con il tempo del deserto a Manresa, il suo pellegrinaggio alla Madonna di Monserrato, il periodo di studi a Parigi e la ricerca dei primi seguaci, ed infine l’ordinazione sacerdotale a Siena e il cammino fino alla sua Prima Messa a Roma presso la “Sacra Culla”, a Santa Maria Maggiore. Da qui l’itinerario ha continuato per San Paolo fuori le Mura, dove hanno incontrato di nuovo il Fondatore dei Gesuiti nella Cappella laterale. Qui, davanti al Crocifisso antichissimo e al quadro della Madonna, egli aveva pronunziato i voti insieme ai suoi primi seguaci, dopo la sua elezione a generale dell’Ordine.

Le strade attraverso il centro hanno offerto continuamente la possibilità di vedere e cogliere molte altre attrazioni della Citta Eterna. La serata ha portato a Piazza Navona e al Pantheon e si è conclusa con una bella porzione di gelato.

L’ultima mattinata ha portato invece, in diversi gruppi, a mete come il Santuario COR ECCLESIAE delle Sorelle di Maria, a Castel Sant’Angelo, a Santa Maria in Trastevere, alla Chiesa dell’Apostolo San Bartolomeo, sull’Isola Tiberina e a Casa Pallotti con la Chiesa di San Salvatore in Onda che custodisce la tomba di san Vincenzo Pallotti.

Belmonte

Come l’arrivo, anche la conclusione era stata fissata a Belmonte. Don Egle, che ne rappresenta la Comunità Responsabile con grande impegno, ha guidato i pellegrini, analogamente al grande Pellegrinaggio Giubilare di qualche mese fa, su un itinerario molto ben scelto e fatto di stazioni, attraverso la grande area, trasmettendo così le tracce del nostro Fondatore Padre Kentenich a Roma e il suo desiderio di legare Schoenstatt pienamente alla Chiesa e al Santo Padre. Nella Messa di chiusura Don Stefan Keller ha tirato le somme dell’itinerario di pellegrinaggio sulle tracce di grandi Fondatori. In questa settimana molti hanno sperimentato che: Fondatori sono una benedizione per la Chiesa e l’aiutano a trovare e dare sempre risposta alle sfide di ogni nuova epoca.

Originale: Tedesco  Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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