published: 2009-02-17 |
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Un anticipo di quello che succederà il 18 ottobre 2014La Conferenza 2014 – Molto di più che una Conferenza |
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CONFERENZA 2014, Sarah Leah Pimentel. La Conferenza 2014 è stata più che una riunione di rappresentanti della Famiglia Internazionale di Schoenstatt. I partecipanti hanno fatto molto di più che analizzare i 95 anni scorsi, e rivolgere lo sguardo alle celebrazioni dei 100 anni di Schoenstatt nel 2014 e oltre. Tanti di coloro che hanno partecipato alla Conferenza, sia come rappresentati dei loro paesi o sia come parte del gruppo di volontari, l’hanno descritta come un momento di Cenacolo nella nostra storia. Realmente è stata una riunione di dirigenti del Movimento di tanti diversi paesi e nonostante parlassimo differenti lingue e pensassimo in maniere differenti eravamo uniti, perché tutti parlavamo lo stesso linguaggio – la nostra Alleanza in comune. Ma la Conferenza è stata una riunione familiare e un anticipo di quello che succederà il 18 ottobre 2014. Ovviamente, essendo membri del gruppo interpreti, non potevamo partecipare alle interessanti allocuzioni che si tenevano nelle sessioni della Conferenza, ma questo non significava che le cabine fossero in silenzio, quando i partecipanti si riunivano a scambiare opinioni o quando c’erano pause. Come membri della Famiglia di Schoenstatt era impossibile non essere coinvolti emozionatamente con quanto succedeva, e scambiavamo le nostre opinioni, quando non stavamo traducendo. Molti pensieri attraversavano la mia mente e mi costava tradurli in parole. Ma costantemente mi domandavo: Che cosa vorrà P. Kentenich da noi, ora che ci stiamo avviando verso il 2014 e oltre? Che cosa vuole lui dalla nostra Famiglia adesso all’inizio del secolo XXI?Una sera quando per un "contrattempo" sono restata fuori al freddo, mentre gli altri pregavano la preghiera della sera, ho deciso cercare rifugio accanto alla tomba del Padre, che era ancora aperta. C’era un gran silenzio e c’era solo una persona. Per coloro come noi che viviamo tanto lontano dallo Schoenstatt Originale è realmente un privilegio poter visitare il Santuario Originale e la Cappella del Fondatore, soprattutto se trovi un posticino per te. Così che quella notte seduta ai piedi del Padre, gli ho domandato una e un’altra volta: che cosa vuole dalla sua Famiglia ora all’inizio del secolo XXI? Così come il Padre aveva l’orecchio sul cuore di nostro Madre e Regina, che cosa avremmo ascoltato noi se avessimo posto le nostre mani nella sua? Ho visto i congregati riuniti con Padre Kentenich nel Santuario Originale…Non ho avuto risposta quella sera, Il giorno seguente si è domandato ai partecipanti se si doveva celebrare il 2014 e dove, e questa volta la cabina di traduzione in inglese è restata silenziosa, aspettando i risultati. In questo silenzio sono apparse due immagini nella mia mente. Nella prima immagine, ho visto i primi congregati riuniti con P. Kentenich nel Santuario Originale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, mentre suggellavano la loro prima Alleanza d’Amore con nostra Madre il 18 ottobre 1914. Il giorno era freddo e grigio e il Santuario si vedeva triste tra gli altri edifici. Le parole di P. Kentenich nell’Atto di Fondazione erano forse alquanto audaci in confronto al luogo dove erano state pronunciate. Pareva che quelle parole sarebbero state inghiottite da una guerra imminente. Ma nonostante tutto e il sapere che molti dei giovani seminaristi compreso Giuseppe Engling, sarebbero caduti in battaglia c’era una sensazione di speranza. Ho visto una corrente uscire dal Santuario Originale, si divideva in correnti più piccole, che si dirigevano in tutte le direzioni. Scorrono correnti di vita e d’amore.Una seconda immagine è apparsa nella mia mente. Subito mi sono resa conto, che si riferiva alle celebrazioni giubilari del 18 ottobre 2014. Ho visto quelle stesse correnti ritornare al Santuario Originale. Ma erano differenti. Invece della tranquilla corrente della prima immagine ritornavano al Santuario con la forza e in una gran quantità. Questi fiumi scorrevano da tutte le direzioni nuovamente verso la loro fonte, e non erano soli, perché dietro scorrevano altri al contempo dal Monte Schoenstatt, dal piccolo paese di Vallendar, da Marienberg, dal Monte Sion. La magnitudine di ognuno li rendeva tanto poderosi quanto i fiumi che li conducevano al Santuario Originale. Mentre consideravo queste due immagini, ho visto che i rappresentanti nella sala avevano deciso unanimemente, che il Santuario Originale sarebbe stato il centro delle celebrazioni del centenario. Migliaia di persone verranno a Schoenstatt a celebrare il centenario e possibilmente non ci sarà modo di avere un momento di silenzio nel Santuario Originale.. Per molti sarà forse l’unica volta che avranno la possibilità di entrare. A me personalmente non importa pensare che forse non avrò l’opportunità di entrare e pregare, ma se Dio vuole, so che farò parte di questa quantità di gente che ritornerà al luogo, dove tutto è cominciato, anche se il luogo dove debba fermarmi, sia a metà cammino tra il Monte Schoenstatt e il Santuario Originale. Abbiamo bisogno di cominciare una nuova storia insieme e celebrare il centenario tutti uniti.Mentre sto scrivendo, ricordo alcune parole di P. Kentenich nella sua conferenza del 31 maggio 1949. È come se solo adesso cominciassimo a vivere, come se tutto quello che abbiamo vissuto fino a questo momento fosse solamente un pezzo di preistoria. Ora comincia propriamente la storia del nuovo Schoenstatt. Così come in Schoenstatt negli anni 1914/1915,. Abbiamo bisogno di cominciare questa nuova storia insieme e celebrare il nostro centenario tutti uniti perché la Madonna ci ha regalato l’uno all’altro. Vogliamo restare reciprocamente fedeli l’uno all’altro, con l’altro per l’altrp nel cuore di Dio. Siamo l’uno insieme all’altro per infiammarci mutuamente. Apparteniamo l’uno all’altro ora e per l’eternità, anche nell’eternità saremo l’uno nell’altro (P. Kentenich, 31 maggio 1949)
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27.02.2009