Il pellegrino è di nuovo in cammino

Il trasporto dei resti mortali di Giovanni Luigi Pozzobon

En el Santuario Tabor, con  su hijo y sus hijas At the Tabor Shrine, with his son and two daughters Im Tabor-Heiligtum; sein Sohn und seine Töchter sind dabei
En presencia de la Peregrina Original The Original Pilgrim Mother is present Die Ur-Peregrina ist dabei
Procesión Procession Prozession
Un momento solemne A solemn moment Ein feierlicher Moment
El peregrino de Maria... en su ultima peregrinación The pilgrim of Mary – on his last pilgrimage Der Pilger Marias – aus seinem letzten Pilgerweg
El P. Argemiro Fr. Argemiro P. Argemiro beim Gebet Fotos: Ir.M. Rosequiel e  Ir. Glaucelei © 2008 Álbum de fotos – photo album – Fotoalbum

BRASILE, Suor M. Rosequel Favero. Giovanni Pozzobon partiva 23 anni fa in giugno del 1985, per il "suo ultimo pellegrinaggio", così come era scritto nel suo testamento spirituale. Una processione lo accompagnava dalla Chiesa della Madonna Addolorata fino al Santuario Tabor e da lì alla cappella di Nostra Signora delle Grazie. Lui che aveva camminato più di 140.000 chilometri con l’Immagine della Madonna Pellegrina, la Madre e Regina di Schoenstatt, voleva che anche il suo ultimo omaggio fosse un pellegrinaggio

Ma quella non sarebbe l’ultima camminata del "pellegrino di Maria": il 28 dicembre , l’ultima domenica del 2008 sono stati trasportati i resti mortali del Servo di Dio Giovanni Luigi Pozzobon. Il pellegrinaggio, così com’era stato il suo funerale, ha sostato nelle Chiese che avevano marcato la vita e la missione del "povero diacono e pellegrino", come a lui piaceva chiamarsi: la Chiesa della Madonna Addolorata, il Santuario della Madre Tre Volte Ammirabile e la cappella Nostra Signora delle Grazie.

La prima stazione di quest’itinerario di fede, è stato il Santuario di Schoenstatt di Santa Maria. Poco prima dell’orario previsto, una bella urna di legno, su cui si poteva vedere una croce dell’unità e il nome di Giovanni Luigi Pozzobon, è stata portata dagli schoenstattiani al Santuario attraverso il portone centrale . La piccola campana della Cappella toccava per accompagnare la Madre che accoglieva il suo figlio prediletto. Nel Santuario l’aspettava l’Immagine della Madonna Pellegrina originale, con cui Giovanni era andato in pellegrinaggio durante trenta anni. Ancora una volta Lei sarebbe stata la "compagna del pellegrinaggio" partendo dal Santuario, nelle celebrazioni di questo giorno tanto speciale.

Voglio sempre essere unito al tuo Santuario

Alcuni dei presenti hanno ricordato che, durante tutta la sua vita, lui arrivava al trono della sua cara "Mâezinha" (Mammina), s’inginocchiava nel suolo, ancora prima di entrare al Santuario, per "mettere nelle mani della Mater i suoi apporti al Capitale di Grazie" e poi entrava. Quando l’urna è stata portata per le scale fino al Santuario sembrava che lo stesso Giovanni venisse felice all’incontro della MTA. Quasi si potevano "udire" le parole registrate nel suo diario. "Madre e Regina, voglio sempre essere unito al tuo Santuario. Solo mi sento grande, quando sono in ginocchio nel tuo Santuario".

È seguito un momento di profonda preghiera, in cui si sono ricordate diverse testimonianze di Giovanni Pozzobon sull’importanza della spiritualità di Schoenstatt per il suo cammino verso la santità. Alcuni simboli si sono collocati a poco a poco sull’urna: immagini della Madonna Pellegrina, rosari, fotografie....com’espressione di fiducia nella sua intercessione per i suoi fratelli d’Alleanza. Il cielo e la terra, l’aldilà e l’aldiqua , si sono uniti nel momento, in cui tutti insieme ad una sola voce si è rinnovata l’Alleanza d’Amore con la Madre Tre Volte Ammirabile.

L’urna con i resti mortali di Giovanni e l’Immagine della Madonna Pellegrina hanno proseguito nuovamente in processione dal Santuario fino alla seconda stazione: la Chiesa della Madonna Addolorata, dove sono stati ricevuti dal vicario, P. Francesco Bianchin, da un gruppo di parrocchiani, e lì sono rimaste custodite, dai membri del "Rosario degli uomini" e visitate da molti fedeli.

Alle ore 19 è stata celebrata la Santa Messa nella Chiesa madre della parrocchia della Madonna Addolorata, presieduta da P. Francesco Bianchin, che ha fatto notare "il lavoro di precisione" della Provvidenza, all’organizzare il trasporto dei resti mortali di Giovanni Pozzobon proprio il giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Sacra Famiglia. Il gran "missionario delle famiglie" dovrebbe accendere in ciascuno dei presenti un nuovo ardore missionario a favore delle famiglie.

Mâezinha do ceu

Una larga fila di automobili é partita da quel tempio verso la cappella di Nostra Signora delle Grazie, accompagnando l’urna e la Madonna Pellegrina originale. Il vescovo diocesano di Santa Maria, Mons. Helio Rubert, ha benedetto la nuova tomba con una cerimonia molto semplice e familiare, come l’atto ufficiale della causa di canonizzazione. È stato veramente commovente il momento, in cui si è potuto ascoltare la voce registrata di Luigi Pozzobon parlando della sua dedicazione alla missione e della gran gioia che sentiva. Alla fine, quando il popolo intonava canti mariani (specialmente Mâezimha do ceu) si è collocata nella tomba una cassetta di acrilico sigillata con ceralacca contenendo indumenti ed altri oggetti che erano nella bara di Giovanni Luigi Pozzobon,. e l’urna con i resti mortali. Resterà provvisoriamente in questo luogo (fino alla beatificazione), dove riceverà la visita d’innumerevoli pellegrini che varranno da vicino e da lontano. Su tutti i volti brillava un’espressione di gran gioia per tutto quanto si era potuto sperimentare in questo giorno. "Un vero regalo di Natale!", come qualcuno ha commentato. Resta ora con la causa di beatificazione quasi terminata nella diocesi, implorare Dio per il miracolo, affinché il "pellegrino" intraprenda un nuovo viaggio a Roma, per essere beatificato.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina