published: 2008-11-11 |
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La parola del SignoreIl Sinodo sulla Parola di Dio, Roma – ottobre 2008 |
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ROMA, P. Guillermo Mario Cassone. Il 26 ottobre, Benedetto XVI ha chiuso il Sinodo sulla Parola di Dio, con una solenne celebrazione eucaristica concelebrata con i Padri sinodali nella Basilica di S. Pietro. Il Papa ha concelebrato con 326 cardinali, patriarca, vescovi e sacerdoti provenienti da tutte le parti del mondo la Messa solenne, che ha chiuso la XIIª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicato alla Parola di Dio, aperto in Vaticano lo scorso 5 ottobre. Un Sinodo, ha detto il Papa, nella sua omelia, nella Basilica di San Pietro, che potrà essere il principio di un autentico rinnovamento della Chiesa Universale"." Il seguente è un commento personale elaborato dopo due settimane della sua chiusura. Il Sinodo come stile ecclesiale.Il Sinodo si è istituzionalizzato come forma partecipativa del Collegio Episcopale nell’orientamento della vita ecclesiale a livello mondiale, appena dopo il Concilio Vaticano II. Una tradizione che le Chiese orientali hanno sempre conservato. La sua etimologia ci parla dei "camminare assieme" ed è un’espressione forte della Chiesa-Comunione messa in pratica, il che è stato forse l’elemento più rilevante di questo Sinodo, poiché non solo sono state rappresentate le Conferenza Episcopali con i propri delegati eletti, bensì anche la Curia Romana, alcuni membri nominati dal Santo Padre, rappresentanti di congregazioni religiose, di movimenti, esperti, uditori, delegati fraterni (non cattolici) e invitati speciali (tra loro un rabbino). Si sono riuniti in sedute plenarie e in gruppi minori secondo la lingua durante tre settimane intense, che si sono iniziate accanto alla tomba di S. Paolo e hanno concluso accanto alla tomba di S. Pietro. Il Papa è stato presente in quasi tutte le sessioni, nonostante ogni sessione fosse diretta in maniera rotativa da tre Cardinali delegati dal Santo Padre, che insieme con il Segretario e il Relatore generale conducevano, ed elaboravano le conclusioni con l’aiuto delle loro equipe. Proposte finaliSi sono formulate 55 Proposte che sono state votate dall’Assemblea come sintesi delle molte Proposte dei gruppi e delle persone e che si sono consegnate al Santo Padre, che probabilmente, secondo queste proposte, scriva un’Esortazione Apostolica sulla Parola di Dio. Si sono riunite in tre item: la Parola nella fede della Chiesa, nella vita della Chiesa e nella missione della Chiesa. Solamente ha rilevato alcuni temi che sembravano nuovi e motivabili.. Nella prima parte: la dimensione dialogica, l’azione dello Spirito, l’unione con l’Eucaristia, la relazione con i poveri e l’ispirazione. Nella seconda parte: la liturgia, l’omelia, le celebrazioni della Parola, la liturgia delle Ore, la lettura in famiglia, in gruppi, tra i religiosi e sacerdoti, la formazione biblica e la catechesi, l’illuminazione biblica di tutta la pastorale, la dimensione ecumenica. Nella terza parte: l’impegno missionario di ciascun battezzato, il suo inserimento nel mondo, l’illuminazione della cultura, l’arte, la diffusione e la traduzione della Bibbia, l’uso dei mezzi di comunicazione, il dialogo tra i religiosi, la Terra Santa Si conclude con un riferimento a Maria come modello di Colei che ascolta, che mette in pratica e annuncia la Parola e si raccomanda il Rosario e l’Angelus. Il messaggio finale del SinodoQuesto prezioso testo è quasi impossibile riassumerlo, perciò suggerisco una lettura personale, pero almeno vi do un’idea del suo filo conduttore. Si fa un itinerario con quattro immagini molto eloquenti:
Temi e segni importantiUn gran tema è stato l’esegesi con i suoi metodi e la teologia spirituale biblica con la sua lettura orante, in cui ci sono realmente tensioni ancora non risolte. Un altro tema è stato fare della Parola di Dio un valore fondamentale nella vita di ciascun cattolico, convertita in uso quotidiano, così come un’abitudine familiare. Si riconosce in questo il progresso, ma anche quanto ancora manca percorrere. Un altro tema è stato la valutazione della Parola come un legame ecumenico fondamentale. Qui c’è stato un segno forte non solo per la numerosa presenza di cristiani non cattolici, bensì per l’incontro con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomé I nella Cappella Sistina, dove oltre a pregare assieme si è ascoltato il Patriarca per più di mezz’ora parlare brillantemente, di argomenti che meritano essere meditati. Un altro tema e segno rilevante è stata la lettura orante in comune della Parola che non è solo il metodo della lectio divina, bensì molto di più e marca uno stile ecclesiale. La persona e l’esempio di S. Paolo sono stati al centro, il suo modello di discepolo missionario, la sua forma di aprire il messaggio al mondo, la sua testimonianza di vita. Il Papa, perciò, ha voluto cominciare con una concelebrazione nella Basilica di S. Paolo, dove si venerano le sue spoglie e che in quest’Anno paolino è molto visitata dai pellegrini di tutto il mondo. Un commento personaleSebbene io non abbia partecipato, ho seguito quotidianamente le sessioni del Sinodo, ero presente all’apertura e in altri incontri aperti, ho conversato con alcuni partecipanti e mi sono informato attraverso diversi mezzi di comunicazione.. Alla luce di questo grand’evento e guardandolo con occhi schoenstattiani mi domando a modo di riflessione ed anche di motivazione.
Potremmo formulare altrettante domande e commentare vari temi di più, ma credo che sia sufficiente. Vi saluto affettuosamente da Roma, suggerendovi di nuovo la lettura personale del Messaggio finale. P. Guillermo Mario Cassone. |
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Last Update:
11.11.2008