published: 2008-10-02 |
|
Ha entusiasmato moltissime persone a fare cose che non avrebbero mai immaginato prima di poter realizzare nella loro vitaDieci anni dalla morte di chi ha internazionalizzato la Campagna: P. Esteban Uriburu scomparso il 12 ottobre 1998 |
||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
ARGENTINA, mkf/mca. "In tempi difficili c’è una questione chiave. Ma spieghiamoci in termini sportivi: se io fossi un allenatore di una squadra quello che mi preoccuperebbe non sarebbe il rivale che devo affrontare, per quanto sappia sia preparatissimo, bensì l’allenamento, l’audacia, lo spirito di lotta della mia squadra" Queste parole sono citate nel contesto dei preparativi per l’anno 2014, e la risposta è: "Fantastico! Sono di P. Esteban nevvero? "Sì", "Me lo immaginavo". Il 12 ottobre si compiono 10 anni dalla morte di P. Esteban Uriburu. Il suo spirito di avventuriero della MTA, di conquista di terre nuove per il suo regno, di entusiasmo e di entusiasmare gli altri continua vivo in coloro che l’hanno conosciuto (Y di molti che no…), spingendoli come prima a fare cose che prima non avrebbero mai immaginato realizzare nella loro vita. Più ampio, più audace, più internazionale. È avvenuto 5 giorni dopo la morte di P. Esteban Uriburu, il 17 ottobre 1998, che nella pagina di Internet www.schoenstatt.de è uscito il primo articolo con notizie di fuori del Schoenstatt originale, o per essere più chiari vari articoli descrivendo la celebrazione del 18 ottobre in India, in Paraguay, in Argentina, nelle Filippine….Senza foto ed ancora solo in tedesco (in maggio del 1999 si è pubblicato il primo articolo in inglese e in casigliano, ed appena nel 2001 si è giunti ad un ritmo fisso di pubblicazioni in varie lingue). È stato l’inizio dell’internalizzazione di schoenstatt.de creando così uno spazio dove le correnti di vita e grazie potevano arricchire tutta la famiglia in un fecondo scambio mutuo di notizie. Non è un dogma, ma tanti credono che il Padre arrivando in cielo non ha potuto resistere a continuare la sua missione… nonostante sembrasse una pazzia un mezzo di comunicazione così nuovo per diffondere Schoenstatt. "Accetto che la maggioranza delle mie cose sembrino pazzie, ma ammettiamo che Dio mi circonda di pazzi per realizzarle", rispondeva con la sua simpatia abituale, come racconta P. Alberto Eronti nella biografia di P. Estaban: Stefano, così ti ricordiamo, scritto dai suoi fratelli di corso. La missione della sua vita: la Campagna della Madonna PellegrinaP. Esteban ha affermato molte volte parlando della Campagna del Rosario, che il suo incontro con la Campagna aveva cambiato il corso della sua vita. "Utilizzando Immagini, come soleva fare, diceva: "Finora ho navigato in un piccolo fiume ed improvvisamente mi sono trovato a navigare in un immenso fiume che mi ha portato in un mare aperto" Non solo attraverso viaggi, interviste, Incontri e le sue parole è riuscito ad entusiasmare moltissimo le persone a fare cose che non avrebbero mai immaginato di poter realizzare nella loro vita, bensì anche ha insegnato loro il più profondo e sacro della Campagna. Suor Maruan Dunn dell’Africa del Sud, una delle prime collaboratrice della Campagna in quel paese racconta: "Quando P. Esteban ha portato l’Ausiliare dall’Argentina a Jonannesburg, all’arrivare all’aeroporto non l’ha appoggiata nel carretto delle valige. Mi ha chiesto che avvicinassi l’automobile – "regolarmente" parcheggiato nel parcheggio come tutte le altre automobili – alla VIP, come corrisponde ad una Regina. Gli ho chiarito che era impossibile, ma lui ha convinto gli incaricati che si trattava di una Regina….Senza pensare, all’arrivare con l’automobile ho aperto il baule, ma lui mi ha detto: ‘Sorella se lei vuole può viaggiare nel baule, ma la Regina no’ Fino ad oggi, quando ho una Madonna Pellegrina nelle mie mani e penso metterla nella valigia, mi appare l’immagine del Padre Esteban "invitandomi" a viaggiare nel baule….Non metto mai una Madonna Pellegrina nel baule dell’automobile o nella valigia. So che è una persona e non un’immagine" Una delle frasi favorite di P. Stefano – o almeno una delle più popolari – era: Schoenstatt deve mediante la Campagna irradiarsi in maniera fulminante nel mondo intero. Espansione, accelerazione, ardore apostolico, irradiazione, velocità fulminante, infiammare, conquistare, diffondere - tutte parole queste che mille volte ho ascoltato dire a Padre Esteban. Tutta la sua persona infiammava, trasmetteva forza, coraggio, audacia, spinta, che si "appropriava" di chi lo ascoltava parlare; era un contagio tanto forte che ti sentivi capace di scalare le più alte cime, di lanciarti contro tutti gli ostacoli in onore della missione. La Madre vuole irradiarsi attraverso noi come l’aurora nel mondo interoNessuno è stato immune alle sue "sante pazzie", accompagnandolo fino ad ottenere l’esito dell’obiettivo. La Campagna del Rosario, le Volontarie di Maria, Confidentia (il Centro di Schoenstatt a Buenos Aires), il Santuario di San Isidro, la Casa del Niño (del Bambino) P. Kentenich, Sion del Padre, il Centro Mariano nella diocesi della città Nueve de Julio, Belén di Escobar sono solo alcune delle sue tante realizzazioni in Argentina. "Il torneo della vita non è facile, come tutti sappiamo. Ma io credo in quelle parole che ho ascoltato da Papa Giovanni XXIII: La vita è sempre bella, quando si vive in grazia di Dio. E vivere in grazia di Dio è vivere in comunione, in sintonia di cuori, in gruppo, in famiglia". (P.Esteban Uruburu al celebrare i suoi 25 anni di sacerdozio) All’Ufficio Stampa, a molti come a tutto Schoenstatt in cammino verso il 2014, affligge la mancanza di collaboratori, la mancanza di risorse economiche, le complicazioni nel luogo d’origine e tante altre cose. P. Esteban ci domanda in proposito: "Dove siamo attualmente: davanti ad un crepuscolo o davanti ad un’alba? Vorrei ricordare qui un episodio nella vita di P. Kentenich. Il Padre, appena liberato dal campo di concentramento, si trovava il 6 aprile a Ennabeuren, un paesetto del sud della Germania. Il 20 aprile 1945 in una predica per i parrocchiani di quel luogo – come l’ha fatto ogni giorno durante il mese che si è fermato nel paese – dice: Abbiamo avuto a Dachau meravigliose albe. E continua con un riferimento alla Madonna. La Madonna, la grande e meravigliosa alba del mondo, ha voluto annunciare mediante la nostra Famiglia una nuova epoca nel mondo. Vuole come l’aurora irradiarsi attraverso noi nel mondo attuale. Conclusione: quanti nostri compatrioti guardano il futuro con paura, con la testa inclinata senza speranza….Dio voglia regalarci la grazia di captare che Maria è segno di un’alba meravigliosa e straordinaria". Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
||||||||||||||||||||||||||
|
Zurück/Back:
[Seitenanfang / Top] [letzte
Seite / last page] [Homepage]
Impressum
© 2008 Schönstatt-Bewegung in Deutschland, PressOffice Schönstatt,
all rights reserved, Mail: Editor
/Webmaster
Last Update: 14.10.2008