I figli del profeta

"Appunti romani", ottobre 2008 – Osservazioni e commenti dal Santuario Matri Ecclesiae

ROMA, Francesco Nuño. Il Sinodo Ordinario dei Vescovi a Roma si è chiuso domenica. Abbiamo avuto la gioia di partecipare all’Eucaristia celebrata in occasione dell’apertura ufficiale il 5 ottobre nella Basilica San Paolo Fuori le Mura con il Papa e tutti i Vescovi membri del Sinodo. È stato un regalo molto speciale potere "quasi" toccare il Papa all’entrata e all’uscita della celebrazione per il corridoio centrale della Basilica. Il Santo Padre ha continuato partecipando alle riunioni dell’Assemblea e ha fatto anche sentire le sue parole di Pastore e Padre.

Martedì 14 ottobre, ad esempio, ha parlato con lo stile che lo caratterizza di alcuni problemi e rischi che lui nota nella esegesi moderna. Cito alcune parole che mi hanno ricordato il legato del nostro Padre Fondatore con la sua ( e nostra?!) "Fede Pratica nella Divina Provvidenza". "La storia della salvezza – ha affermato – non è una mitologia, bensì una vera storia e perciò si deve studiarla con i metodi della ricerca storica seria. Ciononostante questa storia possiede un’altra dimensione: quella dell’azione divina.." Si rivolgeva ai vescovi, agli "studiosi" e professori e perciò non mi dilungo di più. Ma la sua menzione alla dimensione dell’"azione divina" nella storia mi ha fatto pensare alla nostra storia di Schoenstatt e alla capacità che oggi abbiamo gli schoenstattiani di contemplare gli avvenimenti quotidiani della Famiglia in quella dimensione e di "avere il coraggio" che quest’azione conduca i nostri passi. Tutti noi desideriamo essere figli del profeta!!!!

Schoenstatt dov’è?

A proposito dell’ardire e del rischio del profeta e a proposito dei lavori nel Sinodo dei Vescovi mi ha rattristato l’assenza di rappresentanti del nostro Movimento di Schoenstatt nelle sessioni del Sinodo. Hanno rivolto in questi giorni la loro parola al Papa e ai vescovi riuniti con lui, tra i tanti, il fondatore del Cammino Neocatetumenacal, Kiko Argüello, Maria Voce, Presidentessa del Movimento dei Focolari, Andrea Ricciardi, fondatore della comunità di S. Egidio, il Superiore Generale del Sodalizio di Vita Cristiana del Perú, Luis fernando Figari Rodrigo, Michelle Moran, presidentessa dei Servizi del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Moyses De Azevedo figlio, fondatore e moderatore generale della Comunità Shalom del Brasile, il sacerdote spagnolo Julian Carnón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Molti altri superiori generali e personalità del nostro mondo cattolico hanno apportato al Sinodo con comunicazioni scritte di grand’interesse. Non ho potuto trovare in nessuno dei comunicati della stampa nessuna menzione al nostro Movimento.

Investire a Roma.

È evidente che noi che viviamo a Roma alle porte del Vaticano, ci domandiamo "per la parte che ci tocca", ossia per quanto riguarda la presenza di Schoenstatt e la presenza del nostro Padre Fondatore nelle persone e nelle istituzioni della Chiesa universale So e constato che la dedizione personale di ciascuno di noi è totale e piena, mi manca qualche volta – sapere della capacità che come Famiglia di Schoenstatt abbiamo - uniti come "schiera bene ordinata" – per "investire in Roma" e nel Schoenstatt italiano.. Ci rallegriamo e ringraziamo per i piccoli e grandi passi che fanno di giorno in giorno le comunità schoenstattiane qui presenti. Ad esempio nel nostro Belmonte: già sono con noi i nostri fratelli dell’Istituto delle Famiglie in Argentina, i coniugi Musolino, che ci aiutano nel nostro compito di custodi del Santuario Matri Ecclesiae e della Casa dell’Alleanza. Sono cominciati i lavori di costruzione previsti nella prima fase del progetto per Belmonte. Sappiamo degli sforzi economici che i nostri sacerdoti diocesani stanno facendo in proposito e della necessità di una maggiore coscienza e partecipazione della gran Famiglia di Schoenstatt nel progetto desiderato per il nostro Padre Fondatore per Roma. Potrebbe essere un apporto concreto di ciascuno di noi per la celebrazione del primo centenario dell’Opera di Schoenstatt nell’anno 2014, che indubbiamente ci inviterà a venire in pellegrinaggio a questa Città Eterna per offrire al Santo Padre la nostra Alleanza d’Amore e lasciarci inviare di nuovo da lui alla Chiesa Universale.

Incontri con S. Paolo

Nelle ultime settimane, alla Chiesa che ha bisogno di noi, abbiamo avuto l’occasione di assistere, come rappresentanti del Santuario di Nostra Signora di Schoenstatt a Belmonte e in nome del nostro Movimento, all’Assemblea Diocesana di Pastorale che tutti gli anni convoca all’inizio del corso il nostro vescovo della diocesi, la diocesi suburbicaria di Porto – Santa Rufina. Sono state parole "forti" quelle che abbiamo ascoltato in quest’assemblea ecclesiale. Ad esempio: il problema dell’"analfabetismo religioso" della società per mancanza di un dinamismo autentico nell’evangelizzazione. La mancanza dell’annuncio della Parola con opportunità o senza! Il vescovo Gino Reali ha invitato tutti gli agenti della pastorale ad uno sforzo raddoppiato per la formazione intellettuale, religiosa e pastorale propria e delle persone che ci circondano, ricordando che questo è anche un impegno speciale del nostro Santo Padre Benedetto XVI.

Noi vogliamo dalla Casa dell’Alleanza a Belmonte fare un piccolo apporto a questo lavoro di formazione nel nostro intorno, e perciò abbiamo organizzato un ciclo aperto di nove "Incontri con San Paolo" grazie all’aiuto di un sacerdote amico passionista che si è offerto ad assumere la coordinazione di questi incontri e la presentazione dei temi. Abbiamo scelto aspetti centrali della vita e del mondo spirituale di San Paolo che ci hanno suggerito i capitoli del libro che Mons. Peter Wolf ha scritto con testi del nostro Padre Fondatore sull’Apostolo Paolo ("Alla scuola dell’Apostolo Paolo") Le riunioni si faranno tutti i primi lunedì del mese, avendo cominciato il lunedì 6 ottobre si terminerà il 1º giugno prossimo. Al primo incontro hanno assistito più di 40 persone che hanno ringraziato per l’iniziativa e hanno dimostrato un grand’interesse per lo svolgimento del primo tema.

La festa di Santa Gemma

In questo dare e ricevere che viviamo durante la nostra vita all’ombra del Santuario Matri Ecclesiae non voglio tralasciare di parlare della celebrazione della gran festa di Santa Gemma, celebrata dall’8 al 12 ottobre e che ha avuto varie espressioni comunitarie intorno e alle porte del Santuario. La nostra parrocchia è anche la "Chiesa di Santa Gemma" e perciò si celebra con processione la festa della Santa. Il triduo di preparazione è cominciato nel nostro Santuario con un clima autunnale eccellente e le feste si sono concluse con una celebrazione popolare nel nostro terreno. La Nostra Madonna di Schoenstatt "ha presieduto" dal suo altare nel Santuario, la consegna dei premi che sono stati consegnati ai vincitori alla fine delle diverse prove sportive dell’avvenimento. I custodi del Santuario, i signori Musolino e Nuño, sono state le personalità scelte (!) dal parroco per consegnare le coppe e le medaglie ai vincitori.

Offriamo a Roma e all’ombra del Santuario Matri Ecclesiae, insieme alla Madre e Regina Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt i nostri piccoli apporti alla nuova evangelizzazione. Grazie anche a tutti i piccoli e grandi gruppi di Pellegrini che sempre di più visitano il nostro Centro Internazionale e il suo Santuario e ci regalano il loro affetto e ammirazione per tutto quanto si sta facendo in questo santo luogo.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina