published: 2008-08-29 |
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Patria carissima, siamo la tua speranzaLe Missioni familiari Piribebuy 2008 P. Giuseppe Kentenich: "Per mano a Te, Madre, discepoli ardendo per Cristo" a Piribebuy |
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PARAGUAY, Javier Vera Brizuela. Un anno di più, un’avventura di più, che la MTA ci ha affidato, arrivare ad ogni cuore degli abitanti di Piribebuy, Altos, e Tobati (zona della Cordigliera) e affrontare ogni ostacolo che incontrassimo strada facendo durante la nostra missione. Quasi il 70% di nuovi missionari! Ragazzi che hanno sperimentato per la prima volta portare Cristo e sua Madre alle case delle persone. La maggioranza degli abitanti ci ha accolto, come sempre, con un gran sorriso, felici di sentire che Maria aveva scelto quel focolare per trasmettere il suo messaggio e il messaggio di suo Figlio, la buona novella. Non solo eravamo passati, come sempre nelle missioni, di casa in casa, ma volevamo lasciare ben impressa la nostra orma alla comunità, facendo partecipare giovani e bambini. Il mattino abbiamo tenuto il nostro catechismo, dove i piccoli, oltre a giocare e divertirsi, imparano quanto sono buoni Papà Dio, Mamma Maria e il nostro amico Gesù, con rappresentazioni teatrali, manualità e naturalmente il condividere con ciascun bambino la nostra esperienza personale. Uomini nuovi in Cristo e nella PatriaI pomeriggi dopo aver camminato visitando le case nel nostro caro Piribebuy ci incontravamo nel Salone Parrocchiale, dove i giovani erano invitati a partecipare ed un workshop chiamato "PATRIA CARISSIMA, SIAMO LA TUA SPERANZA" Così abbiamo voluto ricordare che la Patria la facciamo tutti, non solo i politici, i governanti, che corrotti siamo tutti e che dobbiamo riconoscerlo per poter cambiare e seguire avanti. E lo abbiamo fatto così: presentando una croce tricolore, dove loro piantavano un chiodo sentendosi il chiodo di una patria e di Cristo, e l’ultimo giorno del nostro workshop quello stesso chiodo che avevano piantato lo levavano, dimostrando che già non volevano far parte del dolore della patria, bensì che volevano essere Uomini nuovi in Cristo e nella Patria. La nostra equipe di teatro ha rappresentato il "Figlio prodigo", mostrando la nostra realtà giovanile, quel giovane che già non vuole restare in casa e se ne va, ma poi si accorge che il suo focolare, Dio, è il miglior luogo, dove si può vivere. Abbiamo presentato anche un museo della realtà paraguaiana, dove si trattavano temi come l’alcolismo, la corruzione tanto dei giovani quanto dei politici, l’incendio di Ycua Bolaños, il marzo paraguaiano, l’emigrazione dei lavoratori, la povertà nel paese. Ma anche abbiamo voluto dimostrare quanto avevamo ottenuto come paraguaiani: l’insistere in un’educazione; l’amore che abbiamo per Dio come popolo paraguaiano, l’importante che è la famiglia attualmente, i successi dei nostri sportivi, la nostra cultura guaranti (relativa a una popolazione indigena del Paraguay) e abbiamo portato l’esempio di giovani intraprendenti che cercano cambiare il Paraguay. La MatineéNon possiamo dimenticare la matineé! Per chi non lo sa, è un compleanno gigante che organizziamo per tutti i bambini di Piribebuy, con palloncini, pagliacci, piccole sorprese, torta, cioccolata e caramelle, tutto quanto si può immaginare in un compleanno infantile e dove noi missionari ci vestiamo da pagliacci per dare alla festa un tocco speciale. Quest’anno a Piribebuy erano presenti 100 bambini, che hanno goduto immensamente dei giochi che i missionari hanno loro offerto: formando gruppi, facendo tifo quest’anno per diversi animali, abbiamo avuto la visita di più gente da Asunción che ci ha aiutato a preparare la torta e a distribuire la merenda. Il nostro piccolo luogo di cielo.La nostra casa per quei cinque giorni di missione l’abbiamo preparata come il nostro piccolo luogo di cielo, la nostra cappella, che il nostro gruppo di spiritualità aveva adornato con un Santuario….. era impressionante, le tre grazie del Santuario erano presenti! Le nostre missioni le abbiamo chiamate familiari, non solo perché assistono famiglie, bensì perché ci consideriamo una gran famiglia, dove abbiamo fratelli sorelle, zii e zie che già formano parte della nostra famiglia del cuore. Ci sentiamo uniti e sappiamo che se qualcuno si sente male, ci sono i fratelli missionari o missionarie sempre pronti, sappiamo che possiamo contare con questa fratellanza su cui fa assegnamento un missionario. "Fai felici la maggiore quantità di persone possibile" P. K. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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Last Update: 02.09.2008