published: 2008-05-02 |
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È aperto un nuovo campo d’evangelizzazioneGrand’Incontro dei missionari della Madonna Pellegrina e del popolo devoto alla Madre e Regina nel suo Tabor |
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BRASILE, Sandra Forjarini/Cassio Leal/mkf. Il 13 aprile si è tenuto il pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria dei missionari della Campagna della Madonna Pellegrina del popolo a Lei devoto nel suo Tabor. I pellegrini sono cominciati ad arrivare il mattino presto, in autobus o in auto. Erano circa 5000 persone che visitavano il Santuario il giorno del suo 60º anniversario, La pioggia ha fatto cambiare il programma: si è sospesa la processione che doveva percorrere il tragitto tra la Chiesa di Nostra Signora Addolorata al Santuario, così com’era stato fatto il giorno dell’inaugurazione 60 anni fa. La Santa Messa che doveva celebrarsi all’aperto davanti al Santuario, si è celebrata dentro la Chiesa stessa, dove si sono ammucchiati circa 1500 devoti alla Madre, giunti da nove stati del Brasile e da vari comuni di Rio Grande do Sul. E una piccola moltitudine è rimasta fuori sotto la pioggia. Anche la cappella Tabor era strapiena, e la gente ha seguito la Messa attraverso una trasmissione radio. Mons. Lorenzo Baldisserri, Nunzio Apostolico in Brasile, ha celebrato la Santa Messa del 60º anniversario con il Vescovo di Santa Maria, Mons. Helio Rubert e il vescovo di Bagé, Mons. Gilio Felicio. Hanno concelebrato con loro P. Danilo Seresser, parroco di Nostra Signora Addolorata, Mons. Andrés Ferrante, segretario del Nunzio, P. Joäo Batista Neto, cappellano dell’aeronautica, P. Antonio Bracht, presidente nazionale di Schoenstatt in Brasile, P. Erno Schlindwein, superiore provinciale dei Padri Pallottini e vari sacerdoti diocesani, Padri di Schoenstatt e Padri Pallottini. In totale erano più di dodici sacerdoti, accompagnati da due diaconi. I celebranti, i commenti, il coro e la partecipazione del popolo, con le sue bandierine di coloro azzurro e giallo, hanno trasformato questa liturgia in una vera apoteosi di lode e ringraziamento al Dio Trino. Un importante centro d’irradiazione apostolicaIl Nunzio Apostolico ha incoraggiato, nella sua omelia, la Famiglia di Schoenstatt a compiere la sua missione per la Chiesa e per la società."Ho ricevuto con gran piacere l’invito a partecipare alla commemorazione dei 60 anni del Santuario della Madre e Regina e Vincitrice Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt, che dall’11 aprile del 1948 è stato una gran benedizione, non solo per i fedeli della diocesi di Santa Maria, bensì anche per gli innumerevoli pellegrini che arrivano da differenti parti del paese per incontrarsi con la Madre e Regina. Questo primo Santuario di Schoenstatt in Brasile, che è una copia fedele del Santuario Originale, si afferma sempre più di anno in anno, come un importante centro d’irradiazione apostolica, intorno al quale si riuniscono famiglie e giovani, laici e sacerdoti, religiose e diaconi, che si sentono attratti dal carisma che lo Spirito Santo ha suscitato nel cuore e nella vita di P. Kentenich. Il fatto anche di essere conosciuto come "Santuario Tabor" esprime il riconoscimento del popolo di Dio, che in tante occasioni contempla la gloria del Signore qui manifestata, e che da qui esce con più coraggio per evangelizzare le famiglie, l’ambiente del lavoro, la cultura e tutta la società". Ha parlato delle due perle lasciate da P. Kentenich: l’Eucaristia e la devozione mariana. "La prima è l’Eucaristia, fonte e apice di tutta la vita cristiana. L’altra perla preziosa è una profonda devozione mariana che P. Kentenich ha coltivato durante tutta la sua vita. Da quel momento cruciale che sua madre, impossibilitata di poterlo tenerlo con sé, lo aveva messo in un orfanotrofio e affidato alla protezione di Maria, si era creata una vera ed incrollabile Alleanza d’Amore con Lei. P. Kentenich, grazie a quest’Alleanza ha avuto la forza di superare la solitudine dell’orfanotrofio, i drammi della sua gioventù e gli orrori del campo di concentramento. Infatti lì dove tutti perdevano la speranza, lui aveva saputo svolgere un fecondo apostolato, mostrando a quegli uomini, che nonostante le atrocità che si commettevano, la fede dava all’esistenza umana una ragione maggiore per cui valeva la pena vivere e morire". Finalmente ha fatto un richiamo ai laici, alle famiglie, ai religiosi a percorrere l’ampio cammino dell’evangelizzazione, santificazione, ed impegno per le vocazioni. Ha incoraggiato i sacerdoti del Movimento a continuare dando testimonianza eloquente di P. Kentenich, e alle Sorelle di Maria a edificare sempre più quest’Opera di Dio. "È aperto un ampio campo di evangelizzazione, che comincia dalla vita matrimoniale e familiare, passa per la difesa coraggiosa della vita, e si estende nei più diversi settori della società" "All’ombra di questo Santuario, il Brasile e tutto il mondo dovrà trasformarsi in un unico Tabor di Cristo e di Maria"Sessanta bambine delle "Apostoli di Maria", hanno offerto nell’offertorio sessanta rose gialle come simbolo di gratitudine per l’anniversario del Santuario Tabor. Alla fine della celebrazione il Nunzio Apostolico ha ringraziato ancora una volta per l’invito ed ha consegnato rosari ad alcune persone. E a P. Antonio Bracht e a Suor Neida ha donato una medaglia commemorativa coniata in occasione della visita di Papa Benedetto XVI durante la Vª Conferenza del CELAM ad Aparecida in maggio del 2007. Ha ripetuto che tutti si devono sentire coinvolti negli avvenimenti di questi 60 anni del Santuario, ed anche per il suo passaggio da Santa Maria. Ha affermato anche "il Movimento che conosco è nel mio cuore" I pellegrini, l’ora del pranzo, si sono rifugiati nelle baracche, nelle sale, nelle automobili e negli autobus per difendersi dalla pioggia. Però ciononostante, tutti erano pieni d’entusiasmo, perché erano accanto al Santuario. Il pomeriggio si sono svolti vari programmi alternativi: la storia del Santuario Tabor, attività con la gioventù, momenti di adorazione, visita al museo Giovanni Pozzobon. Nell’auditorio del Centro Mariano si è presentato il libro "Gli anni occulti", con la presenza del Nunzio Apostolico, che spontaneamente ha affermato che "gli anni occulti" non erano stati anni occulti, bensì luminosi. Perciò si tratta di un libro luminoso, perché permette riconoscere, come Dio, fin dall’infanzia e la gioventù di P. Kentenich, ha posto le basi della sua personalità e del suo carisma, preparandolo per la sua gran missione Finalmente in due saloni della Casa di Ritiro si è impartita la benedizione con il Santissimo Sacramento ai pellegrini di ritorno alle loro case e a tutti i loro oggetti di devozione. Tutti sono partiti con la certezza di aver vissuto una gran celebrazione e che nei prossimi anni, "all’ombra di questo Santuario, il Brasile e tutto il mondo dovrà trasformarsi un unico Tabor di Cristo e di Maria" Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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Last Update: 06.05.2008