Una notte magica

Il primo Rosario Illuminato nel Santuario di Lima alla vigilia della Vª Conferenza die Capi di Stato e di governo dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea

Peticiones a la Mater Petitions Vor jedem Ave Maria wird ein Anliegen genannt
Farolito con rosa Light and rose Licht und Rose
Siempre pidiendo Serenidad y Confianza Always asking for serenity and confidence Immer dabei: die Bitte um Gelassenheit und Vertrauen
Todo el rosario iluminado y con flores Done: the entire rosary in illuminated and with flowers Am Schluss steht vor dem Heiligtum ein Rosenkranz aus Lichtern und Rosen
Michel y Claudia venían de su matrimonio civil Michel and Claudia came from their civil wedding Michel und Claudia kamen direkt von der standesamtlichen Trauung Fotos: Queca Espinoza © 2008
Álbum de fotos – photo album – Fotoalbum

PERÚ, Queca Espinoza. Il 13 maggio, il giorno della Madonna di Fatima, si è organizzato il primo Rosario Illuminato nel Santuario di "La Molina", a Lima Perú. Si è invitato tutto il Movimento e gli amici, con un po’ di timore, perché in Perú si sta svolgendo la Vª Conferenza dei Paesi dell’America Latina, dei Carabi e dell’Unione Europea e le strade principali sono state chiuse per sicurezza a causa della visita di tanti presidenti dei paesi partecipanti. Ciononostante è valsa la pena: è stata una sera magica!. "Veramente molto bello il Rosario: Rallegramenti!", ha commentato P. Rafael Fernandez. "La Madre deve essere stata molto contenta guardando come si pregava".

Il traffico a Lima è un caos in questi giorni! Inoltre il freddo è cominciato con tutta la sua forza, si è annunciato un festivo lungo ed alcune famiglie hanno lasciato la città. Ma tutto questo non è stato un impedimento per le persone partecipare al Rosario. Sono arrivate famiglie, signore sole, coppie infine tutti coloro che volevano elevare le loro petizioni alla Madre ed accompagnare quelle di tanti altri. Il Santuario era splendente, meravigliosamente adornato con le rose più belle e pieno di petali di rose, grazie alla donazione dei coniugi Artela. È stato un momento veramente emozionante, quando è arrivata Claudia Ramirez, membro della GF., felice con il suo fidanzato: venivano dal loro matrimonio civile e volevano ringraziare la Madre, lasciando ai piedi dell’immagine un mazzo di rose. Alla fine tutti hanno condiviso un caffè caldo con pasticcini, "empanadas" (raviole salate di carne) e c’è anche stato tempo di comprare nella Libreria Pellegrina, da poco benedetta. Ciascuno poteva portarsi a casa per il suo Santuario Domestico il lampioncino con un garofano e la candela, in ricordo di quella sera indimenticabile.

Traboccanti di gioia

"Ancora mi sento traboccante di gioia", commenta Carmen Scamarone. "Quella gioia, la vera e autentica, quella che si sente, quando uno è strumento, affinché gli altri s’avvicinano alla Madre e preghino per onorarla, venerarla, conquistarla e così dichiararla pubblicamente nostra Regina dell’Unità e della Fecondità Apostolica". Hanno partecipato più di 100 persone, la sera era splendida, senza vento, sebbene un po’ fresca. La gente era nervosa e al contempo ansiosa di assicurarsi un posto vicino al microfono….guardavano in alto, ai lati…pensavano a quello che avrebbero detto. Non è facile esprimere le proprie emozioni pubblicamente. Le espressioni di affetto, d’amore, di fiducia, di speranza, di ringraziamento, di supplica per la famiglia, per la salute, per il lavoro, per l’unione……erano le più comuni, oltre a chiedere per la pace nel mondo, per il Santo Padre e per tutti i sacerdoti. Tutta una sera tra amici! Il finale è stato meraviglioso, tutte le luci spente e solo con la luce delle candele del Rosario Illuminato! Pregando la Salve Regina, la Consacrazione, la preghiera di Fiducia e terminando con Rosina cantando a cappella una bellissima canzone alla Madonna. La verità è che sono rimasta estasiata. Indubbiamente abbiamo fatto una SOAVE VIOLENZA alla Madre, e Lei sarà felice di consolidarci come Movimento e Famiglia".

Sempre rimarrà l’impronta presente come un regalo per tutti

"Sebbene la Madre ha la generosità di essere accanto a noi qui nel Santuario, la Sua casa, ieri sera è stata speciale", racconta Andrea Vanderghem. "Abbiamo sentito – Maddalena ed io – che il Santuario era pieno di tutta quella fede, quella dedicazione di tutti noi per nostra Madre, ciascuno dei presenti lo faceva con fluidità, la persona "sola" davanti a Lei, e ciononostante eravamo cento testimoni di quanto quella persona sentiva e diceva. Abbiamo percepito che la Madre ci stava ascoltando con quel grand’amore che Lei ci prodiga. Sembrava che Lei accogliesse tra le sue mani ogni nostra parola, ogni nostra preghiera, accettandoci tutti e dandoci una lezione chiara di quello che è l’accoglienza, pietra miliare essenziale del pensiero del Movimento. Dubito che nemmeno una delle persone presenti potremo mai dimenticare quella sera, dubito che sentiremo il resto del tempo che ci tocca vivere, l’impronta di quell’esperienza, di quella notte. A coloro che non hanno potuto assistere per qualsiasi motivo, chiediamo alla Madre che li immerga nel suo amore, e la prossima volta che visiteranno il Santuario sicuramente percepiranno l’impronta di tenerezza che si era creata quella sera, e sono sicuro che la Madre non permetterà che quest’impronta abbandoni mai il nostro Santuario. Sempre resterà lì presente come un regalo per tutti".

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina